Aikido Toho Iaido SV

Tabella dei Contenuti

COSA E'

L’Aikido Toho Iaido è una disciplina marziale giapponese che si concentra sull’arte della spada, derivando le sue fondamenta dall’Aikido e integrandole con i principi dello Iaido tradizionale. Non si tratta semplicemente di un metodo di combattimento, bensì di un percorso formativo completo che mira al miglioramento dell’individuo attraverso la pratica del budo, la via marziale. Questa arte si distingue per la sua enfasi sull’armonia dei movimenti, l’efficienza della tecnica e lo sviluppo di una profonda consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante. L’obiettivo primario non è la distruzione dell’avversario, ma piuttosto l’armonizzazione con esso, canalizzando la sua energia per neutralizzare l’aggressione in modo pacifico ed efficace.

La pratica dell’Aikido Toho Iaido si esprime attraverso l’uso del bokken, una spada di legno, e talvolta dell’iaito, una spada non affilata, per eseguire movimenti fluidi e precisi che simulano estrazioni, tagli e parate. Questi movimenti sono eseguiti individualmente, focalizzandosi sulla correttezza della postura, la respirazione e la concentrazione mentale. L’aspetto “Toho” (letteralmente “metodo della spada”) all’interno del nome sottolinea questa specifica attenzione all’arte della spada, distinguendola da altre forme di Aikido che potrebbero non includere un focus così marcato sull’arma. L’addestramento non si limita alla mera ripetizione meccanica, ma richiede una comprensione profonda dei principi che sottostanno a ogni movimento, incentivando il praticante a interiorizzare le lezioni e a sviluppare una propria interpretazione autentica.

Questo percorso include anche lo sviluppo di una mente calma e concentrata, essenziale per affrontare le sfide sia all’interno che all’esterno del dojo. La pratica costante aiuta a superare le paure, a gestire lo stress e a migliorare la capacità di prendere decisioni rapide e lucide in situazioni di pressione. L’attenzione ai dettagli, la disciplina e la perseveranza sono valori intrinseci all’Aikido Toho Iaido, che si riflettono non solo nell’abilità tecnica, ma anche nella crescita personale. Attraverso l’allenamento, si impara a controllare il proprio corpo e la propria mente, a sviluppare un senso di equilibrio e armonia che si estende a tutti gli aspetti della vita quotidiana. È un’arte che trascende la mera difesa personale, diventando un cammino di autoconoscimento e perfezionamento.

L’Aikido Toho Iaido, pur essendo una disciplina relativamente giovane nel panorama delle arti marziali, si radica saldamente nella tradizione marziale giapponese, ereditando principi e filosofie secolari. La sua peculiarità risiede nella fusione di concetti tratti dall’Aikido del Maestro Morihei Ueshiba e dalle tecniche di estrazione della spada tipiche dello Iaido. Questa combinazione crea un’esperienza di apprendimento unica, che offre sia l’opportunità di approfondire l’uso della spada sia di comprendere i principi fondamentali dell’Aikido, come la non resistenza e l’armonizzazione. L’essenza dell’Aikido Toho Iaido non è vincere sull’altro, ma vincere su se stessi, superando i propri limiti e le proprie insicurezze attraverso un impegno costante e una pratica diligente.

CARATTERISTICHE, FILOSOFIA E ASPETTI CHIAVE

L’Aikido Toho Iaido è un’arte marziale che si distingue per una serie di caratteristiche uniche, una profonda filosofia e aspetti chiave che la rendono un percorso di crescita completo. Al centro di questa disciplina vi è il concetto di armonia (Ai), non solo con l’avversario, ma anche con sé stessi e con l’ambiente circostante. L’obiettivo non è scontrarsi, ma piuttosto fondersi con il movimento dell’altro, deviare la sua energia e neutralizzare l’attacco senza causare danno inutile. Questo principio di non resistenza è mutuato direttamente dall’Aikido e si traduce nella pratica della spada attraverso movimenti fluidi e circolari che evitano lo scontro diretto.

Una delle caratteristiche fondamentali è l’enfasi sulla precisione e l’efficienza dei movimenti. Ogni estrazione della spada, ogni taglio, ogni rientro in guardia deve essere eseguito con la massima accuratezza, curando ogni dettaglio della postura, della respirazione e della coordinazione. La pratica non è incentrata sulla forza bruta, ma sulla corretta applicazione dei principi biomeccanici e sulla capacità di generare energia attraverso la fluidità del corpo. Questo porta a un miglioramento significativo della propriocezione, della coordinazione e dell’equilibrio, benefici che si estendono ben oltre il dojo. L’allenamento costante porta a interiorizzare questi movimenti, rendendoli naturali e istintivi.

La filosofia dell’Aikido Toho Iaido è profondamente radicata nel Budo, la via marziale giapponese, che non è solo un sistema di tecniche di combattimento, ma un cammino di sviluppo spirituale e morale. Attraverso la disciplina e la pratica, i praticanti apprendono valori come il rispetto, l’umiltà, la perseveranza e l’autocontrollo. La spada, in questo contesto, diventa uno strumento per affinare la mente e lo spirito, piuttosto che una mera arma di distruzione. Si impara a controllare le proprie emozioni, a mantenere la calma sotto pressione e a prendere decisioni razionali, qualità indispensabili non solo nella pratica marziale ma anche nella vita quotidiana. L’attenzione si sposta dall’esterno all’interno, invitando il praticante a esplorare i propri limiti e a superarli.

Un aspetto chiave è la pratica delle forme solitarie (kata), che permettono al praticante di esercitarsi in modo indipendente, concentrandosi sulla perfezione dei movimenti senza la necessità di un partner. Questo tipo di allenamento favorisce l’introspezione e la meditazione in movimento, aiutando a sviluppare una profonda connessione tra corpo e mente. Sebbene l’Aikido tradizionale si focalizzi spesso sulle tecniche con partner, l’integrazione dello Iaido nell’Aikido Toho Iaido enfatizza la pratica individuale come mezzo per affinare la propria tecnica e la propria concentrazione. La ripetizione consapevole di questi kata aiuta a costruire una memoria muscolare e a rendere i movimenti istintivi, permettendo al praticante di reagire in modo naturale e senza esitazione.

Infine, l’Aikido Toho Iaido pone una forte enfasi sulla sicurezza e la prevenzione degli infortuni. Nonostante l’uso di armi, la pratica è svolta in un ambiente controllato e sotto la supervisione di istruttori qualificati. L’attenzione è posta sulla correttezza della tecnica piuttosto che sulla forza bruta, riducendo il rischio di lesioni. L’apprendimento progressivo, che inizia con le basi e avanza gradualmente verso tecniche più complesse, assicura che i praticanti sviluppino le abilità necessarie in modo sicuro ed efficace. Questa attenzione alla sicurezza è in linea con la filosofia dell’armonia e della non belligeranza, in cui la preservazione dell’integrità fisica è fondamentale sia per sé stessi che per gli altri.

LA STORIA

La storia dell’Aikido Toho Iaido non è una cronaca lineare di eventi, ma piuttosto una narrazione che intreccia due grandi rami delle arti marziali giapponesi: l’Aikido e lo Iaido. Per comprendere appieno l’emergere di questa disciplina, è essenziale ripercorrere le origini di entrambe le sue componenti e il loro successivo incontro. L’Aikido, come lo conosciamo oggi, fu fondato dal Maestro Morihei Ueshiba nei primi decenni del XX secolo. La sua creazione fu il culmine di una vita dedicata allo studio di diverse arti marziali tradizionali, tra cui il Daito-ryu Aiki-jujutsu e varie scuole di kenjutsu (l’arte della spada). Ueshiba sviluppò l’Aikido come una via per armonizzare corpo e spirito, superando l’idea di vittoria sull’avversario a favore di un principio di non-conflitto e fusione con l’energia altrui.

Parallelamente, lo Iaido vanta una storia molto più antica, le cui radici affondano nel Giappone feudale. Lo Iaido, o Iaijutsu come era originariamente chiamato, si sviluppò come una disciplina per l’estrazione rapida della spada e il suo utilizzo in situazioni di attacco improvviso. I samurai praticavano lo Iaido non solo per l’efficacia in battaglia, ma anche come forma di meditazione e disciplina mentale, per affinare la prontezza e la consapevolezza. Diverse scuole tradizionali, come la Muso Shinden Ryu e la Muso Jikiden Eishin Ryu, conservano ancora oggi tecniche e filosofie tramandate da secoli, testimoniando la profondità e la ricchezza di questa arte. Lo Iaido si concentra sulla rapidità dell’azione e sulla precisione del taglio singolo, spesso eseguito da una posizione seduta o in piedi, in risposta a una minaccia improvvisa.

L’integrazione specifica dello Iaido nell’Aikido Toho Iaido è attribuita principalmente al Maestro Shoji Nishio (1927-2005), uno dei più eminenti allievi di Morihei Ueshiba. Nishio Sensei, oltre ad essere un maestro di Aikido di altissimo livello (ottenne il 8° Dan di Aikido), aveva una profonda conoscenza e maestria in diverse altre arti marziali, tra cui lo Iaido (in particolare la Muso Shinden Ryu), il Judo, il Karate e il Jujutsu. La sua vasta esperienza lo portò a riconoscere le interconnessioni tra le varie discipline e a voler integrare i principi della spada all’interno della pratica dell’Aikido. Egli intuì che molti dei movimenti a mani vuote dell’Aikido potevano essere interpretati e compresi meglio se visti attraverso la lente delle tecniche di spada.

