Le serie Tekki sono alcuni dei kata più complessi nello stile Shotokan. È stato riportato che Funakoshi trascorse diversi anni a praticare singolarmente questi kata, e poiché li considerava come un esercizio di allenamento vitale, essi sono stati posti in un’importanza molto alta nel Syllabus Shotokan.
Il Maestro Funakoshi ha imparato questi kata dal grande Maestro Itosu, che è famoso per lo sviluppo e la creazione di molti dei kata shotokan che si pratica e si studia oggi. Funakoshi ha trascorso tre anni imparando ciascuno dei Tekki kata, crescendo per capire che, sebbene fossero brevi ed economici nello spazio, questi kata erano tremendamente difficili da padroneggiare.
Originariamente chiamato Naihanchi, Funakoshi cambiò il nome in Tekki. Più significativo è il modo in cui questi kata sono cambiati nelle prestazioni. Originariamente praticati da Naihanchi-dachi e hachi-ji-dachi, questi kata sono ora praticati dal kiba-dachi.
Tekki Shodan, originariamente un kata Shuri-te, pone molta enfasi sul radicamento profondo. Per mantenere un forte kiba-dachi, con una postura accurata e per evitare oscillazioni su e giù, è necessaria una forza del corpo molto più bassa, e questo kata, come con tutti i Tekki Kata, è noto per il loro efficace sviluppo dell'”Hara” (localizzato tre polpastrelli sotto il navale). Questo kata promuove la forza del corpo inferiore, e la tecnica Nami-gaeshi (Onda di ritorno) comporta sollevare la pianta del piede di fronte al corpo pur essendo sostenuta da un solo piede, richiedendo grande abilità ed equilibrio. Eseguire questa tecnica senza aumentare significativamente il tuo corpo è molto difficile, così quando un principiante può farlo in modo efficace, inizieranno ad apprezzare appieno i benefici di questo kata.