Vitamina A

La vitamina A è stata scoperta nel 1913 dai dottori Elmer V. Mc Collum e M. Davis, quando si accorsero di un fattore di crescita liposolubile dei ratti alimentati con tuorlo di uovo. I ricercatori le diedero il nome di vitamina A, per distinguerla dalle vitamine già scoperte del gruppo B, che però erano idrosolubili.

Nel 1935 il Dottor George Wald identificò un’altra sostanza (ora chia­mata B-carotene) che assunta dall’organismo era trasformata in vita­mina A solo quando ne aveva bisogno (tale provitamina è elaborata dal fegato e dalle pareti intestinali).

La vitamina A essendo liposolubile necessita di grassi per il suo assorbimento, depositandosi nel fegato, in attesa che venga richiesta dal corpo, grazie ai suoi innumerevoli utilizzi.

  • La vitamina A assicura la robustezza delle pareti cellulari, impe­dendo ai virus di entrare (azione antivirale). Essa aiuta il timo (una delle ghiandole più importanti per il sistema immunitario) a rimanere efficiente, mantenendo costante la produzione delle cellule T (linfociti). È inoltre fondamentale per il rivestimento nasale (peli e muco) , riuscendo a trattenere le particelle estranee che entrano ad ogni respiro, impedendo alle continue invasioni batteriche di raggiungere polmoni. Svolge anche un’azione di contrasto ai virus del morbillo e dell’aids.
  • E’ indispensabile per la sintesi proteica, principalmente per i denti e le ossa, oltre che per le cellule epiteliali. Gli scienziati concordano che le carenze proteiche e la malnutrizione, siano sempre associabili a stati di carenza di vitamina A, la quale è anche d’importanza fondamentale per la maturità sessuale dell’adolescente e per la fertilità del­l’uomo adulto. La vitamina A è inoltre importante per la produzione di ormoni a base di colesterolo.
  • La vitamina A è uno degli strumenti antiossidanti a disposizione de! nostro corpo, essendosi dimostrata efficace contro l’invecchiamento precoce della pelle.
  • Svolge un ruolo di contrasto contro il tumore della pelle, dello sto­maco e protegge contro la formazione di polipi ed adenomi.
  • La vitamina A è utilizzata per la cura delle seguenti malattie.
  • Apparato intestinale: diarrea, emorroidi, morbo celiaco, stiti­chezza, vermi.
  • Articolazioni: artrite, gotta.
  • Bocca: alitosi, gusto, ulcere aftose della bocca, disordini dei denti e delle gengive, piorrea.
  • Cervello/sistema nervoso: epilessia, etilismo, meningite.
  • Cistifellea: calcoli alla cistifellea.
  • Cuore: angina pectoris, arteriosclerosi, infarto del miocardio, insuf­ficienza cardiaca.
  • Fegato: cirrosi epatica.

La vitamina A si trova negli alimenti quali: fegato, tuorlo d’uovo, pesce, latte e suoi derivati. Il Beta-carotene è presente in carote, ver­dure quali spinaci e broccoli (gialli o a foglia verde scuro) zucche, albicocche, patate dolci e meloni.

La vitamina A però ha degli antagonisti che ne impediscono l’assor­bimento o la rendono inefficace una volta assorbita. Difatti è distrutta dai fertilizzanti usati per le coltivazioni intensive. Altro problema è dato dai nitrati presenti nella frutta e nelle verdure, che una volta sti­pate nei magazzini, si trasformano in nitriti (sostanze tossiche per l’uomo oltre che distruttori della vitamina A).

 

a cura di Francesco Dore

fonte: Adriano Panzironi  – Come vivere 120 anni – 2M Edizioni

 

I commenti sono chiusi.