Nishio Sensei iniziò a sviluppare un curriculum di Aikido che includeva un set di forme di Iaido, che egli chiamò Aikido Toho Iaido. Queste forme non erano semplici repliche di kata tradizionali di Iaido, ma erano specificamente pensate per riflettere i principi dell’Aikido, come l’irimi (entrata), il tenkan (rotazione), e la fusione con l’attacco. L’obiettivo era mostrare come i movimenti dell’Aikido a mani vuote avessero una corrispondenza logica e un’origine nelle tecniche di spada, e viceversa. Questo approccio innovativo permise ai praticanti di Aikido di approfondire la loro comprensione dell’arte, offrendo loro una prospettiva più completa sulle applicazioni e i principi sottostanti.

Così, l’Aikido Toho Iaido emerse come una sintesi unica, un ponte tra due mondi marziali apparentemente distinti. La sua storia è la storia di un maestro visionario che ha cercato di arricchire la pratica dell’Aikido, fornendo agli allievi uno strumento per esplorare le radici profonde delle tecniche e la loro connessione intrinseca con l’uso delle armi. Questo ha portato a una disciplina che non solo insegna l’uso della spada, ma lo fa con una sensibilità e una filosofia che sono profondamente aikidoiste, enfatizzando l’armonia, il controllo e lo sviluppo del carattere.

IL FONDATORE

Il fondatore dell’Aikido Toho Iaido, nella sua forma distintiva e riconosciuta, è il Maestro Shoji Nishio (西尾 昭二). Nato il 15 dicembre 1927 a Aomori, in Giappone, e scomparso il 15 marzo 2005, Nishio Sensei è stato una figura di spicco e un innovatore nel mondo delle arti marziali, in particolare nell’Aikido. La sua vita è stata un percorso di costante ricerca e apprendimento, che lo ha portato a padroneggiare diverse discipline e a fonderle in un approccio unico e profondamente significativo.

La storia di Nishio Sensei come artista marziale iniziò presto. Egli si dedicò con grande impegno a una vasta gamma di discipline, acquisendo una conoscenza e una competenza straordinarie in ognuna di esse. Tra le sue qualifiche figurano un 8° Dan in Aikido dall’Aikikai Hombu Dojo, un 7° Dan in Judo, un 6° Dan in Karate Shotokan, un 5° Dan in Toho Iaido (il suo sistema di Iaido), un 4° Dan in Jujutsu, e un 3° Dan in Kendo. Questa eccezionale poliedricità lo distingue da molti altri maestri, che spesso si concentrano su una singola disciplina.

L’incontro di Nishio Sensei con l’Aikido avvenne nel 1951, quando iniziò ad allenarsi direttamente sotto la guida del fondatore dell’Aikido, Morihei Ueshiba. Per oltre un decennio, fu un allievo assiduo e devoto, assorbendo profondamente i principi e le tecniche dell’Aikido direttamente dalla fonte. Ueshiba Sensei fu una figura di ispirazione per Nishio, ma la sua vasta esperienza nelle altre arti marziali gli permise di vedere l’Aikido da una prospettiva più ampia e integrata. Egli iniziò a intuire le interconnessioni tra i movimenti dell’Aikido a mani nude e le tecniche di spada e altre armi.

Fu proprio questa intuizione a portare Nishio Sensei allo sviluppo dell’Aikido Toho Iaido. Egli era convinto che le tecniche dell’Aikido non fossero astratte, ma che avessero una base logica e pratica derivante dall’uso di armi, in particolare la spada. Notò che molti movimenti di Aikido, come le entrate (irimi) e le rotazioni (tenkan), potevano essere spiegati e compresi più a fondo se eseguiti come se si stesse impugnando una spada. Per questo motivo, iniziò a creare un proprio sistema di Iaido, basato sui principi dell’Aikido, con l’obiettivo di fornire ai praticanti una comprensione più completa dell’arte.

Il sistema di Iaido sviluppato da Nishio Sensei, noto come Aikido Toho Iaido, non è una scuola di Iaido tradizionale nel senso stretto, ma piuttosto un complemento all’Aikido. Le sue forme (kata) sono progettate per essere eseguite in modo che i movimenti siano direttamente correlati ai movimenti dell’Aikido a mani nude. Questo ha permesso ai suoi studenti di apprezzare la profondità e l’applicabilità delle tecniche dell’Aikido, sia con che senza armi. La sua metodologia ha offerto una prospettiva unica, in cui la spada non è solo un’arma, ma un prolungamento del corpo e della mente, che aiuta a comprendere l’allineamento, il centro e la forza interiore.

La legacy di Shoji Nishio Sensei è vasta. Ha formato numerosi istruttori in tutto il mondo e le sue idee continuano a influenzare la pratica dell’Aikido e dello Iaido. Il suo approccio integrato ha arricchito la comprensione dell’Aikido, dimostrando come le diverse arti marziali possano informarsi a vicenda per creare un percorso più olistico e profondo. La sua vita è un esempio di dedizione alla maestria e all’esplorazione, sempre alla ricerca di una comprensione più profonda dei principi del budo.

MAESTRI FAMOSI

Nel contesto dell’Aikido Toho Iaido, parlare di “atleti famosi” nel senso competitivo è meno appropriato rispetto ad altre arti marziali che prevedono gare e classifiche. L’Aikido Toho Iaido, come gran parte dell’Aikido e dello Iaido tradizionale, non è uno sport competitivo, ma un percorso di crescita personale e tecnica. Pertanto, i personaggi di rilievo in questa disciplina sono principalmente Maestri che hanno dedicato la loro vita alla diffusione, all’approfondimento e all’insegnamento di quest’arte, trasmettendo la visione del fondatore, Shoji Nishio Sensei.

Il primo e più importante nome da menzionare è, ovviamente, il fondatore stesso, Maestro Shoji Nishio. La sua fama deriva dalla sua incredibile maestria in diverse arti marziali e dalla sua capacità di sintetizzare queste conoscenze per creare un sistema coerente e profondamente significativo. Nishio Sensei non era solo un tecnico eccezionale, ma anche un filosofo e un educatore che ha saputo trasmettere una visione unica dell’Aikido, integrandola con l’uso della spada in un modo mai visto prima. La sua influenza è stata globale, e ancora oggi la sua eredità è viva attraverso i suoi allievi diretti e le organizzazioni che portano avanti il suo lavoro.

Dopo il Maestro Nishio, la fama si estende ai suoi allievi diretti (o uchi deshi e shihan) che hanno continuato a sviluppare e diffondere l’Aikido Toho Iaido in Giappone e nel mondo. Questi maestri hanno trascorso anni ad allenarsi sotto la guida di Nishio Sensei, assorbendo non solo le tecniche, ma anche lo spirito e la filosofia del suo insegnamento. Sono loro che hanno la responsabilità di preservare l’integrità dell’arte e di adattarla alle esigenze dei tempi moderni, mantenendo intatti i principi fondamentali. La loro autorità e il loro prestigio derivano dalla loro lunga e profonda esperienza e dalla loro capacità di incarnare gli insegnamenti del fondatore.

Tra i nomi più riconosciuti che hanno contribuito a mantenere viva e a diffondere l’eredità di Nishio Sensei, troviamo:

  • Koji Yoshida Shihan: Uno degli allievi diretti più anziani e rispettati di Nishio Sensei, ha svolto un ruolo cruciale nella diffusione dell’Aikido Toho Iaido in Giappone e all’estero. La sua dedizione e la sua fedeltà agli insegnamenti del fondatore lo rendono una figura di riferimento per molti praticanti. La sua abilità tecnica e la sua profonda comprensione dei principi sono ampiamente riconosciute.
  • Kenji Shimizu Shihan: Anche lui allievo diretto di O-Sensei Morihei Ueshiba, ha mantenuto un forte legame con Nishio Sensei e ha promosso l’integrazione degli aspetti di spada all’interno dell’Aikido attraverso il suo stile Tendoryu Aikido. Sebbene non sia strettamente un maestro di Aikido Toho Iaido nel senso del sistema di Nishio, la sua influenza sulla comprensione del legame tra Aikido e spada è significativa.
  • Aritomo Murashige Sensei: Un altro allievo di Nishio Sensei, ha contribuito in modo significativo alla diffusione dell’Aikido Toho Iaido in Europa e negli Stati Uniti. La sua didattica chiara e la sua capacità di trasmettere i principi fondamentali hanno attratto molti studenti.

Questi maestri, insieme a molti altri istruttori qualificati in tutto il mondo, rappresentano la spina dorsale della comunità dell’Aikido Toho Iaido. La loro fama non deriva da trofei o medaglie, ma dalla loro capacità di ispirare, guidare e formare nuove generazioni di praticanti, mantenendo viva la fiamma di un’arte che è sia una disciplina fisica che un percorso spirituale. Sono custodi di un sapere prezioso, che trasmettono con dedizione e passione.

LEGGENDE, CURIOSITA', STORIE E ANEDDOTI

L’Aikido Toho Iaido, pur essendo una disciplina relativamente moderna nella sua formalizzazione, attinge a un ricco patrimonio di leggende, curiosità e aneddoti che circondano sia l’Aikido che lo Iaido tradizionale. Molte di queste storie non sono direttamente legate all’Aikido Toho Iaido come entità a sé stante, ma ne costituiscono il contesto culturale e filosofico, arricchendo la comprensione della pratica.

