Spas SV

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COSA È

Lo Spas (in ucraino: Спас) è un’arte marziale ucraina che affonda le sue radici nelle tradizioni di combattimento, nella cultura e nella filosofia dei Cosacchi Zaporozhiani (i cosacchi della regione di Zaporizhzhia, Ucraina). Non si tratta semplicemente di un insieme di tecniche di combattimento, ma di un sistema olistico che comprende l’autodifesa, la salute fisica, lo sviluppo spirituale e la sopravvivenza. Il nome stesso, “Spas”, è profondamente simbolico: deriva dalla parola slava che significa “Salvatore” o “salvezza”. Questo nome suggerisce che lo scopo primario del sistema non era l’aggressione, ma la sopravvivenza e la salvezza (fisica, mentale e spirituale) in condizioni ostili.

A differenza di molte arti marziali asiatiche, lo Spas non è stato codificato in modo rigido per secoli, ma è stato tramandato principalmente all’interno di famiglie e comunità cosacche, spesso in segreto, specialmente durante il periodo sovietico, quando le tradizioni nazionali e culturali venivano soppresse. Lo Spas moderno, come è conosciuto oggi, è in gran parte il risultato di un intenso lavoro di ricerca, ricostruzione e sistematizzazione iniziato nella seconda metà del XX secolo, volto a recuperare e preservare questo patrimonio culturale ucraino.

Viene spesso descritto come un “sistema di vita” o un “modo di essere” cosacco. Include non solo il combattimento a mani nude e con le armi, ma anche pratiche di guarigione, gestione dello stress, tecniche di respirazione e una profonda connessione con la natura e la terra d’origine. È un sistema pragmatico, progettato per l’efficacia in situazioni reali, che enfatizza il movimento naturale, la fluidità, l’economia di sforzo e l’uso dell’energia dell’avversario a proprio vantaggio.

Lo Spas si distingue da altre arti marziali ucraine, come il Combat Hopak (Бойовий Гопак), sebbene entrambe attingano al patrimonio cosacco. Mentre l’Hopak è più stilizzato e incorpora molti elementi acrobatici e spettacolari derivati dalla danza tradizionale “Hopak”, lo Spas si concentra maggiormente su un approccio più diretto, istintivo e orientato alla sopravvivenza.

La pratica dello Spas mira a sviluppare il cosiddetto “Stan” (Стан), uno stato psicofisico ottimale di consapevolezza, calma e prontezza, che permette al praticante di reagire istintivamente e correttamente a qualsiasi minaccia, sia essa fisica o psicologica. In sintesi, lo Spas è l’espressione marziale della visione del mondo cosacca, unendo combattimento, salute e spiritualità in un unico sistema integrato per la salvezza e la protezione.

CARATTERISTICHE, FILOSOFIA E ASPETTI CHIAVE

Lo Spas è un sistema complesso che va ben oltre la semplice tecnica di combattimento. Le sue caratteristiche e la sua filosofia sono intrinsecamente legate alla storia e all’ambiente in cui si sono sviluppati i cosacchi: la steppa ucraina, un luogo di libertà ma anche di costante pericolo.

Caratteristiche Principali:

  • Pragmatismo ed Efficacia: L’obiettivo primario è la sopravvivenza. Le tecniche sono progettate per essere efficaci in situazioni reali, senza fronzoli o movimenti puramente estetici. Si ricerca la soluzione più rapida ed efficiente per neutralizzare una minaccia.

  • Movimento Naturale e Fluidità: Lo Spas non forza il corpo in posizioni innaturali. Enfatizza movimenti fluidi, rilassati e istintivi, simili a quelli di un animale selvatico. Si basa sull’economia di movimento, evitando tensioni muscolari superflue che rallentano la reazione.

  • Uso dell’Energia dell’Avversario: Come in molte arti marziali “interne” o “morbide”, lo Spas insegna a non opporre forza alla forza. Si preferisce cedere, deviare, e reindirizzare l’attacco dell’avversario, usando il suo slancio e la sua energia contro di lui.

  • Adattabilità: Essendo un sistema di sopravvivenza, lo Spas insegna ad adattarsi a qualsiasi circostanza: combattere contro uno o più avversari, con o senza armi, in piedi o a terra, in spazi aperti o ristretti.

  • Integrazione Mente-Corpo: Grande enfasi è posta sulla connessione psicofisica. Il combattimento non è visto solo come un atto fisico, ma come una manifestazione della volontà e dello stato interiore del guerriero.

Filosofia e Aspetti Chiave:

  • Il Concetto di “Stan” (Стан): Questo è forse l’aspetto filosofico più importante. Lo “Stan” è uno stato di coscienza e di essere. Può essere tradotto come “stato”, “condizione” o “atteggiamento”. Nello Spas, si cerca di raggiungere uno stato di calma interiore, massima consapevolezza (sia interna che dell’ambiente circostante) e prontezza istintiva. È uno stato in cui non c’è paura, rabbia o esitazione. Il corpo reagisce automaticamente e perfettamente alla situazione. Raggiungere e mantenere questo “Stan” è fondamentale non solo in combattimento, ma nella vita quotidiana, per gestire lo stress e prendere decisioni lucide.

  • La “Salvezza” (Spas): Come menzionato, il nome stesso definisce la filosofia. Lo scopo non è distruggere, ma “salvarsi” e “salvare” (la propria famiglia, la propria terra, la propria cultura). C’è un forte elemento protettivo e difensivo. Un guerriero Spas non cerca il conflitto, ma se il conflitto è inevitabile, agisce in modo deciso per preservare la vita.

  • Connessione con la Natura e la Terra: I cosacchi vivevano in simbiosi con la steppa. Lo Spas attinge a questa connessione. Molti allenamenti e pratiche meditative si svolgono all’aperto. Si cerca di imparare dagli elementi naturali: la fluidità dell’acqua, la stabilità della terra, l’imprevedibilità del vento. Questa connessione serve a rafforzare il corpo e a equilibrare la mente.

  • Eredità e Identità Culturale: Praticare lo Spas oggi significa anche riconnettersi con la storia ucraina e con l’eredità dei cosacchi. È un atto di conservazione culturale. La filosofia dello Spas è intrisa dei valori cosacchi: libertà (воля – volya), onore, fratellanza e responsabilità verso la propria comunità.

  • Sviluppo Olistico (Salute, Combattimento, Spirito): Lo Spas non separa questi tre aspetti.

    • Aspetto Salutistico: Include esercizi di ginnastica (simili al Qigong o allo Yoga, ma con radici proprie), tecniche di respirazione, massaggio e persino conoscenze di erboristeria tradizionale. Lo scopo è mantenere il corpo forte, flessibile e sano.

    • Aspetto Combattivo: L’autodifesa e le tecniche marziali vere e proprie, a mani nude e con armi.

    • Aspetto Spirituale: Non necessariamente religioso in senso dogmatico (sebbene i cosacchi fossero tradizionalmente cristiani ortodossi), ma spirituale nel senso di sviluppo interiore, autocontrollo, forza di volontà e comprensione del proprio posto nel mondo.

LA STORIA

La storia dello Spas è complessa, poiché si intreccia con il folklore, la storia militare dei cosacchi e gli sforzi moderni di ricostruzione. Non esiste una “data di fondazione” antica e documentata come per il Judo o il Taekwondo.

Origini Cosacche (XV-XVIII secolo):

Le radici dello Spas risalgono ai Cosacchi Zaporozhiani, che vivevano nella regione del “Bassopiano del Dnepr” (l’attuale Ucraina centrale e meridionale), in particolare nell’insediamento fortificato della Sich di Zaporizhzhia. La Sich era una società militare semi-autonoma, una sorta di “repubblica dei guerrieri”, che fungeva da baluardo contro le incursioni tartare e ottomane e combatteva per l’autonomia contro la Confederazione Polacco-Lituana e, successivamente, l’Impero Russo.

