Gojushiho Dai

I Cinquantaquattro Passi (Grande)

Gojushiho Dai è un kata avanzato dello stile Shotokan, noto per le sue tecniche complesse, i movimenti fluidi e l’enfasi sulle tecniche di mano aperta. Il nome “Gojushiho” si traduce come “cinquantaquattro passi”, sebbene il kata contenga più di cinquantaquattro movimenti. La designazione “Dai” significa “grande” o “maggiore”, distinguendolo dalla versione “Sho” (minore).


Storia e Origini

La storia e le origini del kata Gojushiho Dai sono complesse e affascinanti, riflettendo le profonde radici del karate di Okinawa e le influenze delle arti marziali cinesi. Ecco un approfondimento completo ed esauriente:

Origini e Influenzze:

  • Radici di Okinawa:
    • Gojushiho, sia nella versione Dai che Sho, ha le sue origini nell’isola di Okinawa, un punto di incontro di diverse culture marziali.
    • Si ritiene che il kata abbia subito influenze sia dalle tradizioni di combattimento indigene di Okinawa che dalle arti marziali importate dalla Cina.
  • Influenze Cinesi:
    • Esistono teorie che collegano le tecniche di Gojushiho agli stili di combattimento cinesi, in particolare quelli che enfatizzano le tecniche di mano aperta e i movimenti fluidi.
    • È presente in questo Kata, influenze degli stili della gru e della tigre.
  • Il Ruolo di Matsumura Sōkon:
    • Alcune fonti attribuiscono la trasmissione del kata al maestro Matsumura Sōkon, una figura chiave nella storia del karate di Okinawa.
    • Si dice che Matsumura abbia importato il Kata dalla Cina e lo abbia sviluppato, adattandolo alle esigenze del combattimento di Okinawa.
  • Nomi alternativi:
    • In alcune scuole di karate, questo Kata è conosciuto con il nome di “Hotaku” e questa denominazione pare dovuta al Maestro Funakoshi.

Sviluppo e Diffusione:

  • Adattamenti e Variazioni:
    • Come molti kata antichi, Gojushiho ha subito adattamenti e modifiche nel corso del tempo, a seconda dei maestri e delle scuole di karate.
    • Questo ha portato alla creazione delle due versioni principali: Gojushiho Dai e Gojushiho Sho.
  • Gichin Funakoshi e lo Shotokan:
    • Gichin Funakoshi, il fondatore del karate Shotokan, ha svolto un ruolo cruciale nella standardizzazione e nella diffusione di Gojushiho nel karate moderno.
    • Il kata è diventato parte integrante del curriculum Shotokan, contribuendo a preservarne la trasmissione.
  • Controversie sulle versioni Dai e Sho:
    • Vi sono scuole che praticano in maniera differente, la versione Dai e la versione Sho di questo Kata, e che alcune scuole invertono le versioni, chiamando il Dai, sho, e viceversa.

Significato del Nome:

  • “Gojushiho” – Cinquantaquattro Passi:
    • Il nome del kata si riferisce al numero di passi e movimenti che lo compongono, sebbene il numero esatto possa variare a seconda dell’interpretazione.

Gojushiho Dai è un kata con radici profonde nel karate di Okinawa, che ha subito influenze dalle arti marziali cinesi. La sua trasmissione attraverso maestri come Matsumura Sōkon e Gichin Funakoshi ha contribuito a preservarlo e a diffonderlo nel mondo del karate moderno.


Caratteristiche tecniche

Tecniche di Mano Aperta:

  • Gojushiho Dai è noto per la sua ricca varietà di tecniche di mano aperta. Queste includono:
    • Nukite (colpi con la punta delle dita)
    • Shuto (colpi con il taglio della mano)
    • Teisho (colpi con il palmo della mano)
    • Washide (attacco con la mano ad aquila): questa tecnica è una delle caratteristiche peculiari del kata.
  • L’utilizzo di queste tecniche richiede precisione e controllo, rendendo il kata particolarmente utile per lo studio dei punti di pressione (kyusho).

Movimenti Fluidi e Agili:

  • Il kata è caratterizzato da movimenti fluidi e agili, con cambi di direzione e ritmo che richiedono un’ottima coordinazione.
  • Questa fluidità consente al praticante di adattarsi rapidamente a situazioni di combattimento variabili.

Tecniche di Blocco e Contrattacco:

  • Gojushiho Dai include una varietà di tecniche di blocco (uke) e contrattacco (gyaku-zuki, atemi), progettate per neutralizzare un avversario e creare opportunità di contrattacco.
  • La capacità di passare rapidamente dalla difesa all’attacco è un elemento chiave del kata.

Varietà di Posizioni (Dachi):

  • Il kata utilizza una vasta gamma di posizioni, tra cui:
    • Zenkutsu dachi
    • Neko ashi dachi.
    • Vi è da sottolineare, che a differenza di molti altri Kata dello stile Shotokan, in questo, le posizioni Kokutsu dachi sono assenti.
  • Questa varietà richiede al praticante un’ottima stabilità e controllo del corpo.

Kime (Concentrazione della Potenza):

  • Come in tutti i kata Shotokan, il kime è essenziale in Gojushiho Dai.
  • La concentrazione della potenza al momento dell’impatto è fondamentale per l’efficacia delle tecniche del kata.