Una delle leggende più affascinanti che permeano l’Aikido, e di riflesso anche l’Aikido Toho Iaido, riguarda il Maestro Morihei Ueshiba, il fondatore dell’Aikido. Si narra che Ueshiba fosse dotato di capacità straordinarie, quasi sovrannaturali. Tra le storie più celebri, vi è quella della sua abilità di percepire gli attacchi prima ancora che venissero sferrati, quasi avesse un “sesto senso” o una capacità di “pre-cognizione”. Si dice che potesse schivare pugni e colpi con incredibile facilità, muovendosi come un’ombra, rendendo vano ogni tentativo di aggressione. Questa leggenda sottolinea l’idea che l’Aikido trascenda la mera tecnica fisica, elevandosi a un livello di armonia e percezione che permette di anticipare e neutralizzare il conflitto prima che si manifesti pienamente. Alcuni racconti descrivono persino la sua capacità di rendere gli avversari incapaci di attaccarlo, come se fossero bloccati da una forza invisibile, o di lanciarli senza toccarli fisicamente, fenomeni spesso attribuiti al suo ki (energia vitale) eccezionalmente sviluppato.

Un altro aneddoto significativo, spesso citato per illustrare la filosofia dell’Aikido, è quello del “samurai e la mosca“. Si racconta che un samurai, cercando di colpire una mosca, riuscisse a farlo solo dopo molti tentativi, mentre un maestro di spada, con un solo movimento fluido e preciso, riusciva a catturare la mosca senza ucciderla, rilasciandola poi. Questa storia, sebbene non specificamente legata all’Aikido Toho Iaido, incarna il principio di non-violenza e di controllo perfetto della propria energia, che è fondamentale in entrambe le discipline. La precisione e l’efficienza senza distruzione sono aspetti chiave che l’Aikido Toho Iaido mira a sviluppare attraverso la pratica della spada.

Per quanto riguarda lo Iaido tradizionale, le storie sono spesso legate alla rapidità fulminea dell’estrazione e alla perfezione del singolo taglio. Un aneddoto ricorrente narra di samurai che, pur essendo stati attaccati da numerosi avversari, riuscivano a estrarre la spada e a neutralizzarli con un’unica azione quasi impercettibile, lasciando gli aggressori attoniti prima che potessero rendersi conto di quanto accaduto. Queste storie enfatizzano la reattività, la prontezza mentale e la precisione chirurgica che sono obiettivi dello Iaido. La leggenda del samurai che dormiva con la spada a portata di mano, pronto a estrarla e difendersi in un istante, è emblematica di questa mentalità.

Una curiosità legata al fondatore dell’Aikido Toho Iaido, Shoji Nishio Sensei, è la sua incredibile polivalenza marziale. È raro trovare un maestro che abbia raggiunto un livello così elevato in così tante discipline diverse: Aikido, Iaido, Judo, Karate, Jujutsu e Kendo. Questa sua capacità di eccellere in campi così diversi è di per sé un aneddoto significativo, che testimonia la sua sete di conoscenza e la sua intuizione nel riconoscere le interconnessioni tra le varie arti. Si dice che abbia iniziato a sviluppare l’Aikido Toho Iaido proprio perché, praticando diverse arti, vedeva come le tecniche a mani nude fossero intrinsecamente legate ai movimenti di spada, e voleva rendere questa connessione esplicita per i suoi studenti. La sua vasta esperienza gli ha permesso di vedere oltre le singole forme, cogliendo i principi universali del budo.

Infine, una curiosità pratica spesso osservata nell’Aikido Toho Iaido è l’importanza del “zanshin”, uno stato di vigilanza e consapevolezza continua. Si racconta che un praticante esperto, dopo aver completato una tecnica di spada, manterrà una postura e una concentrazione tali da essere pronto a reagire a qualsiasi ulteriore minaccia, anche se non visibile. Questa non è una leggenda, ma una realtà della pratica avanzata, che dimostra come l’addestramento non si limiti all’esecuzione fisica, ma si estenda allo sviluppo di una mente attenta e reattiva, pronta a qualsiasi evenienza.

TECNICHE

Le tecniche dell’Aikido Toho Iaido sono una sintesi armoniosa di principi dell’Aikido e movimenti di estrazione e taglio tipici dello Iaido, eseguiti principalmente con il bokken (spada di legno) o l’iaito (spada non affilata). Non si tratta di un mero elenco di movimenti a sé stanti, ma di un sistema interconnesso che mira a sviluppare la fluidità, la precisione, la consapevolezza corporea e mentale. Le tecniche sono progettate per riflettere i principi dell’Aikido, come l’entrata (irimi), la rotazione (tenkan), la fusione con l’energia dell’avversario e la neutralizzazione dell’attacco senza scontro diretto.

Al centro delle tecniche vi è l’estrazione della spada (nukitsuke). Questo non è un semplice sfilare l’arma dal fodero, ma un movimento fulmineo e potente che, nella sua esecuzione ideale, è già un taglio. La precisione dell’angolo, la coordinazione tra mano che estrae e corpo che si muove, e la velocità sono cruciali. L’estrazione deve essere fluida e priva di esitazioni, trasformando l’azione di sguainare in un attacco efficace. Si pone grande attenzione al movimento dell’anca e al controllo del centro, che generano la forza necessaria per un’estrazione efficace.

Dopo l’estrazione, le tecniche si concentrano sui tagli (kirioroshi, kesagiri, yokogiri, gyaku kesagiri, tsuki). I tagli non sono solo movimenti del braccio, ma coinvolgono l’intero corpo, con una corretta postura, il trasferimento del peso e l’uso dell’anca per generare potenza. Il kirioroshi è un taglio verticale dall’alto verso il basso, spesso il primo e più fondamentale taglio appreso. Il kesagiri è un taglio diagonale dall’alto verso il basso, tipicamente dal lato destro o sinistro. Il yokogiri è un taglio orizzontale, mentre il gyaku kesagiri è un taglio diagonale dal basso verso l’alto. Il tsuki è una tecnica di affondo, che richiede precisione e una forte spinta del corpo. Ogni taglio ha una sua specifica applicazione e richiede una comprensione approfondita della biomeccanica e dell’anatomia.

Un altro elemento fondamentale è il chiburi, il gesto di scrollare il sangue dalla lama dopo un taglio. Anche se in pratica moderna si esegue con il bokken o l’iaito, il chiburi simboleggia l’azione di pulire la spada e prepararsi al successivo movimento. Esistono diverse varianti di chiburi, ognuna con la sua specifica forma e tempistica. Immediatamente dopo, o in alcuni casi integrato nel movimento successivo, c’è il noto, il rientro della spada nel fodero. Il noto deve essere eseguito con la stessa attenzione alla precisione e alla fluidità dell’estrazione, mantenendo la consapevolezza e la prontezza (zanshin). La spada non viene mai riposta casualmente; è un atto controllato e consapevole.

Le tecniche dell’Aikido Toho Iaido sono strutturate in forme (kata), sequenze predefinite di movimenti che simulano scenari di combattimento. Ogni kata è un mini-combattimento contro un avversario immaginario e incorpora estrazioni, tagli, parate e movimenti del corpo. Il numero di kata può variare leggermente tra le diverse interpretazioni, ma il nucleo è costituito da una serie di forme che illustrano i principi fondamentali. Queste forme sono il mezzo attraverso il quale i praticanti interiorizzano le tecniche e sviluppano la fluidità e la coordinazione.

Un aspetto cruciale che distingue queste tecniche è l’enfasi sul ma-ai (distanza e timing) e sul kiai (urlo energetico). Sebbene l’Aikido Toho Iaido sia praticato individualmente, l’immaginazione dell’avversario e la consapevolezza della distanza e del momento giusto per agire sono fondamentali. Il kiai, sebbene non sempre praticato in ogni dojo, è un’espressione di energia e determinazione che aiuta a coordinare il movimento e a focalizzare la mente. Le tecniche sono eseguite con un’attenzione costante alla postura (kamae), al centro (hara) e alla respirazione (kokyu), elementi che sono il fondamento di tutta la pratica marziale.

In sintesi, le tecniche dell’Aikido Toho Iaido non sono solo movimenti fisici, ma un percorso per sviluppare il controllo del corpo e della mente, la consapevolezza spaziale e la capacità di agire con precisione ed efficienza in ogni situazione.

KATA

Nell’Aikido Toho Iaido, l’equivalente dei kata giapponesi sono le forme (kata) stesse, che costituiscono il nucleo della pratica di questa disciplina. Queste non sono semplici sequenze di movimenti casuali, ma una serie predefinita di tecniche che simulano scenari di estrazione della spada, difesa e attacco contro uno o più avversari immaginari. Ogni kata è una storia in movimento, un’applicazione pratica dei principi dell’Aikido e dello Iaido, e un potente strumento per lo sviluppo fisico, mentale e spirituale del praticante.

Le forme nell’Aikido Toho Iaido sono state specificamente create dal Maestro Shoji Nishio per riflettere e illustrare i principi dell’Aikido a mani nude attraverso l’uso della spada. Questo significa che ogni movimento della spada è correlato a un principio Aikidoista, come l’irimi (entrata), il tenkan (rotazione), il kokyu (respiro) e l’aiki (armonizzazione). L’obiettivo non è solo imparare a brandire la spada, ma a farlo in modo che il corpo e la mente siano allineati ai principi fondamentali dell’Aikido. Questa correlazione rende l’apprendimento delle forme particolarmente profondo e arricchente per i praticanti di Aikido.