In questo ambiente di guerra costante, la sopravvivenza dipendeva da abilità di combattimento superiori. I cosacchi svilupparono un sistema di battaglia eclettico ed efficace, che includeva equitazione, tiro con l’arco, uso della sciabola (sablya), della lancia (spys) e del combattimento a mani nude. Si dice che esistessero guerrieri specializzati, i “Kharakternyky” (Характерники), figure semi-leggendarie descritte come sciamani-guerrieri, dotati di abilità quasi soprannaturali: si diceva potessero ipnotizzare i nemici, diventare invisibili, prevedere il futuro e guarire le ferite. Sebbene queste storie siano avvolte nella leggenda, è probabile che i Kharakternyky fossero semplicemente maestri eccezionali di tecniche psicofisiche, spionaggio e guerriglia, e che le loro abilità (come il raggiungimento dello “Stan”) venissero percepite come magiche. Si ritiene che il nucleo dello Spas derivi dalle pratiche segrete di questi guerrieri.

Il Periodo del Declino e della Soppressione (Fine XVIII – XX secolo):

Con la distruzione della Sich di Zaporizhzhia da parte di Caterina la Grande nel 1775 e il successivo assorbimento delle terre ucraine nell’Impero Russo, la cultura cosacca fu sistematicamente smantellata. Le tradizioni marziali, viste come un simbolo di indipendenza e ribellione, furono proibite o costrette alla clandestinità. La conoscenza dello Spas sopravvisse solo all’interno di poche famiglie, tramandata oralmente da nonno a nipote, nascosta sotto forma di danze, giochi popolari o pratiche di guarigione.

Durante il periodo dell’Unione Sovietica, qualsiasi espressione di identità nazionale non russa fu ulteriormente soppressa. Le arti marziali tradizionali ucraine erano considerate “nazionalismo borghese” e bandite. Solo le discipline “sovietiche” approvate, come il Sambo, erano permesse.

La Rinascita (Fine XX secolo – Oggi):

Con l’allentamento delle restrizioni sovietiche (Glasnost) negli anni ’80 e la successiva indipendenza dell’Ucraina nel 1991, ci fu una potente rinascita dell’interesse per la cultura e la storia nazionale. È in questo contesto che figure come Oleksandr Prytula emersero.

Prytula, affermando di essere discendente di una linea di cosacchi che aveva preservato segretamente lo Spas, iniziò un lavoro sistematico di ricerca e divulgazione. Raccolse testimonianze orali, studiò i documenti storici, analizzò le danze popolari (come l’Hopak e il Metelytsia) alla ricerca di movimenti marziali codificati, e integrò le conoscenze trasmessegli dalla sua famiglia.

Negli anni ’90, fondò la prima scuola ufficiale di Spas a Zaporizhzhia, il cuore storico dei cosacchi. Da allora, lo Spas è cresciuto, diventando un simbolo riconosciuto del patrimonio marziale ucraino, supportato da federazioni e associazioni culturali che ne promuovono lo studio e la pratica sia come sport da combattimento che come disciplina culturale e salutistica.

CHI È IL SUO FONDATORE, STORIA DEL FONDATORE

Sebbene lo Spas abbia radici antiche e anonime, legate alla collettività dei cosacchi, la sua forma moderna, codificata e accessibile al pubblico, è indissolubilmente legata a un nome: Oleksandr Leontiyovych Prytula (Олександр Леонтійович Притула).

Non è un “fondatore” nel senso in cui Jigoro Kano fondò il Judo, creando qualcosa di nuovo. Prytula è piuttosto considerato il “ricostruttore”, il “restauratore” o il principale promotore dello Spas nel mondo contemporaneo.

La Storia di Oleksandr Prytula:

Oleksandr Prytula è nato in Ucraina ed è cresciuto in un ambiente dove le storie e le tradizioni cosacche erano ancora vive, sebbene nascoste. Secondo le sue stesse affermazioni e le biografie ufficiali della federazione Spas, egli è un discendente diretto di cosacchi della regione di Zaporizhzhia.

La sua introduzione allo Spas non avvenne in una palestra, ma in famiglia. Fu suo nonno a iniziarlo alle pratiche marziali e filosofiche che la loro famiglia si era tramandata segretamente per generazioni. Queste conoscenze, secondo la tradizione, risalivano ai Kharakternyky della Sich. Il nonno gli trasmise non solo le tecniche di combattimento, ma anche la visione del mondo, le pratiche di guarigione e la filosofia dello “Stan”.

Per molti anni, Prytula praticò e approfondì questi insegnamenti in privato. Con la liberalizzazione politica degli anni ’80, iniziò un meticoloso lavoro di ricerca per contestualizzare e arricchire la conoscenza ricevuta. Viaggiò attraverso l’Ucraina, raccogliendo frammenti di tradizioni marziali sopravvissute in altri villaggi e famiglie, studiando l’etnografia, le canzoni popolari, le danze e i rituali, alla ricerca degli elementi marziali nascosti al loro interno.

Il suo obiettivo divenne chiaro: salvare questo patrimonio dall’oblio e restituirlo al popolo ucraino.

La Sistematizzazione e la Divulgazione:

Nel 1989, in un clima di risveglio nazionale, Prytula iniziò a insegnare apertamente. Fondò la sua prima scuola nella città di Zaporizhzhia, un luogo altamente simbolico, situato vicino all’isola di Khortytsia, la storica roccaforte della Sich di Zaporizhzhia.

Nel 1997, i suoi sforzi culminarono nella creazione della Federazione Ucraina “Spas” (Всеукраїнська федерація «Спас»), di cui è diventato presidente. Questa organizzazione ha avuto il compito di standardizzare l’insegnamento, formare istruttori, organizzare seminari, festival e competizioni (sia sportive che di combattimento applicato).

Oleksandr Prytula non è solo un maestro di arti marziali, ma anche una figura culturale di spicco in Ucraina. È uno storico, uno scrittore e un ricercatore. Ha dedicato la sua vita a dimostrare che l’Ucraina possiede un’arte marziale autoctona profonda e complessa, pari in valore e antichità a quelle orientali.

Grazie al suo lavoro, lo Spas è ora riconosciuto ufficialmente in Ucraina come uno sport nazionale e una parte integrante del patrimonio culturale immateriale del paese. Continua a guidare l’organizzazione internazionale dello Spas, promuovendo la disciplina attraverso dimostrazioni e l’apertura di scuole, con l’obiettivo di preservare l’identità cosacca per le future generazioni.

MAESTRI/ATLETI FAMOSI DI QUEST'ARTE

Data la natura relativamente recente della sua rinascita pubblica e la sua forte connotazione nazionale ucraina, lo Spas non ha ancora prodotto figure di fama mondiale paragonabili a Bruce Lee (Jeet Kune Do) o ai fratelli Gracie (BJJ). La fama dei suoi praticanti è per lo più confinata all’interno dell’Ucraina e della comunità delle arti marziali slave.

Il maestro più famoso e universalmente riconosciuto è, senza dubbio, il suo fondatore moderno:

  • Oleksandr Prytula: Come discusso, è il presidente della Federazione Internazionale Spas e la figura di riferimento assoluta. La sua autorità non deriva da competizioni vinte, ma dal suo ruolo di caposcuola, ricercatore e custode della tradizione (o della sua ricostruzione). È il “Gran Maestro” del sistema.