Peculiarità Tecniche:

  • La predominanza di tecniche di mano aperta lo distingue da molti altri kata Shotokan.
  • La grande varietà di tecniche presenti al suo interno, lo rende un Kata, molto complesso, da eseguire, e da memorizzare.
  • La presenza, e la grande frequenza, della posizione Neko ashi dachi, rendono questo Kata, unico, nel suo genere.
  • Le tecniche di Ryuun (nuvola fluente), del Gojushiho sho, vengono sostituite nel Gojushiho dai, da tecniche Kitsutsuki (picchio).

Gojushiho Dai è un kata avanzato che richiede un alto livello di competenza tecnica, coordinazione e controllo del corpo. La sua pratica aiuta a sviluppare competenze avanzate nel karate Shotokan, come l’abilità nell’uso delle tecniche a mano aperta, la fluidità nei movimenti e la capacità di adattarsi a diverse situazioni di combattimento.


Aneddoti e curiosità

    • Significato del Nome e Numerologia:
      • “Gojushiho” si traduce come “cinquantaquattro passi”. Tuttavia, il numero esatto di movimenti nel kata può variare leggermente a seconda dell’interpretazione e della scuola.
      • Questa discrepanza ha suscitato curiosità e dibattiti tra i praticanti di karate.
    • Influenze Stilistiche e Origini Contese:
      • Le origini esatte di Gojushiho sono oggetto di discussione, con possibili influenze provenienti sia dal karate di Okinawa che dalle arti marziali cinesi.
      • Alcuni ritengono che il kata abbia subito influenze degli stili della Gru e della Tigre.
    • Il Ruolo di Matsumura Sōkon:
      • Il maestro Matsumura Sōkon, una figura influente nel karate di Okinawa, è spesso associato alla trasmissione di Gojushiho.
      • Si dice che Matsumura abbia contribuito a plasmare il kata, adattandolo alle esigenze del combattimento di Okinawa.
    • La Controversia tra Dai e Sho:
      • Esiste una certa confusione e disaccordo tra le varie scuole di Shotokan riguardo a quale versione del kata debba essere chiamata “Dai” (grande) e quale “Sho” (piccolo).
      • Questo fatto, crea un ulteriore alone di mistero, e genera svariate scuole di pensiero.
    • Il Cambio di Nome da Hotaku:
      • il Maestro Funakoshi, cambio per un breve periodo il nome del Kata, in Hotaku, che significa “picchio”, e questo era dovuto, alla somiglianza, di alcune tecniche, con i movimenti del picchio.
    • Tecniche caratteristiche:
      • il colpo di mano ad aquila, è una delle caratteristiche tecniche, che rendono unico questo Kata.

Significato e interpretazione

L’interpretazione e il significato del kata Gojushiho Dai sono profondamente radicati nelle sue caratteristiche tecniche e nelle sue origini storiche, offrendo una visione complessa e stratificata. Ecco un’analisi dettagliata:

Significato del Nome e Simbolismo:

  • “Gojushiho” – Cinquantaquattro Passi:
    • Il nome del kata si riferisce al numero di passi e movimenti che lo compongono. Tuttavia, come menzionato, l’interpretazione del numero esatto può variare.
    • Al di là della semplice numerologia, il nome suggerisce un senso di progressione e di sequenza, implicando un percorso di sviluppo e di apprendimento.
    • in alcune interpretazioni, il numero 54, rappresenta i 54 passi, della tigre nera, e della gru bianca.

Applicazioni Pratiche (Bunkai) e Strategie di Combattimento:

  • Combattimento Ravvicinato e Tecniche di Mano Aperta:
    • La predominanza delle tecniche di mano aperta in Gojushiho Dai suggerisce un’enfasi sul combattimento ravvicinato e sulla precisione.
    • Queste tecniche sono particolarmente efficaci per colpire punti di pressione e articolazioni, rendendo il kata utile per l’autodifesa in situazioni di combattimento reale.
    • la tecnica della mano ad aquila, simula tecniche di presa, e di strappo, molto efficaci, per la difesa personale.
  • Fluidità e Adattabilità:
    • I movimenti fluidi e agili del kata addestrano il praticante a reagire rapidamente a situazioni di combattimento variabili, adattando le proprie tecniche alle diverse circostanze.
    • il Kata, spinge il praticante, a comprendere l’importanza dell’uso di posizioni, e spostamenti, che garantiscano una grande agilità.
  • Tecniche di Blocco e Contrattacco:
    • la grande varietà di tecniche di parata, e contrattacco, presenti nel Kata, rendono questo, un compendio molto ricco, per lo studio delle applicazioni pratiche.

Sviluppo del Carattere e Crescita Personale:

  • Precisione e Controllo:
    • L’esecuzione corretta di Gojushiho Dai richiede un alto livello di precisione e controllo del corpo.
    • La pratica del kata aiuta a sviluppare la concentrazione, la disciplina e la capacità di eseguire movimenti complessi con fluidità e precisione.
  • Consapevolezza del Corpo e della Mente:
    • La necessità di coordinare movimenti complessi e di adattarsi a situazioni variabili richiede una profonda consapevolezza del corpo e della mente.
    • il Kata, spinge il praticante, ad avere una maggiore consapevolezza, dei propri limiti.
  • Adattabilità Mentale:
    • lo studio di questo Kata, porta il praticante, ad essere pronto, a qualsiasi situazione, e a risolvere i problemi, applicando la propria intelligenza marziale.

Gojushiho Dai è un kata che va oltre la semplice tecnica di combattimento, offrendo un’esperienza di crescita personale e di sviluppo interiore, che promuove la precisione, il controllo, e la consapevolezza.

 

 

a cura di F. Dore – agg. 2025

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