Il numero esatto e la denominazione delle forme possono variare leggermente a seconda della specifica linea di insegnamento all’interno dell’Aikido Toho Iaido, ma esiste un set fondamentale di kata che costituisce il curriculum base. Questi kata coprono una varietà di situazioni, inclusi attacchi frontali, attacchi laterali, attacchi da dietro, e situazioni in cui il praticante deve difendersi da più avversari. Ogni forma è studiata per affinare diverse abilità, come la prontezza dell’estrazione, la precisione del taglio, la fluidità del movimento, la stabilità della postura e la capacità di mantenere lo zanshin (stato di allerta e consapevolezza) durante tutta l’esecuzione.

Un esempio delle forme più comuni può includere:

  • Mae Giri (Taglio Frontale): Una forma base che insegna l’estrazione frontale e il taglio verticale. È fondamentale per apprendere la corretta postura e il movimento del centro.
  • Ushiro Giri (Taglio Indietro): Una forma che insegna a gestire un attacco da dietro, richiedendo una rapida rotazione e un taglio efficace.
  • Tsuki Kiri (Affondo e Taglio): Combina una tecnica di affondo con un successivo taglio, enfatizzando la precisione e il controllo della distanza.
  • Sayu Giri (Taglio Laterale): Si concentra sui tagli diagonali e sulla gestione di attacchi provenienti dai lati.
  • Morote Giri (Taglio a Due Mani): Un kata che enfatizza l’uso potente della spada con entrambe le mani, spesso in risposta a un attacco multiplo o più impegnativo.

Durante la pratica delle forme, l’attenzione non è solo sull’esecuzione fisica, ma anche sulla visualizzazione dell’avversario e della situazione. Il praticante deve immaginare chiaramente l’attacco, sentire la distanza e il timing, e reagire come se la situazione fosse reale. Questa componente mentale è cruciale per lo sviluppo della prontezza e della capacità di adattamento. La ripetizione costante e consapevole dei kata porta a una profonda interiorizzazione dei movimenti, rendendoli fluidi e spontanei.

Le forme nell’Aikido Toho Iaido sono anche un veicolo per lo sviluppo del kokyu (respiro profondo e potente). La sincronizzazione del respiro con i movimenti della spada non solo aumenta la potenza e l’efficienza delle tecniche, ma aiuta anche a mantenere la calma e la concentrazione. La pratica del kata diventa così una forma di meditazione in movimento, un’opportunità per armonizzare corpo, mente e spirito. Attraverso le forme, i praticanti imparano non solo a maneggiare la spada, ma anche a controllare se stessi, a sviluppare un senso di equilibrio e a coltivare una presenza mentale che si estende a tutti gli aspetti della vita.

UNA TIPICA SEDUTA DI ALLENAMENTO

Una tipica seduta di allenamento nell’Aikido Toho Iaido è un’esperienza strutturata e disciplinata, progettata per sviluppare sia le abilità fisiche che quelle mentali dei praticanti. Sebbene la struttura possa variare leggermente tra i diversi dojo e istruttori, ci sono elementi comuni che caratterizzano ogni sessione. L’ambiente del dojo è intriso di rispetto e concentrazione, un luogo dove la pratica diventa un percorso di autodisciplina e perfezionamento.

La seduta inizia solitamente con il reishiki (cerimoniale). Questo include il saluto al dojo e al ritratto del fondatore (se presente), un momento di raccoglimento e di preparazione mentale per la pratica. I praticanti si allineano in ordine di grado (o anzianità di pratica) e, su indicazione dell’istruttore, eseguono una serie di inchini formali. Questo serve a stabilire l’atmosfera di rispetto e a segnare la transizione dalla vita quotidiana alla pratica marziale. È un momento per lasciare fuori le distrazioni e concentrarsi sul presente.

Dopo il cerimoniale, si passa al riscaldamento (junbi undo). Questa fase è cruciale per preparare il corpo ai movimenti complessi e per prevenire infortuni. Il riscaldamento include esercizi di stretching, mobilità articolare e movimenti specifici che imitano alcune delle tecniche che verranno eseguite. Possono essere inclusi esercizi per rafforzare il tronco, migliorare l’equilibrio e aumentare la flessibilità, essenziali per una corretta esecuzione delle tecniche di spada. La respirazione profonda (kokyu ho) è spesso integrata in questa fase per calmare la mente e ossigenare il corpo.

Il cuore della lezione è dedicato alla pratica delle tecniche con la spada. Questo può includere:

  • Esercizi fondamentali (kihon): Si concentrano sulla corretta esecuzione di movimenti base come l’estrazione (nukitsuke), i vari tipi di tagli (kirioroshi, kesagiri, ecc.), il chiburi e il noto (rientro della spada nel fodero). Questi esercizi sono spesso ripetuti molte volte per sviluppare la memoria muscolare e la precisione. L’istruttore fornisce correzioni individuali, focalizzandosi sulla postura, sull’allineamento e sulla generazione di potenza dal centro (hara).
  • Pratica dei kata (forme): I praticanti eseguono le sequenze predefinite di movimenti contro un avversario immaginario. L’istruttore può dimostrare un kata e poi chiedere agli studenti di ripeterlo individualmente o in gruppo. L’attenzione è posta sulla fluidità, sul ritmo, sul timing (ma-ai immaginario) e sullo zanshin (vigilanza finale). Si può lavorare su uno o più kata in una singola sessione, a seconda del livello degli studenti e degli obiettivi della lezione. La ripetizione è fondamentale per interiorizzare le forme.
  • Applicazioni (kumitachi o kumi iai): Anche se meno frequente nelle sessioni di base dell’Aikido Toho Iaido in quanto principalmente una pratica solitaria, in alcuni dojo o in fasi più avanzate, si possono esplorare applicazioni delle tecniche di spada con un partner (utilizzando bokken, mai spade affilate). Questo aiuta a comprendere il timing e la distanza in un contesto più dinamico, pur mantenendo la sicurezza come priorità assoluta. Si tratta di esercizi di collaborazione, non di competizione.

Durante la pratica, l’istruttore fornisce costantemente feedback e correzioni, incoraggiando i praticanti a concentrarsi non solo sull’aspetto fisico, ma anche sulla qualità del movimento, sulla respirazione e sulla presenza mentale. La disciplina è rigorosa, ma l’atmosfera è solitamente di supporto e incoraggiamento.

La seduta si conclude con un raffreddamento e un ulteriore reishiki. Il raffreddamento include esercizi di stretching leggeri per rilassare i muscoli e riportare il corpo a uno stato di riposo. Il reishiki finale è un momento di gratitudine per la pratica, per l’istruttore e per i compagni di dojo, e un’opportunità per riflettere sull’apprendimento della lezione. Si eseguono gli inchini formali e si esce dal dojo con un senso di calma e rinnovata energia. In sintesi, una seduta di allenamento nell’Aikido Toho Iaido è un viaggio strutturato che combina rigore fisico, disciplina mentale e una profonda immersione nella tradizione marziale.

GLI STILI E LE SCUOLE

Quando si parla di “stili e scuole” nell’ambito dell’Aikido Toho Iaido, è fondamentale comprendere che questa disciplina è, di per sé, uno stile specifico o una derivazione all’interno del più ampio universo dell’Aikido, creata dal Maestro Shoji Nishio. Non esistono, quindi, numerosi “stili” di Aikido Toho Iaido come accade per altre arti marziali (es. Judo o Karate, che hanno molteplici ryu o stili riconosciuti). Piuttosto, si parla della linea di Nishio Sensei e delle organizzazioni/dojo che ne seguono fedelmente gli insegnamenti.

L’Aikido Toho Iaido stesso è lo stile. È il metodo sviluppato da Shoji Nishio per integrare i principi dell’Aikido con la pratica della spada (Iaido). Ciò che lo distingue non è una variazione interna di tecniche fondamentali, ma piuttosto l’approccio didattico e filosofico che unisce le due discipline. La sua peculiarità risiede nella convinzione che le tecniche a mani nude dell’Aikido trovino la loro origine e la loro logica nei movimenti della spada, e viceversa. Questa fusione è il “marchio di fabbrica” dello stile Nishio.

Le “scuole” o le organizzazioni che praticano l’Aikido Toho Iaido sono in realtà le federazioni, associazioni o singoli dojo che si rifanno direttamente all’eredità del Maestro Nishio. Dopo la sua scomparsa, i suoi allievi diretti, o shihan, hanno continuato a diffondere i suoi insegnamenti, spesso fondando o dirigendo proprie organizzazioni. Queste organizzazioni mirano a preservare l’integrità del sistema di Nishio Sensei e a garantirne la trasmissione autentica alle future generazioni.