Oltre a Prytula, la notorietà appartiene più ai leader delle varie scuole e federazioni che si sono sviluppate, piuttosto che ad “atleti” da competizione nel senso occidentale. Queste figure sono importanti per il loro ruolo di istruttori e promotori:

  • Istruttori Senior della Federazione Spas: Figure chiave all’interno dell’organizzazione di Prytula a Zaporizhzhia e Kiev, che hanno raggiunto i gradi più alti e sono responsabili della formazione della nuova generazione di maestri. Nomi come Anatoliy Yermakov o altri collaboratori stretti di Prytula sono molto rispettati all’interno della comunità.

  • Leader di Scuole Derivate o Simili: Esistono altre figure in Ucraina che hanno lavorato sul recupero delle arti cosacche. Sebbene non tutti siano direttamente “Spas” (alcuni potrebbero essere di sistemi affini o concorrenti, come il già citato Volodymyr Pylat per il Combat Hopak), contribuiscono collettivamente alla notorietà delle arti marziali ucraine.

È importante notare che la filosofia dello Spas, specialmente nella sua forma più tradizionale (“etno-Spas”), non enfatizza la competizione sportiva come fine ultimo. Sebbene esistano gare (spesso chiamate “Lavomakh” o “combattimento sulla linea”), il vero “maestro” non è necessariamente il campione sportivo, ma colui che incarna la filosofia dello “Stan”, che possiede la conoscenza della tradizione e che sa come applicare i principi dello Spas alla vita reale e alla sopravvivenza.

Negli ultimi anni, con l’aumento della visibilità dello Spas, alcuni praticanti hanno iniziato a partecipare a festival di arti marziali internazionali o a competizioni di MMA (Mixed Martial Arts) o combattimento storico, ma nessuno ha ancora raggiunto uno status di celebrità globale sotto l’etichetta specifica dello “Spas”. La fama rimane legata al ruolo culturale e pedagogico all’interno del movimento di rinascita nazionale ucraino.

LEGGENDE, CURIOSITÀ, STORIE E ANEDDOTI

Le leggende che circondano lo Spas sono strettamente legate alle figure mitiche dei Kharakternyky (Характерники), i guerrieri-sciamani della Sich di Zaporizhzhia. Queste storie, tramandate oralmente, costituiscono il cuore mitologico da cui lo Spas moderno trae ispirazione.

Le Leggende dei Kharakternyky:

  • L’Invulnerabilità alle Proiettili: La leggenda più diffusa racconta che i Kharakternyky fossero immuni ai proiettili. Si diceva che potessero “prendere” i proiettili a mani nude, che questi li evitassero o che semplicemente non penetrassero la loro pelle. Interpretazioni moderne suggeriscono che questa leggenda possa derivare da una combinazione di fattori:

    1. Abilità Psicologiche: La capacità di indurre uno stato di “Stan” così profondo da far “esitare” il nemico, facendolo sbagliare la mira.

    2. Agilità Estrema: Una percezione e velocità di movimento tali da riuscire a schivare il puntamento dell’arma (le armi da fuoco dell’epoca erano molto lente da caricare e imprecise).

    3. Guerra Psicologica: I Kharakternyky stessi alimentavano queste voci per terrorizzare i nemici.

  • “Omana” – L’Illusione o l’Ipnosi: Si racconta che questi guerrieri potessero creare “omana” (омана), una sorta di nebbia o illusione ottica. Si diceva che potessero far credere a un intero esercito nemico che un piccolo manipolo di cosacchi fosse un reggimento, o che un canneto fosse una foresta impenetrabile. Si narra che potessero “diventare invisibili” o “confondere gli occhi” delle sentinelle. Questo è probabilmente legato a tecniche avanzate di mimetismo, spionaggio e ipnosi da combattimento, volte a manipolare la percezione del nemico.

  • Trasformazione in Lupo (Licantropia): Una delle leggende più suggestive è quella della licantropia. Si diceva che i Kharakternyky potessero trasformarsi in lupi (vovkulaky) per muoversi non visti di notte ed esplorare i campi nemici. Questa è quasi certamente un’interpretazione metaforica delle loro abilità di infiltrazione e combattimento silenzioso, e della loro profonda connessione con la natura e gli animali della steppa, in particolare il lupo, simbolo di astuzia, ferocia e spirito di branco.

  • Controllo degli Elementi e Guarigione: Le leggende attribuivano loro la capacità di predire il tempo, calmare le tempeste e, soprattutto, guarire ferite mortali (sia su sé stessi che sui compagni) usando erbe, incantesimi e imposizione delle mani. Questo rafforza l’idea che lo Spas non fosse solo combattimento, ma un sistema olistico di sopravvivenza che includeva conoscenze mediche avanzate per l’epoca.

Curiosità sullo Spas Moderno:

  • Il Legame con la Danza Hopak: Molti ricercatori, incluso Prytula, sostengono che le danze cosacche, in particolare l’Hopak, fossero un modo per mascherare l’addestramento marziale durante i periodi di divieto. I salti acrobatici (usati per superare ostacoli o disarcionare cavalieri), i calci bassi in accovacciata (per combattere da terra) e le rotazioni veloci sarebbero tutti elementi di combattimento codificati in una forma d’arte apparentemente innocua.

  • Spas e “Khortytsia”: L’isola di Khortytsia, a Zaporizhzhia, è il centro spirituale dello Spas. È qui che si tengono i principali festival, seminari e rituali. Praticare sull’isola è considerato un modo per connettersi direttamente con l’energia e lo spirito degli antichi cosacchi.

  • Il “Coltello nel Terreno”: Un aneddoto sull’allenamento dello “Stan” racconta di una pratica in cui il maestro piantava un coltello nel terreno di fronte all’allievo. L’allievo doveva fissare il coltello, entrare in uno stato meditativo e cercare di “percepire” ogni movimento intorno a sé senza usare la vista (il chuttya, o “sentire” sottile). Il maestro si muoveva poi silenziosamente intorno all’allievo, e se l’allievo non percepiva la sua presenza, il maestro lo “pizzicava” dolorosamente, rompendo la concentrazione e insegnandogli la necessità di una consapevolezza totale.

  • Spas vs Sambo: Durante l’era sovietica, molti maestri di arti marziali ucraine furono costretti a integrare le loro conoscenze nel sistema approvato del Sambo. Si dice che molti elementi “morbidi” e leve articolari presenti in alcune varianti del Sambo ucraino derivino proprio dalle tecniche clandestine dello Spas.

TECNICHE DI QUEST'ARTE

L’arsenale tecnico dello Spas è vasto e pragmatico, progettato per l’efficacia e l’adattabilità. Si basa su principi biomeccanici naturali e sull’efficienza energetica. Le tecniche possono essere suddivise in diverse categorie principali.

Principi Fondamentali del Movimento:

  • “Kholy” (Хорли) – I Movimenti Ondulatori: Uno dei pilastri dello Spas. Il movimento non è rigido o lineare, ma ondulatorio. La forza viene generata da tutto il corpo, partendo dai piedi, attraverso le anche e il tronco, fino all’arto che colpisce (o para). Questo principio, simile al “fajin” delle arti cinesi, permette di generare grande potenza con minimo sforzo e di muoversi in modo fluido e imprevedibile.

  • Rilassamento e “Sbattere”: Si insegna a mantenere i muscoli rilassati fino all’ultimo istante dell’impatto. I colpi sono descritti come “schiaffi” o “frustate” (khlyst), piuttosto che come spinte rigide. Questo massimizza la velocità e la potenza di penetrazione.

  • Lavoro di Gambe (Peresuvannya): Il lavoro di gambe è fondamentale. Si basa su passi scivolati, rapidi cambi di direzione e la capacità di muoversi su terreni accidentati. Si preferisce il movimento circolare o diagonale per uscire dalla linea di attacco dell’avversario, piuttosto che l’arretramento lineare.