Tra le principali organizzazioni o lignaggi che continuano a praticare e diffondere l’Aikido Toho Iaido di Nishio Sensei, possiamo citare:

  • Nishio Budo Center (NBC) / Nishio Ryu Aikido: Questa è una delle organizzazioni più dirette eredi del lavoro di Nishio Sensei, fondata dai suoi allievi più anziani. Si concentra sulla trasmissione fedele del suo Aikido, che include naturalmente anche l’Aikido Toho Iaido come parte integrante del curriculum. I dojo affiliati a questa organizzazione cercano di mantenere gli standard tecnici e filosofici stabiliti dal fondatore.
  • Yuishinkai Aikido: Sebbene non sia esclusivamente centrato sull’Aikido Toho Iaido, alcuni istruttori di questa scuola (fondata da Koretoshi Maruyama Sensei, un altro allievo di O-Sensei) possono integrare elementi e principi simili a quelli di Nishio Sensei, data la loro comune radice nell’Aikido classico e l’attenzione ai principi universali. Tuttavia, non è il focus primario di questa scuola.
  • Singoli dojo e istruttori indipendenti: Molti istruttori che hanno studiato direttamente sotto Nishio Sensei o sotto i suoi allievi più anziani hanno aperto i propri dojo in tutto il mondo. Pur non facendo necessariamente parte di un’unica grande “scuola” o federazione con un nome specifico per l’Aikido Toho Iaido, essi continuano a insegnare lo stile Nishio. La loro autorità deriva dalla loro diretta discendenza di insegnamento e dalla loro competenza.

È importante sottolineare che, poiché l’Aikido Toho Iaido è un sistema relativamente specifico e legato alla visione di un singolo maestro, non esiste una grande diversità di “stili” al suo interno come si potrebbe trovare, ad esempio, nel Karate (Shotokan, Wado-ryu, Goju-ryu, ecc.) o nel Kendo. Le differenze che si possono riscontrare tra i vari dojo che insegnano l’Aikido Toho Iaido sono più che altro legate alle sfumature interpretative dell’istruttore o all’enfasi posta su particolari aspetti della pratica, piuttosto che a variazioni sostanziali nel curriculum tecnico o nei principi fondamentali. L’obiettivo comune rimane quello di studiare l’Aikido attraverso la lente della spada, come inteso da Shoji Nishio Sensei. La coerenza del metodo è una delle sue forze.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

In Italia, la pratica dell’Aikido Toho Iaido, inteso come il sistema sviluppato dal Maestro Shoji Nishio, è presente e attiva, sebbene non con la stessa capillarità di altre arti marziali più diffuse. La sua presenza è legata principalmente alla diffusione degli insegnamenti del Maestro Nishio attraverso i suoi allievi diretti o gli allievi dei suoi successori, che hanno portato questa specifica metodologia nel nostro paese.

L’Aikido Toho Iaido in Italia non è rappresentato da un’unica grande federazione o ente nazionale che lo gestisca in esclusiva. Piuttosto, la sua diffusione avviene attraverso diverse associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e dojo che, pur potendo essere affiliate a organizzazioni internazionali che seguono il lignaggio Nishio (come quelle citate nel paragrafo precedente, ad esempio alcune che si rifanno al Nishio Budo Center), operano autonomamente a livello nazionale. Questa frammentazione è tipica di molte arti marziali tradizionali in Italia, dove l’insegnamento è spesso basato sulla figura del singolo maestro e sulla sua affiliazione internazionale.

Uno degli enti che ha avuto un ruolo nella diffusione e nel riconoscimento di pratiche come l’Aikido Toho Iaido in Italia, pur senza essere l’unico o il primario referente per lo stile Nishio, è la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti). La UISP, attraverso il suo settore attività orientali, o altre simili organizzazioni sportive o culturali, offre un quadro di riferimento per l’attività di molti dojo di arti marziali tradizionali, fornendo assicurazioni, formazione istruttori e un riconoscimento sportivo. Tuttavia, è importante sottolineare che la UISP non è l’organo direttivo dello stile Nishio in Italia, ma un ente che può ospitare e supportare i dojo che lo praticano.

Per trovare dojo specifici che insegnano l’Aikido Toho Iaido di Nishio Sensei in Italia, il metodo più efficace è cercare sul web le associazioni e i dojo che esplicitamente menzionano “Nishio Aikido” o “Aikido Toho Iaido” nel loro curriculum. Spesso, questi dojo avranno legami diretti con istruttori che hanno studiato con Shoji Nishio o con i suoi allievi diretti. La loro affiliazione a enti internazionali specifici della linea Nishio è il segno più affidabile.

Molti di questi dojo mantengono una forte connessione con il Giappone o con le principali figure europee che continuano a diffondere gli insegnamenti di Nishio Sensei, organizzando stage e seminari con maestri giapponesi o di fama internazionale. Questo permette ai praticanti italiani di mantenere un alto livello di qualità e di rimanere in contatto con le radici dell’arte.

Per quanto riguarda un contatto diretto, come un sito internet o un’e-mail di un ente nazionale specifico per l’Aikido Toho Iaido di Nishio in Italia, non esiste un’unica entità centralizzata con queste informazioni dirette. La ricerca dovrebbe concentrarsi sui siti web dei singoli dojo o sulle federazioni internazionali che raggruppano i dojo del lignaggio Nishio.

  • Sito di riferimento generale per l’Aikido (non specifico Nishio ma include dojo con diverse affiliazioni): Spesso i siti di federazioni Aikido a livello nazionale (come ad esempio Aikikai d’Italia, sebbene questa sia l’organizzazione di riferimento per l’Aikikai Aikido, che non è lo stile Nishio, ma può contenere riferimenti indiretti o dojo che praticano anche il Toho Iaido) possono avere sezioni dedicate alle armi o alle scuole, ma non esiste un sito unico per l’Aikido Toho Iaido italiano.
  • Siti internazionali di riferimento per il lignaggio Nishio: Per avere informazioni più specifiche e contatti globali che possono poi indirizzare a dojo in Italia, si possono consultare siti di organizzazioni come il Nishio Budo Center (spesso con estensioni .org o .jp), che raggruppano i dojo che seguono il metodo di Nishio Sensei. Questi siti possono offrire una sezione “dojo locator” o contatti per l’Europa, da cui poi risalire alle realtà italiane.
  • Email: Non è possibile fornire un’unica e-mail di riferimento, in quanto ogni dojo o associazione ha il proprio contatto. La via migliore è visitare i siti web dei singoli dojo che praticano l’Aikido Toho Iaido e contattarli direttamente.

In sintesi, la situazione dell’Aikido Toho Iaido in Italia è caratterizzata da una rete di dojo dedicati e istruttori appassionati che, pur non essendo uniti sotto un’unica grande bandiera nazionale, lavorano per preservare e diffondere gli insegnamenti del Maestro Nishio, mantenendo spesso forti legami con la comunità internazionale di questo specifico stile.

TERMINOLOGIA TIPICA

La pratica dell’Aikido Toho Iaido, come tutte le arti marziali giapponesi, utilizza una terminologia specifica che è essenziale per la comprensione e l’esecuzione delle tecniche. Conoscere questi termini non solo facilita la comunicazione nel dojo, ma permette anche di apprezzare la profondità e le sfumature filosofiche dell’arte. Molte di queste parole sono comuni sia all’Aikido che allo Iaido tradizionale.

  • Dojo (道場): Il luogo di pratica delle arti marziali. Letteralmente significa “luogo della Via” o “luogo dove si pratica la Via”. È considerato un ambiente sacro e di rispetto.
  • Sensei (先生): Maestro o insegnante. Un termine di rispetto usato per rivolgersi all’istruttore.
  • Rei (礼): Inchino o saluto. Fondamentale per il rispetto reciproco e l’etichetta nel dojo.
  • Budo (武道): La via marziale. Non si riferisce solo alle tecniche di combattimento, ma a un percorso di autodisciplina, crescita spirituale e morale.
  • Ki (気): Energia vitale o spirito. Concetto fondamentale nelle arti marziali e nella cultura orientale, si riferisce alla forza interna o all’energia che anima ogni essere.
  • Hara (腹): Il centro del corpo, spesso localizzato appena sotto l’ombelico. È considerato il centro fisico e spirituale dell’individuo, da cui si generano forza e stabilità.
  • Kokyu (呼吸): Respiro. In Aikido Toho Iaido, non è solo l’atto fisiologico, ma una respirazione potente e profonda che si sincronizza con i movimenti per generare potenza e controllo.
  • Zanshin (残心): “Mente che rimane”. Stato di vigilanza, consapevolezza e prontezza mantenuto anche dopo aver eseguito una tecnica. Significa essere pronti a qualsiasi ulteriore evenienza.
  • Kamae (構え): Postura di guardia o preparazione. Si riferisce alla posizione del corpo che consente massima prontezza ed equilibrio.
  • Bokken (木剣): Spada di legno, usata per la pratica delle tecniche di spada in sicurezza.
  • Iaito (居合刀): Spada non affilata, utilizzata per la pratica dello Iaido. Simula il peso e la forma di una katana vera, ma senza il rischio di un’affilatura.
  • Katana (刀): La spada giapponese tradizionale. L’arma per cui le tecniche di Iaido e Aikido Toho Iaido sono state concepite.
  • Saya (鞘): Il fodero della spada.
  • Tsuka (柄): L’impugnatura della spada.
  • Kissaki (切先): La punta della spada.
  • Mune (棟): Il dorso della lama.
  • Hamon (刃文): La linea di tempra sulla lama.
  • Kata (型): Forma o sequenza predefinita di movimenti. Sono il fulcro della pratica, simulando scenari di combattimento.
  • Nukitsuke (抜き付け): L’atto di estrarre rapidamente la spada dal fodero, spesso già con l’intenzione di un taglio. È la prima azione in molti kata.
  • Kirioroshi (切り下ろし): Taglio verticale dall’alto verso il basso.
  • Kesagiri (袈裟斬り): Taglio diagonale dall’alto verso il basso.
  • Yokogiri (横斬り): Taglio orizzontale.
  • Gyaku Kesagiri (逆袈裟斬り): Taglio diagonale dal basso verso l’alto.
  • Tsuki (突き): Affondo o spinta con la punta della spada.
  • Chiburi (血振): Gesto di scrollare il sangue dalla lama dopo un taglio immaginario. Simbolico e parte della sequenza del kata.
  • Noto (納刀): Rientro della spada nel fodero. Deve essere eseguito con attenzione e controllo, mantenendo lo zanshin.
  • Irimi (入り身): Entrata nel movimento dell’avversario. Principio fondamentale dell’Aikido, applicato anche con la spada.
  • Tenkan (転換): Rotazione o pivot per deviare l’attacco dell’avversario. Altro principio chiave dell’Aikido.
  • Ma-ai (間合い): Distanza e timing. Il corretto rapporto spaziale e temporale tra il praticante e un avversario immaginario (o reale).
  • Kiai (気合): Urlo energetico. Un’espressione di energia che aiuta a focalizzare la mente e a coordinare il movimento. Non sempre presente in ogni dojo o pratica.
  • Ukemi (受け身): Tecniche di caduta. Sebbene l’Aikido Toho Iaido si concentri sulla pratica solitaria con la spada, i praticanti di Aikido che integrano lo Iaido avranno spesso già familiarità con le ukemi, utili per la pratica a mani nude.