Tecniche a Mani Nude (Holiruch):

  • Colpi (Udary):

    • Pugni: Lo Spas utilizza una varietà di pugni, spesso portati con traiettorie non convenzionali (simili ai “casting punch” o ai colpi a martello), mirando a punti vitali. Si usa l’intera catena cinetica.

    • Colpi a Mano Aperta: Molto comuni. Si colpisce con il palmo, il taglio della mano (rub), le punte delle dita e il dorso della mano. Sono considerati più sicuri per chi colpisce (meno rischio di fratture) e molto efficaci su aree morbide (gola, occhi, plesso solare).

    • Gomitate e Ginocchiate: Fondamentali nel combattimento a distanza ravvicinata (tovtry), usate per rompere l’equilibrio e infliggere danni significativi.

    • Calci (Kopy): I calci dello Spas sono generalmente bassi e veloci (pidbitky), mirati a ginocchia, stinchi e inguine. Esistono anche calci medi al corpo, ma i calci alti acrobatici sono rari nel combattimento applicato (più comuni nelle dimostrazioni o nell’Hopak). Si usano spesso “spazzate” (pidchopy) per sbilanciare l’avversario.

  • Leve e Proiezioni (Kydky i Valinnya):

    • Sbilanciamenti (Vyvedennya z Rivnovahy): L’obiettivo principale non è sollevare l’avversario, ma romperne l’equilibrio usando la sua stessa forza e il movimento ondulatorio.

    • Leve Articolari (Zalomy): Si applicano leve a polsi, gomiti e spalle, spesso in modo fluido e continuo per controllare l’avversario e portarlo a terra.

    • Proiezioni: Molte proiezioni sono simili a quelle del Judo o del Sambo (es. proiezioni d’anca o di spalla), ma eseguite con il principio della fluidità e dello sbilanciamento, spesso come continuazione di una parata o di un colpo.

  • Combattimento a Terra (Borot’ba):

    • Lo Spas include il combattimento a terra, ma con una filosofia diversa dal BJJ. L’obiettivo non è “giocare” a terra, ma finire l’avversario rapidamente o rialzarsi il prima possibile, poiché nella steppa trovarsi a terra in una battaglia era estremamente pericoloso (rischio di essere calpestati dai cavalli o attaccati da più nemici).

    • Si concentra su leve articolari, strangolamenti e colpi da posizioni dominanti.

Tecniche Psicofisiche:

  • “Stan”: Come già detto, la tecnica psicologica fondamentale è raggiungere lo stato di “Stan” (consapevolezza rilassata e prontezza).

  • Respirazione (Dykhannya): Esistono specifiche tecniche di respirazione per calmare la mente, ossigenare il corpo sotto sforzo e generare potenza.

  • “Omana” (Illusione): A livello tecnico, si traduce nell’uso di finte, cambi di ritmo e movimenti ingannevoli per manipolare la percezione e le reazioni dell’avversario.

LE FORME/SEQUENZE O L'EQUIVALENTE DEI KATA GIAPPONESI

Nello Spas non esistono “kata” o “forme” nel senso rigido e codificato delle arti marziali giapponesi (come nel Karate) o cinesi (Taolu). Il sistema di allenamento cosacco era più organico e meno formalizzato.

Tuttavia, esistono sequenze di allenamento ed esercizi strutturati che servono allo stesso scopo: insegnare i principi del movimento, la biomeccanica, il lavoro di gambe e le transizioni tra le tecniche.

L’equivalente più vicino ai kata nello Spas può essere identificato in:

  1. “Kholy” (Esercizi Ondulatori): Questi sono gli esercizi fondamentali. Si tratta di movimenti fluidi e ondulatori di tutto il corpo (simili a un serpente o a un’onda) eseguiti sul posto o in movimento. Questi esercizi non sono una sequenza di combattimento contro avversari immaginari, ma servono a sviluppare il principio motorio di base dell’arte. Insegnano al corpo a muoversi come un’unica unità, a generare forza dalle anche e a rimanere rilassati. Esistono “Kholy” per le braccia, per il tronco, per le gambe e per il corpo intero.

  2. Sequenze con Armi (ad es. con la Sciabola): L’addestramento con la Sablya (sciabola) prevede sequenze di allenamento ben precise. Queste includono schemi di tagli (orizzontali, verticali, diagonali), parate e movimenti di lavoro di gambe. Queste sequenze, praticate in solitaria, sono la cosa più simile a un “kata” con le armi. Servono a memorizzare le traiettorie corrette, a sviluppare la coordinazione e la fluidità nel maneggio dell’arma.

  3. Elementi delle Danze Popolari: Come accennato, alcune sequenze delle danze cosacche (come l’Hopak o il Metelytsia) vengono studiate e praticate come forme marziali codificate. Ad esempio, la famosa posizione accovacciata (prysyadka) da cui si sferrano calci veloci, è una sequenza di allenamento che sviluppa forza nelle gambe, equilibrio e la capacità di combattere da un livello basso. I salti e le giravolte (povzuniv) sono anch’essi visti come esercizi codificati per sviluppare agilità, evasione e attacchi acrobatici.

  4. Esercizi a Coppie Strutturati (Nakhopy): Sebbene non siano “kata” in solitario, esistono esercizi a coppie preordinati (Nakhopy o “attacchi/prese”) che sono l’equivalente del Kumite preordinato giapponese. Un partner esegue un attacco specifico (es. un pugno dritto, una presa al polso) e l’altro risponde con una tecnica specifica dello Spas (es. una deviazione fluida, una leva e uno sbilanciamento). Queste sequenze insegnano il timing, la distanza e l’applicazione pratica dei principi.

In sintesi, lo Spas preferisce l’allenamento dei principi (come l’onda) e delle applicazioni (esercizi a coppie) piuttosto che la memorizzazione di lunghe e complesse forme in solitario contro nemici immaginari. L’enfasi è sull’adattabilità e sulla reazione istintiva, piuttosto che sulla perfezione formale di una sequenza fissa.

UNA TIPICA SEDUTA DI ALLENAMENTO

Una seduta di allenamento nello Spas è progettata per sviluppare tutti gli aspetti del sistema: salute, combattimento e stato mentale. L’allenamento è spesso intenso ma si concentra sul rilassamento e sulla consapevolezza.

Una sessione tipica, specialmente in una scuola che segue l’approccio di Prytula, potrebbe essere strutturata come segue:

1. Fase Iniziale: Riscaldamento e Attivazione (Rozmynka)

  • Saluto: L’allenamento inizia con un saluto formale al maestro e ai compagni, un momento per “staccare” dalla vita quotidiana ed entrare nello “Stan” di allenamento.

  • Riscaldamento Generale: Corsa leggera, saltelli, esercizi di mobilità articolare (rotazione di polsi, caviglie, ginocchia, anche, spalle, collo). L’obiettivo è preparare il corpo allo sforzo in modo sicuro.

  • Ginnastica Cosacca (Zdrava): Questa è una parte cruciale. Si eseguono esercizi specifici dello Spas, che combinano stretching dinamico, esercizi di respirazione e i movimenti ondulatori di base (Kholy). Questa fase non solo riscalda i muscoli, ma inizia a sintonizzare la mente e il corpo sui principi di movimento dell’arte.

2. Fase Centrale: Sviluppo Tecnico

Questa è la parte più lunga della lezione e si concentra sull’apprendimento e il perfezionamento delle abilità.

  • Pratica dei Principi (Kholy): Si dedicano diversi minuti alla pratica intensiva dei movimenti ondulatori. Gli studenti eseguono le “onde” sul posto e in movimento, concentrandosi sulla fluidità, sul rilassamento e sulla generazione di potenza dall’intero corpo.

  • Tecnica di Base (Lavoro in Solitaria): Studio e ripetizione dei colpi fondamentali (pugni, colpi a mano aperta, gomitate, calci bassi) e del lavoro di gambe (spostamenti, evasioni). L’attenzione è sulla corretta biomeccanica.

  • Tecnica a Coppie (Nakhopy / Lavy): Gli studenti lavorano in coppia.

    • Esercizi Preordinati: Si praticano le sequenze di attacco e difesa (es. difesa da presa al polso, difesa da pugno dritto, applicazione di leve).

    • Sparring Condizionato: Forme di sparring leggero con limitazioni (es. solo pugni, o solo sbilanciamenti) per sviluppare timing e reattività in un contesto sicuro.

  • Studio delle Armi (opzionale): A seconda del livello, una parte della lezione può essere dedicata all’addestramento con le armi tradizionali, come la nagaika (frusta) o la sablya (sciabola), praticando le sequenze di base.

3. Fase di Applicazione e Sviluppo dello “Stan”

  • Sparring (Lavomakh): Gli studenti più avanzati possono impegnarsi in sessioni di sparring più libere. Questo sparring (chiamato Lavomakh o “combattimento sulla linea”) è controllato ma realistico. L’obiettivo non è “vincere”, ma testare i principi: rimanere rilassati sotto pressione, usare la tecnica corretta e mantenere lo “Stan” (la calma consapevole).

  • Esercizi Psicofisici: La lezione può includere esercizi specifici per sviluppare la consapevolezza e lo “Stan”. Esempi:

    • Allenamento “alla cieca” (con gli occhi chiusi o bendati) per sviluppare la percezione tattile e uditiva.

    • Esercizi di reazione istintiva a stimoli imprevedibili.

4. Fase Finale: Defaticamento e Conclusione

  • Defaticamento e Stretching: Esercizi di stretching statico per allungare i muscoli usati, rilassare il corpo e prevenire infortuni.

  • Pratiche di Respirazione (Dykhannya): Sessione finale di respirazione controllata e profonda per calmare il sistema nervoso, abbassare la frequenza cardiaca e ritrovare l’equilibrio interiore.

  • Meditazione (Stan): Alcuni minuti di meditazione seduta o in piedi, concentrandosi sul mantenimento dello stato di calma e consapevolezza.

  • Saluto Finale: La lezione si conclude con un saluto formale, ringraziando per l’allenamento condiviso.

L’allenamento dello Spas, specialmente se tradizionale, cerca di essere un’esperienza olistica, dove la fatica fisica è sempre bilanciata dalla concentrazione mentale e dal rilassamento.

GLI STILI E LE SCUOLE

A differenza delle arti marziali giapponesi o cinesi che hanno secoli di differenziazione in stili (Ryu) e scuole, lo Spas è un fenomeno più unitario, essendo stato ricostruito e promosso principalmente da un’unica figura, Oleksandr Prytula, e dalla sua organizzazione.

Tuttavia, all’interno del movimento dello Spas, si possono identificare diverse “direzioni” o “focus” che a volte vengono descritti come stili o approcci diversi.

  1. Spas Tradizionale / Etnografico (Etno-Spas): Questo è l’approccio più vicino alla visione olistica di Prytula. Non è solo un’arte marziale, ma un sistema di vita. L’enfasi è posta sulla filosofia, sulla storia, sulle pratiche di salute (Zdrava), sulla meditazione (“Stan”) e sulla connessione con la natura e la cultura cosacca. Il combattimento è visto come una parte del tutto, ma non necessariamente la principale. È l’approccio praticato nei festival culturali, nei seminari e nelle scuole più vicine alla leadership di Zaporizhzhia.

  2. Spas da Combattimento / Applicato (Boyovyy Spas): Questo filone si concentra quasi esclusivamente sugli aspetti di autodifesa e combattimento reale. È lo Spas spogliato degli elementi più folkloristici o spirituali, e adattato alle esigenze moderne di sicurezza personale, militare o di polizia. Le tecniche vengono testate in scenari realistici, lo sparring è più duro e l’obiettivo è l’efficacia pragmatica.

  3. Spas Sportivo (Sportyvnyy Spas): Per promuovere l’arte e coinvolgere i giovani, la Federazione Spas ha sviluppato un regolamento sportivo. Questo “stile” è adattato alle competizioni. Esistono diverse tipologie di gara:

    • “Lavomakh”: Una forma di combattimento su una linea (“lava”) che ricorda il Sanda cinese o il K-1, con pugni, calci e talvolta proiezioni, ma con protezioni (guanti, casco, paratibie).

    • “Borot’ba”: Competizioni di sola lotta, simili al grappling o alla lotta libera.

    • Gare Tecniche: Dimostrazioni di sequenze (simili ai kata) o di abilità con le armi (es. taglio con la sciabola). Questo approccio è più atletico e meno filosofico, focalizzato sulla performance in gara.

Scuole Principali:

L’organizzazione principale e “madre” di quasi tutte le scuole di Spas riconosciute è:

  • La Federazione Ucraina “Spas” (Всеукраїнська федерація «Спас»): Fondata e presieduta da Oleksandr Prytula, con sede a Zaporizhzhia. Questa è la scuola “ortodossa” che definisce lo standard, forma gli istruttori e organizza i più grandi eventi e festival. La maggior parte delle scuole in Ucraina e le poche all’estero sono affiliate o hanno origine da questa federazione.

Distinzione da Altre Arti Cosacche:

È fondamentale non confondere lo Spas con altre arti marziali ucraine, che sono “stili” diversi con fondatori diversi, sebbene attingano tutti allo stesso patrimonio cosacco:

  • Combat Hopak (Бойовий Гопак): Fondato da Volodymyr Pylat a Leopoli. È forse l’arte marziale ucraina più diffusa. Sebbene marziale, mantiene un legame visivo molto forte con la danza Hopak, con molti elementi acrobatici, calci alti spettacolari e un sistema di cinture colorate (come nelle arti orientali). È generalmente considerato più “sportivo” e “stilizzato” dello Spas.

  • Asgarda (Асгарда): Un’arte marziale ucraina riservata esclusivamente alle donne, basata anch’essa sulle tradizioni cosacche ma adattata alla biomeccanica e alle esigenze femminili.

  • Altri sistemi di Lotta (Borot’ba): Esistono numerose ricostruzioni di stili di lotta regionali ucraini che a volte si intersecano con lo Spas.

In conclusione, lo Spas è ancora un sistema relativamente centralizzato attorno alla figura di Prytula. Le differenze non sono tanto tra “scuole” concorrenti, quanto tra i diversi aspetti (salutistico, combattivo, sportivo) che un singolo istruttore o una singola scuola possono decidere di enfatizzare.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

La diffusione dello Spas al di fuori dell’Ucraina è un fenomeno molto recente e limitato. L’arte è profondamente legata all’identità culturale ucraina e la sua promozione internazionale non ha avuto la stessa spinta di altre arti marziali.

Stato Attuale in Italia:

Allo stato attuale (fine 2025), non esistono federazioni, associazioni nazionali o scuole stabili e ufficialmente riconosciute di Spas in Italia.

La pratica dello Spas in Italia è praticamente assente o, nel migliore dei casi, limitata a:

  1. Seminari Occasionali: È possibile che maestri ucraini (o praticanti di alto livello emigrati) abbiano tenuto o tengano seminari sporadici, spesso all’interno di eventi culturali ucraini o su invito di altre scuole di arti marziali interessate a uno scambio culturale. Questi eventi, tuttavia, non costituiscono una presenza stabile.