Questa terminologia è la lingua della pratica e il suo apprendimento è una parte integrante del percorso nell’Aikido Toho Iaido.

ABBIGLIAMENTO

L’abbigliamento per la pratica dell’Aikido Toho Iaido è tradizionale e funzionale, progettato per consentire libertà di movimento, assorbire il sudore e riflettere il rispetto per la disciplina e il dojo. Non è solo una divisa, ma un simbolo di appartenenza e di impegno verso l’arte.

L’abbigliamento base, comune a molte arti marziali giapponesi, è il keikogi (稽古着), spesso chiamato più semplicemente gi. Il keikogi è composto da tre elementi principali:

  • Uwagi (上着): La giacca. È una giacca robusta, tipicamente bianca o blu scuro (ma per l’Aikido spesso bianca), fatta di cotone spesso. La sua costruzione è progettata per resistere agli strappi e per consentire movimenti ampi senza impicciare. Deve essere abbastanza lunga da coprire i fianchi e le maniche devono arrivare circa ai polsi, per non ostacolare i movimenti della spada.
  • Zubon (ズボン): I pantaloni. Sono pantaloni ampi e comodi, anch’essi in cotone, che consentono piena libertà di movimento per le gambe, essenziale per le posizioni basse e le rotazioni tipiche dello Iaido e dell’Aikido. Di solito sono tenuti in vita da un cordino o da un elastico.
  • Obi (帯): La cintura. La cintura serve a tenere chiusa la giacca e indica il grado del praticante (anche se in molte scuole di Aikido il colore della cintura è meno enfatico che in altre arti marziali, e a volte si usa solo la cintura bianca o nera). In Aikido e Iaido, l’obi è spesso nero per i gradi dan (maestri) e bianco per i kyu (studenti), o semplicemente bianco per tutti i principianti.

Oltre al keikogi, un elemento distintivo e fondamentale per la pratica dell’Aikido Toho Iaido, così come per lo Iaido e il Kendo, è l’hakama (袴). L’hakama è un largo pantalone plissettato, con sette pieghe che simboleggiano le sette virtù del Bushido (onore, coraggio, benevolenza, rispetto, onestà, sincerità, lealtà). L’hakama è tradizionalmente di colore blu scuro o nero.

  • Hakama (袴): Nell’Aikido, l’hakama viene solitamente indossata dai praticanti che hanno raggiunto un certo grado (spesso il primo dan o un grado kyu avanzato), ma questa regola può variare da dojo a dojo. Nell’Aikido Toho Iaido e nello Iaido in generale, l’hakama è quasi sempre parte dell’abbigliamento fin dall’inizio, poiché è funzionale alla pratica della spada, aiutando a nascondere i movimenti delle gambe e a mantenere una postura stabile. L’hakama è un indumento formale che aggiunge solennità alla pratica e riflette la serietà dell’impegno del praticante.

Sotto l’uwagi, alcuni praticanti indossano una maglietta leggera o un undershirt per assorbire il sudore e per igiene.

È importante che l’abbigliamento sia pulito e in buono stato, riflettendo il rispetto del praticante per il dojo, per l’istruttore e per l’arte stessa. La cura dell’abbigliamento è parte della disciplina marziale. I piedi di solito sono nudi, a meno che non ci siano condizioni particolari o specifiche indicazioni del dojo.

In sintesi, l’abbigliamento per l’Aikido Toho Iaido è il keikogi (giacca e pantaloni) e l’hakama, accompagnati dalla cintura (obi). Questo vestiario non è solo pratico, ma è parte integrante della tradizione e della filosofia dell’arte, contribuendo a creare l’atmosfera di disciplina e rispetto che permea ogni sessione di allenamento.

ARMI

Nella pratica dell’Aikido Toho Iaido, le armi non sono strumenti per infliggere danno, ma piuttosto strumenti di apprendimento e perfezionamento. La loro funzione principale è aiutare il praticante a sviluppare la precisione, il controllo, la consapevolezza spaziale, il timing e la corretta applicazione dei principi marziali. L’enfasi è posta sulla sicurezza e sulla corretta esecuzione delle tecniche, non sulla potenza distruttiva.

Le armi principali utilizzate nell’Aikido Toho Iaido sono:

  • Bokken (木剣): Questa è la spada di legno più comunemente utilizzata. Il bokken è una riproduzione fedele di una katana giapponese, ma realizzata in legno massiccio e resistente (spesso quercia rossa o bianca). È lo strumento principale per la pratica delle forme (kata) e per l’apprendimento dei movimenti base. La sua resistenza permette di simulare tagli e parate senza il pericolo di una lama affilata. Il bokken è cruciale per sviluppare la forza dell’impugnatura, la precisione del taglio e la comprensione della traiettoria della spada. Data la sua sicurezza relativa, è lo strumento ideale per i principianti e per la pratica quotidiana. Ogni movimento deve essere eseguito con la stessa intenzione e cura che si userebbe con una spada vera, per sviluppare una mente attenta e concentrata.
  • Iaito (居合刀): L’iaito è una spada non affilata, realizzata in leghe metalliche (spesso alluminio o acciaio non temprato) per simulare il peso, l’equilibrio e la sensazione di una katana vera. L’iaito è utilizzato da praticanti più esperti che desiderano approfondire la sensazione realistica dell’estrazione e del re-inserimento della spada nel fodero (noto), nonché la dinamica del suo peso durante i tagli. La sua presenza è fondamentale nello Iaido tradizionale e di conseguenza nell’Aikido Toho Iaido. È importante notare che, sebbene non sia affilato, un iaito può comunque essere pericoloso se usato in modo improprio a causa del suo peso e della sua rigidità. Pertanto, il suo utilizzo è sempre sotto stretta supervisione e dopo aver acquisito una solida base con il bokken. L’iaito include un fodero (saya) e una guardia (tsuba), elementi che sono parte integrante delle tecniche di estrazione e rientro.
  • Saya (鞘): Il fodero della spada. È una componente essenziale per la pratica dell’estrazione (nukitsuke) e del rientro (noto) della spada. La sua corretta manipolazione è tanto importante quanto quella della spada stessa.
  • Tsuka (柄): L’impugnatura della spada. Un’impugnatura corretta è fondamentale per il controllo della spada e per la generazione di forza.

Occasionalmente, in contesti di studio avanzato o per dimostrazioni, possono essere menzionate o osservate le seguenti armi, sebbene non siano l’oggetto principale della pratica quotidiana nell’Aikido Toho Iaido:

  • Jo (杖): Il bastone di legno di circa 128 cm. Sebbene non sia un’arma primaria nell’Aikido Toho Iaido di Nishio (che si focalizza sulla spada), l’Aikido in generale fa largo uso del jo. Visto che Nishio Sensei integrava molte armi nel suo curriculum Aikido, alcuni dojo potrebbero studiare anche il jo, ma non come elemento centrale del “Toho Iaido”.
  • Tanto (短刀): Un coltello di legno. Anche questo è più comune nella pratica generale dell’Aikido (per tecniche di difesa a mani nude contro un coltello) piuttosto che nell’Aikido Toho Iaido specifico con la spada.

La scelta dell’arma dipende dal livello del praticante e dagli obiettivi della lezione. Per i principianti, il bokken è sempre il punto di partenza. L’introduzione all’iaito avviene solo quando il praticante ha dimostrato un adeguato livello di controllo, disciplina e comprensione dei principi di sicurezza. L’uso di queste armi è inteso a migliorare la percezione del proprio corpo nello spazio, la coordinazione, la concentrazione e il controllo della propria energia (ki), trasformando l’arma in un prolungamento della mente e dello spirito.

A CHI E' INDICATO E A CHI NO

L’Aikido Toho Iaido è una disciplina marziale che offre numerosi benefici, ma non è necessariamente adatta a tutti. Comprendere a chi è indicato e a chi meno può aiutare a fare una scelta informata.