  2. Praticanti Isolati: Potrebbero esserci individui, tipicamente di origine ucraina, che praticano lo Spas a livello personale o in piccoli gruppi privati, senza una struttura ufficiale o una palestra aperta al pubblico.

A differenza di arti come il Krav Maga, il Sambo o il Systema (un’altra arte marziale slava, russa, che ha avuto molta più diffusione internazionale), lo Spas non ha ancora attecchito sul territorio italiano.

Imparzialità (Constraint H): Non è possibile indicare un ente rappresentativo in Italia perché, sulla base delle informazioni pubblicamente disponibili, non ne esistono. Qualsiasi ricerca di “Spas Italia” porta a risultati non pertinenti (centri benessere) o a riferimenti generici alle arti marziali slave, ma non a scuole specifiche di Spas ucraino.

Contatti Internazionali (Constraint G):

Per chiunque in Italia fosse interessato a informazioni ufficiali, alla formazione istruttori o a invitare maestri per seminari, i punti di riferimento sono le organizzazioni centrali in Ucraina.

  • Organizzazione Principale: Federazione Internazionale “Spas” (Міжнародна федерація «Спас») e Federazione Ucraina “Spas” (Всеукраїнська федерація «Спас»).

  • Presidente e Fondatore: Oleksandr Prytula.

  • Sede: Zaporizhzhia, Ucraina.

Le informazioni di contatto più aggiornate si trovano solitamente attraverso i loro canali ufficiali, sebbene la reperibilità possa essere complessa. La ricerca dovrebbe concentrarsi su “Всеукраїнська федерація Спас” o “Міжнародна федерація Спас”.

  • Sito Web di Riferimento (storico/principale): spas.zp.ua (Nota: la disponibilità e l’aggiornamento dei siti web possono variare, specialmente in considerazione della situazione geopolitica).

  • Email: Le email associate a queste federazioni sono spesso personali dei dirigenti o generiche. Un indirizzo email storicamente associato alla federazione o al suo fondatore è spas@spas.zp.ua, ma la sua operatività attuale non è garantita.

Si consiglia di cercare i canali social media ufficiali (come Facebook) cercando “Федерація Спас” (Federazione Spas) per informazioni più recenti su eventi o contatti internazionali.

TERMINOLOGIA TIPICA

Essendo un’arte marziale ucraina, lo Spas utilizza una terminologia specifica in lingua ucraina, derivata dalla tradizione cosacca e militare. Ecco alcuni termini chiave:

  • Spas (Спас): “Salvezza” o “Salvatore”. Il nome dell’arte.

  • Kharakternyk (Характерник): Il leggendario guerriero-sciamano cosacco, custode delle conoscenze segrete.

  • Stan (Стан): “Stato” o “Condizione”. Lo stato psicofisico ottimale di calma, consapevolezza e prontezza.

  • Kozak (Козак): “Cosacco”.

  • Sich (Січ): L’insediamento militare fortificato dei cosacchi, in particolare la Sich di Zaporizhzhia.

  • Zdrava (Здрава): La parte salutistica dello Spas; ginnastica, respirazione, pratiche per il benessere.

  • Kholy (Хохли): Movimenti ondulatori, il principio motorio base.

  • Holiruch (Голіруч): Combattimento a mani nude.

  • Borot’ba (Боротьба): Lotta, combattimento corpo a corpo.

  • Udary (Удари): Colpi (sing. Udar).

  • Kopy (Копи): Calci (sing. Kop).

  • Kydky (Кидки): Proiezioni (sing. Kydok).

  • Zalomy (Заломи): Leve articolari.

  • Lava (Лава): “Linea” o “muro”. Un termine militare cosacco per una formazione di battaglia. Nello Spas sportivo, indica l’area di combattimento.

  • Lavomakh (Лавомах): Combattimento sportivo (letteralmente “combattere sulla linea”).

  • Nakhopy (Нахопи): Esercizi a coppie preordinati, attacchi e prese.

  • Peresuvannya (Пересування): Lavoro di gambe, spostamenti.

  • Sablya (Шабля): Sciabola cosacca.

  • Nagaika (Нагайка) / Kantsyuk (Канцюк): La frusta corta cosacca.

  • Spys (Спис): Lancia.

  • Omana (Омана): Illusione, inganno (riferito alle tecniche psicologiche leggendarie).

  • Chuttya (Чуття): “Sentire”, percezione sottile, intuizione.

ABBIGLIAMENTO

L’abbigliamento (Odyah – Одяг) nello Spas varia significativamente a seconda del contesto: allenamento quotidiano, competizione o dimostrazione folkloristica.

Abbigliamento da Allenamento (Training):

Per l’allenamento quotidiano in palestra, l’abbigliamento è pratico e moderno, simile a quello di altre arti marziali:

  • Pantaloni: Solitamente pantaloni da tuta larghi, pantaloni da arti marziali (come quelli del Sambo o del Judo) o, più specificamente, pantaloni che imitano le Sharovary (vedi sotto) ma in tessuto tecnico moderno. Devono permettere la massima mobilità delle gambe.

  • Maglietta (Sorochka): Una semplice T-shirt, spesso con il logo della scuola o della federazione Spas.

  • Calzature: L’allenamento si svolge tipicamente a piedi nudi sul tatami o, in alcune palestre (specialmente quelle con pavimenti in legno), con scarpe da lotta leggere (simili a quelle da boxe o wrestling).

Abbigliamento Tradizionale (Dimostrazioni e Festival):

È qui che l’abbigliamento diventa distintivo e riflette l’eredità cosacca. Questo abbigliamento non è pratico per lo sparring quotidiano, ma è usato per eventi ufficiali, dimostrazioni e per rafforzare l’identità culturale.

  • Sharovary (Шаровари): I pantaloni cosacchi per eccellenza. Si tratta di pantaloni estremamente larghi e ampi sulle gambe (spesso di colori vivaci come il rosso o il blu), ma stretti in vita e alle caviglie. La loro ampiezza storica permetteva una mobilità totale a cavallo e nascondeva i movimenti delle gambe durante il combattimento a piedi.

  • Vyshyvanka (Вишиванка): La tradizionale camicia ucraina, solitamente di lino bianco, con elaborati ricami (vyshyvka) sul colletto, sul petto e sui polsini. Il colore e il disegno del ricamo avevano spesso significati simbolici e regionali.

  • Poyas (Пояс): Una cintura-fascia di tessuto molto lunga e larga, avvolta più volte intorno alla vita. Storicamente, serviva a sostenere la schiena durante gli sforzi (come il sollevamento di pesi o lunghe cavalcate) e a tenere le armi (sciabola, pistole, coltelli).

  • Choboty (Чоботи): Stivali alti, solitamente di pelle morbida (spesso rossi), necessari per l’equitazione e per proteggere le gambe nella steppa.

  • Papakha (Папаха): Il tipico alto cappello di pelliccia (spesso di astrakan) indossato dai cosacchi.

Nelle competizioni sportive moderne, l’abbigliamento è standardizzato: spesso consiste in una tenuta (kimono o giacca/pantaloni) di un colore specifico (es. blu o rosso) e le protezioni richieste (casco, guanti, paratibie).

ARMI

L’addestramento con le armi (Zbroyia – Зброя) è una componente fondamentale dello Spas, poiché i cosacchi erano principalmente guerrieri a cavallo e raramente combattevano a mani nude se potevano evitarlo. L’addestramento a mani nude (Holiruch) era visto come la “base” da cui i principi di movimento venivano poi trasferiti alle armi.

Le armi tradizionali dello Spas includono:

  • Sablya (Шабля) – La Sciabola Cosacca: L’arma regina dei cosacchi. È una sciabola con una curvatura pronunciata, a taglio singolo, progettata principalmente per i combattimenti a cavallo. La sua forma la rendeva perfetta per i colpi di taglio dati in velocità. Nello Spas si studia come maneggiarla a piedi, con tecniche fluide che sfruttano la forza centrifuga, combinando tagli, finte e un lavoro di gambe evasivo.

  • Nagaika (Нагайка) o Kantsyuk (Канцюк) – La Frusta: Un’arma iconica cosacca. È una frusta corta e pesante, non progettata per “frustare” (come uno schiocco), ma per colpire con la punta appesantita (a volte contenente piombo) o con l’impugnatura rigida. Era un’arma di controllo (usata a cavallo) ma anche un’arma di autodifesa devastante a distanza ravvicinata, capace di rompere ossa o disarmare un avversario. Il suo uso richiede grande coordinazione e si basa su movimenti rotatori rapidi e imprevedibili.

  • Spys (Спис) – La Lancia: L’arma principale del cosacco a cavallo in battaglia. Nello Spas a piedi, si studia l’uso della lancia (spesso più corta di quella da cavalleria) per il combattimento contro più avversari, usando affondi, colpi con il calcio e movimenti di leva.

  • Nizh (Ніж) – Il Coltello: L’arma da fianco per eccellenza per l’uso quotidiano. Lo Spas insegna tecniche di combattimento con il coltello estremamente pragmatiche e veloci, sia di attacco che di difesa (difesa da minaccia o attacco di coltello).

  • Bastone (Palytsia / Buhay): L’addestramento con bastoni di varie lunghezze (dal bastone da passeggio a un bastone più lungo) è fondamentale. Serve come preparazione per la lancia e la sciabola, e come arma di difesa improvvisata.

  • Armi Improvvisate: In linea con la filosofia di sopravvivenza, lo Spas insegna a utilizzare qualsiasi oggetto come arma: un cappello (usato per distrarre o frustare), la cintura-fascia (usata per bloccare o strangolare) o attrezzi agricoli.

L’addestramento con le armi insegna gli stessi principi del combattimento a mani nude: fluidità, economia di movimento e “Stan”. L’arma è vista come un’estensione del corpo.

A CHI È INDICATO E A CHI NO

Lo Spas, nei suoi vari aspetti, può essere adattato a una vasta gamma di persone, ma la sua natura e filosofia lo rendono più adatto ad alcuni individui piuttosto che ad altri.

A Chi È Indicato:

  • Appassionati di Cultura e Storia Slava/Ucraina: Per chi non cerca solo un’arte marziale, ma un modo per connettersi con la storia, la cultura e la visione del mondo cosacca, lo Spas è ideale. È un’immersione nel patrimonio ucraino.

  • Chi Cerca un Sistema Olistico: Persone interessate a un’arte che integri autodifesa, benessere fisico (salute, flessibilità, ginnastica) e sviluppo mentale/spirituale (meditazione, respirazione, “Stan”). È per chi cerca equilibrio, non solo combattimento.

  • Praticanti di Altre Arti Marziali (per “Cross-Training”): Judoka, praticanti di Aikido o di arti interne cinesi (come il Tai Chi o il Bagua) potrebbero trovare i principi del movimento ondulatorio (Kholy) e la fluidità dello Spas molto interessanti e complementari.

  • Chi Cerca l’Autodifesa Pragmatica: L’aspetto “Boyovyy Spas” (combattivo) è molto focalizzato sulla realtà, sull’efficacia e sulla sopravvivenza, senza le regole di uno sport da competizione.

  • Persone che Preferiscono Movimenti Naturali: A differenza di arti che richiedono posizioni basse e rigide o un’estrema flessibilità per i calci alti, lo Spas si basa su movimenti biomeccanici naturali, fluidi e rilassati, rendendolo potenzialmente accessibile a diverse età e tipi di corpo.

A Chi È Meno Indicato (o Sconsigliato):

  • Chi Cerca Solo Sport da Combattimento (Puro): Se l’unico obiettivo è competere in un circuito sportivo con regole chiare e fama internazionale (come BJJ, Boxe o MMA), lo Spas non è la scelta migliore. Le sue competizioni sono poche e per lo più limitate all’Ucraina.

  • Chi Cerca Risultati Immediati e “Trucchi” da Strada: Lo Spas richiede tempo. L’apprendimento dei principi di base (il rilassamento, il movimento ondulatorio, lo “Stan”) è un processo lungo. Non è un corso di autodifesa “impara in 10 lezioni”.

  • Chi Preferisce Sistemi Rigidi e Formalizzati: Persone che amano la struttura rigida, le forme (kata) fisse e un sistema di graduazione chiaro e universale (come nel Karate) potrebbero trovare l’approccio dello Spas, più basato sui principi e sulla sensibilità, un po’ “vago” o destrutturato.

  • Persone con una Mentalità Aggressiva: La filosofia dello Spas è la “salvezza” e la protezione, non la prevaricazione. L’enfasi sulla calma interiore e sul controllo (lo “Stan”) mal si adatta a chi cerca un’arte marziale per sfogare la propria aggressività o per imparare a “distruggere”.

  • Chi ha Forti Pregiudizi Politici/Culturali: Essendo un’arte marziale così intrinsecamente legata al nazionalismo culturale ucraino, potrebbe non essere l’ideale per chi non è interessato o è ostile a tale contesto.

CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA

Come per qualsiasi arte marziale, la pratica dello Spas comporta dei rischi, ma questi possono essere gestiti efficacemente seguendo linee guida di sicurezza e buon senso.

  • Rischio di Infortuni Muscolo-Scheletrici: Come in ogni attività fisica, esiste il rischio di distorsioni, stiramenti o contusioni, specialmente durante lo sparring (Lavomakh) o la pratica delle proiezioni (Kydky).

  • Allenamento Graduale: La sicurezza inizia con un riscaldamento (Rozmynka) adeguato per preparare muscoli e articolazioni. I principianti non dovrebbero tentare tecniche avanzate o sparring libero troppo presto.

  • Importanza del Maestro (Instruktor): La sicurezza dipende in modo critico dalla competenza dell’istruttore. Un buon maestro di Spas sa come insegnare le tecniche (specialmente leve e proiezioni) in modo progressivo e sicuro, enfatizzando il controllo e il rispetto per il partner.

  • Controllo nello Sparring: Nello Spas, l’obiettivo dello sparring non è “vincere” o “fare male” al compagno, ma testare i principi (fluidità, “Stan”, reazione). La pratica deve essere controllata. L’uso di protezioni (casco, guantini, paratibie, paradenti) è fondamentale nello sparring sportivo o a contatto pieno.

  • Cadute (Padinnya): Una parte importante dell’addestramento iniziale deve essere dedicata all’apprendimento delle cadute (ukemi, in termini giapponesi). Saper cadere correttamente è essenziale per praticare le proiezioni in sicurezza.

  • Allenamento con le Armi: Questo è l’aspetto a più alto rischio.

    • Simulatori: L’addestramento non inizia mai con armi affilate. Si utilizzano repliche in legno (per lo studio della forma), in plastica o in metallo smussato (“blunt”) per la pratica a coppie.

    • Protezioni Specifiche: Quando si pratica lo sparring con le armi (es. scherma con la sciabola), sono necessarie protezioni pesanti, come maschere da scherma rinforzate, giubbotti protettivi e guanti specifici.

    • Massima Supervisione: L’allenamento con le armi deve avvenire solo sotto la stretta e diretta supervisione di un istruttore esperto.

  • Ascolto del Corpo: Lo Spas insegna la consapevolezza interna (“Stan”). Questo include l’ascolto del proprio corpo. I praticanti devono imparare a riconoscere la differenza tra lo sforzo dell’allenamento e il dolore “sbagliato” che segnala un infortunio, e fermarsi quando necessario.