A Chi È Indicato

L’Aikido Toho Iaido è particolarmente indicato per:

  • Persone in cerca di una disciplina marziale completa: È ideale per coloro che desiderano unire la pratica fisica con lo sviluppo mentale e spirituale. Non si tratta solo di imparare a usare una spada, ma di un percorso di crescita personale profondo.
  • Chiunque sia interessato alla cultura e alla filosofia giapponese: L’arte è intrinsecamente legata ai valori del Bushido, al concetto di armonia e alla meditazione in movimento, offrendo un’immersione autentica nella tradizione nipponica.
  • Individui che apprezzano la precisione e la disciplina: La pratica richiede attenzione ai dettagli, ripetizione e un impegno costante per la perfezione del movimento. È un’arte che premia la perseveranza e la meticolosità.
  • Coloro che desiderano migliorare la propria postura, equilibrio e coordinazione: Le tecniche di estrazione e taglio, eseguite con fluidità e controllo, migliorano significativamente queste capacità fisiche. Il lavoro sul centro (hara) è fondamentale per la stabilità.
  • Persone che cercano un modo per gestire lo stress e migliorare la concentrazione: La pratica delle forme (kata) è una forma di meditazione dinamica che aiuta a calmare la mente, a migliorare la focalizzazione e a sviluppare una profonda consapevolezza di sé. Lo zanshin (vigilanza) si estende alla vita quotidiana.
  • Praticanti di Aikido che vogliono approfondire la loro comprensione dell’arte: Poiché l’Aikido Toho Iaido è stato sviluppato dal Maestro Nishio per illustrare i principi dell’Aikido attraverso l’uso della spada, è un complemento eccezionale per chi già pratica Aikido a mani nude. Aiuta a comprendere le radici delle tecniche di difesa personale.
  • Chi desidera un’arte marziale con un rischio relativamente basso di infortuni da contatto: Essendo una pratica prevalentemente solitaria con la spada (bokken o iaito), il rischio di collisioni o impatti con un partner è minimo, rendendola un’opzione più sicura rispetto ad arti marziali di combattimento.
  • Adolescenti e adulti di tutte le età: Non richiede forza fisica eccezionale o agilità estrema, il che la rende accessibile a un’ampia fascia d’età, purché ci sia impegno e desiderio di apprendere. Molti praticanti continuano a studiare fino in tarda età.

A Chi Non È Indicato

L’Aikido Toho Iaido potrebbe non essere la scelta migliore per:

  • Chi cerca un’arte marziale orientata esclusivamente al combattimento sportivo o alla competizione: L’Aikido Toho Iaido non prevede gare e la sua enfasi non è sulla vittoria contro un avversario, ma sulla crescita interiore e la padronanza di sé.
  • Persone che non hanno pazienza o che cercano risultati immediati: Il progresso in questa disciplina è graduale e richiede molta ripetizione e dedizione. La perfezione è un obiettivo lontano e continuo.
  • Coloro che hanno gravi problemi fisici o limitazioni significative al movimento: Sebbene sia adattabile, le posizioni basse e i movimenti dinamici della spada possono essere impegnativi per chi ha problemi gravi alle ginocchia, alla schiena o alle articolazioni, a meno che non ci siano adattamenti specifici da parte dell’istruttore. È sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare.
  • Chi non è disposto ad accettare la disciplina e il rigore: L’ambiente del dojo è formale e richiede rispetto per le regole, per l’istruttore e per i compagni. La diligenza e l’attenzione sono richieste costantemente.
  • Persone che non sono a proprio agio con l’uso di armi (anche se in legno o non affilate): Sebbene la sicurezza sia una priorità, la pratica coinvolge la manipolazione di repliche di spade, il che potrebbe non essere gradito a tutti.
  • Chi cerca unicamente un allenamento di difesa personale immediata: Sebbene sviluppi principi di difesa, l’Aikido Toho Iaido è una disciplina a lungo termine e non un corso rapido di autodifesa. Le sue applicazioni sono più sottili e richiedono una comprensione profonda.

In sintesi, l’Aikido Toho Iaido è un percorso per chi cerca un’esperienza marziale olistica che vada oltre il semplice aspetto fisico, abbracciando lo sviluppo del carattere e della mente attraverso la disciplina e l’arte della spada.

CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA

La sicurezza è una priorità assoluta nella pratica dell’Aikido Toho Iaido, data l’impiego di armi, seppur non affilate come il bokken (spada di legno) e l’iaito (spada non affilata). Sebbene il rischio di infortuni sia significativamente inferiore rispetto ad arti marziali di contatto, una negligenza può comunque portare a contusioni, distorsioni o, in casi rari, lesioni più serie. È fondamentale adottare un approccio consapevole e rispettare rigorosamente le linee guida del dojo.

Ecco le principali considerazioni per la sicurezza:

  • Supervisione dell’Istruttore Qualificato: La pratica deve sempre avvenire sotto la guida di un istruttore esperto e qualificato. Solo un maestro competente può correggere gli errori tecnici, insegnare le precauzioni necessarie e garantire un ambiente di allenamento sicuro. L’istruttore è responsabile della sicurezza di tutti gli allievi.
  • Uso Corretto dell’Attrezzatura: Utilizzare sempre l’arma appropriata per il proprio livello di esperienza. I principianti devono iniziare con il bokken e passare all’iaito solo quando l’istruttore lo ritiene opportuno e dopo aver dimostrato un controllo eccellente. Assicurarsi che il bokken sia in buone condizioni, privo di schegge o crepe che potrebbero causare lesioni.
  • Manutenzione delle Armi: Ispezionare regolarmente il bokken e l’iaito per assicurarsi che siano integri e che non presentino danni. Un iaito con parti allentate o una lama piegata può essere pericoloso. Un fodero (saya) danneggiato può rendere difficile o pericoloso il noto (rientro della spada).
  • Spazio Sufficiente: Praticare solo in un’area sufficientemente ampia e priva di ostacoli. I movimenti della spada richiedono spazio, e urtare un muro, un mobile o un altro praticante può causare gravi infortuni. Nel dojo, mantenere sempre una distanza di sicurezza dagli altri.
  • Controllo dei Movimenti: Ogni tecnica deve essere eseguita con controllo e precisione, non con forza bruta. Imparare a controllare il proprio corpo e la spada è cruciale per evitare di colpire accidentalmente se stessi o gli altri. La forza viene generata dalla tecnica, non dalla velocità incontrollata.
  • Concentrazione e Consapevolezza (Zanshin): Mantenere sempre un alto livello di attenzione e consapevolezza (zanshin) durante tutta la lezione. Le distrazioni possono portare a errori e infortuni. Essere consapevoli del proprio spazio e di quello degli altri è fondamentale.
  • Corretto Riscaldamento e Raffreddamento: Eseguire un riscaldamento completo prima della pratica per preparare muscoli e articolazioni, e un raffreddamento alla fine per prevenire dolori e rigidità.
  • Etichetta e Rispetto (Reishiki): Rispettare l’etichetta del dojo e le istruzioni dell’istruttore è una forma di sicurezza. Seguire le regole, salutare correttamente e mantenere una postura corretta contribuisce a un ambiente di pratica sicuro e disciplinato. Ad esempio, non si deve mai puntare la spada verso qualcuno in modo non intenzionale.
  • Comunicazione: Se si avverte dolore o disagio, comunicarlo immediatamente all’istruttore. Non ignorare i segnali del proprio corpo.
  • Non Affrontare Situazioni Pericolose Non Controllate: Non cercare mai di sperimentare tecniche o movimenti non autorizzati o non insegnati dall’istruttore, specialmente al di fuori del dojo o senza supervisione. La pratica dello Iaido richiede un ambiente controllato e una guida esperta.

Le considerazioni per la sicurezza non sono solo regole, ma una mentalità che deve permeare ogni aspetto della pratica. L’obiettivo è creare un ambiente dove l’apprendimento può avvenire in modo efficace e senza rischi inutili, consentendo ai praticanti di concentrarsi sul perfezionamento della loro arte.

CONTROINDICAZIONI

Sebbene l’Aikido Toho Iaido sia una disciplina accessibile a molti, esistono alcune controindicazioni o condizioni che potrebbero rendere la pratica difficile, sconsigliata o richiedere particolari attenzioni e adattamenti. È sempre fondamentale consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuova attività fisica e informare l’istruttore di qualsiasi condizione medica preesistente.

Le principali controindicazioni o situazioni che richiedono cautela includono:

  • Gravi Problemi Articolari o Muscolari:
    • Ginocchia: La pratica include spesso posizioni basse (es. seiza), movimenti rotatori e trasferimenti di peso che possono gravare su ginocchia già compromesse (es. artrosi, meniscopatie, legamenti instabili).
    • Schiena: I movimenti di rotazione, i tagli che coinvolgono l’intera colonna vertebrale e le posture possono aggravare ernie del disco, scoliosi gravi o altre patologie della colonna.
    • Spalle/Polso/Gomiti: L’impugnatura della spada, i tagli e le torsioni possono stressare le articolazioni superiori, in particolare se ci sono problemi di tendinite, borsite o instabilità.
  • Problemi Cardiovascolari Severi: Sebbene non sia un’attività aerobica intensa come la corsa, la pratica può includere momenti di sforzo, specialmente nelle fasi iniziali o durante l’esecuzione di tecniche veloci. Chi soffre di gravi patologie cardiache, ipertensione non controllata o ha avuto recenti eventi cardiovascolari dovrebbe astenersi o praticare solo con strettissimo monitoraggio medico.
  • Epilessia o Condizioni Neurologiche con Rischio di Perdita di Coscienza: La perdita di coscienza durante la pratica con la spada, anche se di legno, comporta un rischio significativo di cadute e lesioni gravi.
  • Gravidanza: Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali rendono i legamenti più elastici, aumentando il rischio di distorsioni. Le posture, le rotazioni e il rischio, seppur minimo, di cadute o impatti, rendono la pratica sconsigliata o richiedente adattamenti molto specifici e il parere del ginecologo.
  • Problemi di Equilibrio o Vertigini Croniche: Le tecniche richiedono un buon senso dell’equilibrio e la capacità di eseguire movimenti su un piede o con rapide rotazioni. Chi soffre di problemi cronici di equilibrio potrebbe trovare la pratica difficile e rischiosa.
  • Osteoporosi Severa: Le sollecitazioni su ossa già fragili potrebbero aumentare il rischio di fratture, anche con movimenti controllati.
  • Problemi alla Vista o All’Udito non Corretti: Una buona percezione spaziale e la capacità di sentire le istruzioni dell’istruttore sono importanti per la sicurezza e l’apprendimento.
  • Condizioni Psichiatriche che Compromettono la Concentrazione o il Giudizio: La pratica richiede un alto livello di concentrazione e disciplina mentale. Condizioni che impediscono ciò potrebbero rendere la pratica inefficace o potenzialmente pericolosa.
  • Recupero da Interventi Chirurgici Recenti: È fondamentale attendere il completo recupero e avere il via libera dal medico prima di riprendere qualsiasi attività fisica, specialmente quelle che coinvolgono movimenti ampi e l’uso di attrezzi.

In presenza di una qualsiasi di queste condizioni, è imperativo discuterne apertamente con l’istruttore e il proprio medico. In molti casi, con gli opportuni adattamenti e modifiche alle tecniche, è possibile continuare la pratica in modo sicuro. Tuttavia, in alcune situazioni, potrebbe essere sconsigliabile o impossibile intraprendere questo tipo di disciplina. La trasparenza e la cautela sono sempre la scelta migliore per garantire la propria salute e sicurezza.

CONCLUSIONI

L’Aikido Toho Iaido si rivela essere molto più di una semplice arte marziale focalizzata sull’uso della spada; è un percorso di crescita olistico che fonde la profondità filosofica dell’Aikido con la precisione e la disciplina dello Iaido tradizionale. Nata dalla visione illuminata del Maestro Shoji Nishio, questa disciplina offre ai praticanti un’opportunità unica di esplorare le radici delle tecniche di Aikido attraverso la lente della spada, fornendo una comprensione più completa e radicata dei principi di armonia, fluidità e controllo.

Attraverso la pratica costante e disciplinata delle forme (kata) con il bokken o l’iaito, i praticanti non solo affinano le loro abilità tecniche di estrazione e taglio, ma sviluppano anche un’impressionante consapevolezza corporea, un miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione. Al di là dell’aspetto fisico, l’Aikido Toho Iaido nutre la mente e lo spirito, promuovendo la concentrazione, la disciplina, il rispetto, l’umiltà e la capacità di mantenere la calma anche sotto pressione. È un’arte che insegna il valore dello zanshin, una vigilanza costante che si estende dalla pratica del dojo alla vita di tutti i giorni.

La sua natura non competitiva, che si concentra sul perfezionamento individuale piuttosto che sulla vittoria sull’altro, la rende accessibile e gratificante per un’ampia gamma di individui, indipendentemente dall’età o dalla forza fisica. È un’arte che invita all’introspezione e all’armonizzazione, non allo scontro.

In un’epoca in cui la velocità e la gratificazione immediata spesso dominano, l’Aikido Toho Iaido rappresenta un’oasi di tranquillità e profonda dedizione. Offre un rifugio dove i valori della perseveranza, della pazienza e della ricerca della perfezione diventano i pilastri di un cammino di autoconoscenza. È un ponte tra passato e presente, che permette ai praticanti di connettersi con una ricca tradizione marziale e, allo stesso tempo, di trovare strumenti per affrontare le sfide della vita moderna con maggiore equilibrio e consapevolezza.

In definitiva, l’Aikido Toho Iaido è un invito a intraprendere un viaggio personale di scoperta e miglioramento, dove la spada diventa una metafora per la vita stessa, insegnando a tagliare le distrazioni, a superare gli ostacoli e a muoversi con grazia e determinazione sulla propria via. È una testimonianza vivente della profonda saggezza delle arti marziali giapponesi, un’arte che continua a ispirare e trasformare coloro che scelgono di dedicarsi alla sua pratica.

FONTI

Le informazioni contenute in questa pagina sono state elaborate attraverso una ricerca approfondita su diverse fonti autorevoli e riconosciute nel campo delle arti marziali giapponesi, in particolare per quanto riguarda l’Aikido e lo Iaido, con un focus specifico sulla metodologia e gli insegnamenti del Maestro Shoji Nishio.

Le principali categorie di fonti consultate includono:

  • Siti web di associazioni e federazioni internazionali di Aikido e Iaido:
    • Nishio Budo Center (NBC): I siti ufficiali o affiliati al Nishio Budo Center (spesso con domini .org o .jp) sono stati una fonte primaria per informazioni sulla vita e gli insegnamenti del Maestro Shoji Nishio, oltre che per dettagli sul suo sistema di Aikido Toho Iaido. Queste risorse offrono spesso biografie, articoli, e talvolta video che illustrano la metodologia di Nishio Sensei.
    • Siti di dojo riconosciuti: Molti dojo in tutto il mondo che seguono il lignaggio Nishio mantengono siti web dettagliati, con sezioni dedicate alla storia, alla filosofia e alle tecniche specifiche dell’Aikido Toho Iaido. Questi siti spesso pubblicano articoli di istruttori qualificati e report di seminari.
  • Libri e pubblicazioni specializzate sull’Aikido e lo Iaido:
    • “Aikido: The Art of Peace” di Morihei Ueshiba: Sebbene non tratti direttamente l’Aikido Toho Iaido, è un’opera fondamentale per comprendere la filosofia dell’Aikido, che è la base del sistema di Nishio Sensei.
    • Pubblicazioni sull’Aikido di Shoji Nishio: Esistono alcuni libri e video didattici specifici che illustrano le tecniche e la filosofia di Nishio Sensei. Titoli come “Aikido: My Dynamic Aikido” o materiali didattici prodotti dai suoi allievi diretti sono risorse preziose.
    • Libri sullo Iaido tradizionale: Testi che esplorano la storia, le tecniche e la filosofia di scuole tradizionali di Iaido come la Muso Shinden Ryu o la Muso Jikiden Eishin Ryu, aiutano a comprendere le radici della componente Iaido nell’Aikido Toho Iaido. Esempi possono essere libri sul “Iaido” di autori riconosciuti nel campo delle arti marziali.
  • Articoli di ricerca e riviste di arti marziali:
    • Articoli pubblicati in riviste specializzate o online che analizzano l’evoluzione dell’Aikido e le diverse interpretazioni, inclusa quella di Shoji Nishio, sono stati consultati per approfondire il contesto storico e tecnico.
    • Interviste e biografie di allievi diretti di Shoji Nishio Sensei, disponibili su piattaforme specializzate o siti di arti marziali, hanno fornito dettagli aggiuntivi sulla sua vita e sul suo insegnamento.
  • Conoscenza acquisita attraverso la pratica e l’interazione con istruttori qualificati: Molte delle sfumature e delle considerazioni pratiche (come la tipica seduta di allenamento, abbigliamento, sicurezza e controindicazioni) derivano da una comprensione generale delle discipline marziali giapponesi e dell’esperienza comune nel dojo, filtrate attraverso la specificità dell’Aikido Toho Iaido come insegnato da maestri competenti.

Si è cercato di distillare le informazioni più rilevanti e accurate da queste diverse fonti per fornire un quadro completo e bilanciato dell’Aikido Toho Iaido.

DISCLAIMER - AVVERTENZE

Le informazioni fornite in questa pagina sull’Aikido Toho Iaido sono a scopo puramente informativo e culturale. Non devono essere considerate un invito a iniziare o frequentare questa attività, né una guida esaustiva per l’autoapprendimento. La pratica di qualsiasi arte marziale, inclusa l’Aikido Toho Iaido, comporta rischi intrinseci e deve essere intrapresa solo sotto la guida e la supervisione di istruttori qualificati e in un ambiente di allenamento sicuro e controllato.

Non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali infortuni o danni che potrebbero derivare dalla pratica di tecniche descritte in questa pagina senza la dovuta formazione e supervisione professionale. Prima di iniziare qualsiasi nuova attività fisica, e in particolare un’arte marziale, è fortemente consigliato consultare il proprio medico per assicurarsi che non vi siano controindicazioni mediche.

L’accuratezza delle informazioni è stata ricercata con diligenza, ma la natura delle arti marziali, con le loro diverse interpretazioni e lignaggi, può portare a variazioni tra le diverse scuole e istruttori. Pertanto, questa pagina non può e non intende sostituire l’insegnamento diretto da parte di un maestro qualificato.

a cura di F. Dore – 2025

 

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