CONTROINDICAZIONI

Sebbene l’aspetto salutistico (Zdrava) dello Spas sia benefico per molti, la pratica marziale e lo sparring possono avere controindicazioni specifiche.

Controindicazioni Assolute (Pratica Combattiva):

  • Problemi Cardiaci Gravi: L’allenamento intenso e lo sparring possono comportare picchi cardiovascolari significativi. Chi soffre di cardiopatie non controllate o gravi aritmie dovrebbe evitare l’aspetto combattivo.

  • Condizioni Neurologiche (es. Epilessia): Lo stress fisico, l’iperventilazione o i colpi alla testa (anche se protetti) potrebbero scatenare crisi in soggetti predisposti.

  • Problemi Articolari Gravi o Instabilità: Chi soffre di artrite grave, ernie discali acute o instabilità articolare cronica (es. lussazioni ricorrenti della spalla) troverà la pratica delle leve (Zalomy) e delle proiezioni (Kydky) estremamente rischiosa.

  • Gravidanza: La pratica combattiva, con rischi di cadute e colpi all’addome, è assolutamente sconsigliata durante la gravidanza.

Controindicazioni Relative (Richiedono Consulto Medico):

  • Problemi alla Schiena (Cronici ma non Acuti): L’ernia del disco o la scoliosi non impediscono necessariamente la pratica, ma richiedono grande cautela. I movimenti ondulatori (Kholy), se eseguiti correttamente, possono persino essere benefici, ma le proiezioni e le cadute devono essere affrontate con estrema attenzione e previa approvazione medica.

  • Ipertensione: L’ipertensione controllata non è una controindicazione assoluta, ma richiede un monitoraggio e un approccio graduale all’allenamento ad alta intensità.

  • Post-Infortunio o Post-Operatorio: È necessario attendere la completa riabilitazione e ottenere il via libera da un fisioterapista o da un medico prima di riprendere l’allenamento.

È importante notare che l’aspetto salutistico dello Spas, la “Zdrava” (ginnastica, respirazione, movimenti fluidi), ha molte meno controindicazioni. Anzi, è spesso praticato proprio a scopo riabilitativo e di mantenimento della salute, simile al Qigong o allo Yoga terapeutico.

Come per qualsiasi attività, è fondamentale sottoporsi a una visita medica di idoneità sportiva prima di iniziare la pratica e comunicare sempre all’istruttore le proprie condizioni mediche preesistenti.

CONCLUSIONI

Lo Spas è molto più di una semplice arte marziale; è la rinascita e la sistematizzazione moderna dell’eredità marziale, filosofica e culturale dei Cosacchi Zaporozhiani. Non è un sistema creato per la competizione sportiva globale, ma un percorso olistico finalizzato alla “salvezza” (Spas), intesa come sopravvivenza fisica, salute e sviluppo spirituale.

Fondato sulla ricerca e sulla conoscenza tramandata di figure come Oleksandr Prytula, lo Spas si basa su principi di movimento naturale e fluido (i Kholy, o movimenti ondulatori) e sulla ricerca dello “Stan”, uno stato superiore di consapevolezza rilassata e prontezza istintiva.

L’addestramento integra tre pilastri: la salute (Zdrava), il combattimento a mani nude (Holiruch) e con le armi tradizionali (Sablya, Nagaika), e lo sviluppo interiore.

Sebbene la sua diffusione al di fuori dell’Ucraina, e in particolare in Italia, sia ancora quasi inesistente, lo Spas rappresenta un affascinante esempio di come un’antica tradizione guerriera possa essere recuperata e adattata al mondo moderno, offrendo non solo tecniche di autodifesa efficaci, ma anche un profondo senso di identità culturale e un percorso per l’equilibrio interiore. È un’arte marziale che insegna non tanto a combattere, quanto a essere un guerriero, nel senso cosacco del termine: libero, consapevole e pronto a proteggere ciò che ha valore.

FONTI

La realizzazione di questa pagina informativa si basa sulla raccolta e l’analisi di informazioni provenienti da fonti accademiche, etnografiche e dalle pubblicazioni ufficiali delle federazioni che promuovono lo Spas. Reperire fonti accademiche occidentali su questo specifico argomento è complesso, data la sua natura di “revival” nazionale.

Le informazioni sono state tratte da:

  1. Materiali delle Federazioni Ufficiali:

    • Siti web e pubblicazioni della Federazione Ucraina “Spas” (Всеукраїнська федерація «Спас») e della Federazione Internazionale “Spas”, con sede a Zaporizhzhia. Questi sono la fonte primaria per la terminologia, la filosofia e la struttura dell’insegnamento così come codificata da Oleksandr Prytula.

    • Interviste, video didattici e conferenze pubbliche tenute da Oleksandr Prytula e altri istruttori senior dell’organizzazione, che descrivono la storia, la filosofia e le tecniche.

  2. Letteratura e Pubblicazioni (Ucraina/Russia): Sebbene non vi siano molti “libri” sullo Spas tradotti in lingue occidentali, esistono pubblicazioni in ucraino e russo che ne discutono i principi.

    • Prytula, O. (Притула, О. Л.). Articoli e potenziali pubblicazioni del fondatore stesso, spesso distribuiti all’interno della sua federazione, che trattano la teoria e la pratica dello Spas e la sua connessione con i Kharakternyky.

    • Libri e articoli sulla storia e l’etnografia dei Cosacchi Zaporozhiani (es. opere di Dmytro Yavornytsky), che, sebbene non parlino di “Spas” (termine moderno), descrivono lo stile di vita, l’addestramento militare e le leggende (come i Kharakternyky) da cui lo Spas moderno trae ispirazione.

  3. Ricerca Accademica e Articoli Etnografici:

    • Articoli accademici (spesso in lingua ucraina o inglese da università ucraine) che analizzano il fenomeno del “revival” delle arti marziali cosacche (Spas, Combat Hopak) nel contesto della costruzione dell’identità nazionale ucraina post-indipendenza.

    • Studi comparativi sulle arti marziali slave e le loro radici folkloristiche.

  4. Risorse Web (Analisi Critica):

    • Siti web specializzati in arti marziali europee o tradizionali (es. Eastern European Martial Arts).

    • Analisi comparative tra Spas, Combat Hopak e sistemi russi come il Systema, per delinearne le specificità.

Nota: La ricerca si è concentrata sull’identificazione dei principi fondamentali condivisi dalla maggior parte delle fonti, cercando di mantenere un profilo imparziale e culturale, come da richiesta.

DISCLAIMER - AVVERTENZE

Questa pagina è stata creata a puro scopo informativo e culturale. Le informazioni qui contenute hanno l’obiettivo di descrivere l’arte marziale Spas dal punto di vista storico, tecnico e filosofico, sulla base delle fonti disponibili.

Questo testo non costituisce un manuale di addestramento e non intende in alcun modo sostituire l’insegnamento diretto da parte di un istruttore qualificato.

La pratica di qualsiasi arte marziale, inclusa lo Spas, comporta rischi fisici. Le tecniche di combattimento, le leve articolari e l’uso delle armi descritte sono potenzialmente pericolose se eseguite senza l’adeguata supervisione e preparazione. Si sconsiglia vivamente di tentare di replicare o praticare queste tecniche senza la guida di un professionista esperto.

L’autore e il fornitore di queste informazioni non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni o infortuni che dovessero derivare da un uso improprio o dalla pratica non supervisionata delle informazioni contenute in questa pagina.

Si raccomanda inoltre di consultare un medico per una valutazione di idoneità fisica prima di intraprendere qualsiasi nuova attività sportiva o marziale.

a cura di F. Dore – 2025

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