Che cos’è?
Il termine «stress», preso in prestito dalla tecnica delle costruzioni, dove viene usato per descrivere le forze alle quali sono sottoposti ponti, edifici e altre strutture (le forze di carico, il forte vento, i terremoti), indica la risposta del nostro corpo a un generico cambiamento fisico o psichico, uno sforzo adattativo a una situazione che muta. In passato veniva chiamato «esaurimento nervoso».
Dal punto di vista fisico, il nostro organismo reagisce con un meccanismo ancestrale di difesa, attivando alcuni processi fisiologici e facendo secernere alle ghiandole surrenali, situate sul polo superiore di ciascun rene, gli ormoni dello stress, cioè quelli che vengono prodotti quando siamo sotto tensione. L’adrenalina (secreta appunto dalle ghiandole surrenali) è conosciuta come l’ormone che prepara alla reazione di «attacco o fuga», perché fornisce una scarica di energia che consente al corpo di rispondere velocemente a situazioni stressanti, insieme alla noradrenalina. Con un basso livello di questa sostanza nel cervello ci si sentirà sempre stanchi e sarà come cercare di avviare un’automobile con la batteria scarica. La noradrenalina funge infatti da mediatore chimico della trasmissione nervosa, controlla il tono dei vasi sanguigni, la muscolatura liscia dell’intestino, dell’utero, dell’iride, la produzione pancreatica di insulina, la scissione epatica del glicogeno in glucosio.
La risposta del nostro corpo allo stress è regolata dal sistema nervoso autonomo, lo stesso che controlla funzioni vitali come il battito del cuore. Ma la reazione difensiva era sicuramente utile in passato, quando dall’istinto di difesa dipendeva il salvarsi o meno dalle bestie feroci o da altri pericoli, oggi le cose stanno diversamente. Non dobbiamo più difenderci da feroci predatori, ma da tutta una serie di circostanze (problemi di lavoro, affettivi, familiari, di salute) che minacciano comunque la nostra sopravvivenza. Ciò nonostante tale capacità di reazione fa parte del DNA dell’uomo e può attivarsi anche di fronte a novità positive, come il matrimonio o la partenza per una vacanza, che comunque ci «stressano».
Gli ormoni dello stress possono compromettere ogni organo del nostro corpo, dal cuore al cervello, colpendo quella porzione di cellule cerebrali che controlla la memoria a breve termine. Possono deprimere anche il sistema immunitario, riducendo il numero dei leucociti, necessari a combattere le malattie. Una volta che è cessato il segnale emozionale, comunque, il processo attivato viene disinnescato e tutto dovrebbe ritornare in equilibrio.
Alcuni sintomi dello stress:
Sensazione di stanchezza generale, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, disturbi del sonno, dolori muscolari, alterazioni della tiroide, difficoltà a esprimersi e a trovare un vocabolo conosciuto, sensazione di noia in ogni situazione, minzione frequente, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, cefalea.
Cosa accade al nostro organismo sotto stress.
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Come arginare lo stress
È consigliabile imparare a gestire lo stress piuttosto che eliminarlo completamente, proprio perché è insito nella vita. Si può agire direttamente sugli stimoli stressanti, modificando i pensieri che hanno origine dall’evento stressante attraverso tecniche di rilassamento o l’utilizzo di farmaci, da assumersi in caso di sofferenza acuta e solo dietro prescrizione medica.
E opportuno evitare quindi le condizioni stressanti, anche banali, non perdendo mai di vista il proprio benessere, la propria volontà, non piegandosi di fronte a situazioni frustanti e riducendo al minimo le rinunce. E meglio cominciare a dire di no, sia a coloro che ci chiedono troppo, sia più semplicemente quando non si ha voglia di fare qualcosa. Invece di ragionare in base al «perché no?», è bene cominciare a chiedersi «perché sì?» e cercare sempre di scegliere in modo autonomo senza farsi influenzare da pressioni esterne: si avranno meno rimpianti, meno rancori e quindi una minor quantità di stress. Bisogna dedicarsi appena è possibile a qualcosa che piace veramente e che diverte, senza per questo sentirsi in colpa: il tempo speso bene e per se stessi consente di rigenerarsi psicologicamente.
Ogni tanto è necessario prendersi una pausa e agire con lentezza, assaporando un cibo, guardandosi intorno mentre si cammina eccetera.
E’ bene effettuare valutazioni realistiche, considerando ogni situazione in base a quello che è, non in funzione di ciò che potrà essere dopo. Se si è in ferie, è meglio godersi in pieno la vacanza piuttosto che amareggiarsi pensando a cosa ci attende al rientro al lavoro. Cerchiamo di evitare pensieri come: «Devo essere perfetto in qualunque situazione, non posso rifiutare le richieste altrui»; e cerchiamo invece di deviare l’attenzione verso pensieri come «farò un passo alla volta, andrà tutto bene, mi rilasso, sto calmo, ho visto cose peggiori di queste, posso annullare la preoccupazione adesso».
Non bisogna dimenticare che ogni cambiamento è stress. Cerchiamo quindi di avere una vita regolare, senza scossoni o emozioni troppo forti. Fare esercizio fisico tre volte la settimana, da venti minuti a due ore, aumenterà la produzione di sostanze positive a livello cerebrale. Evitiamo, se possibile, l’uso di calmanti: rallentano la produzione di sostanze naturali tranquillizzanti da parte del nostro organismo.
Può risultare utile anche l’assunzione di rimedi quali i fiori di Bach, come Walnut o Hornbeam sotto controllo medico.
Proviamo inoltre a mettere qualche goccia di essenza di rosmarino sul guanto per la doccia e a frizionare con cura tutto il corpo dal basso verso l’alto, insistendo nella zona sull’ombelico per sentire subito una nuova e piacevole carica d’energia positiva.
Si può ritrovare l’equilibrio e l’armonia anche con le pietre: il diaspro rosso e l’ematite sono indicati per ridare energia, il quarzo trasparente combatte lo stress, mentre la tormalina è utile a lenire gli effetti dall’esposizione continua alle radiazioni del computer.
Visualizzazioni positive e massaggi possono rappresentare ulteriori aiuti per limitare lo stress. Coltivare il proprio benessere dovrà diventare un esercizio quotidiano e irrinunciabile.
La dieta nello stress
Chi è sotto stress dovrebbe seguire una dieta nutriente ed equilibrata, ponendo particolare attenzione all’integrazione di quegli elementi nutritivi che possono essere stati fortemente ridotti durante tali periodi.
Si raccomanda quindi un’alimentazione a base di cereali e pane integrale, frutta, verdura e una quantità di proteine sufficiente a sostenere il ricambio cellulare. Il miele e tutti i carboidrati (pasta, patate, fagioli, pane e cereali) hanno un effetto calmante sul cervello, e questo effetto aumenta con l’età. I liquidi agiscono più rapidamente. Le cipolle hanno proprietà rilassanti e favoriscono il sonno. Gli alimenti industriali, lo zucchero e la farina raffinati creano invece stress all’organismo. I latticini possono dare allergie. La caffeina può scatenare crisi di panico e di ansia.
L’alcol può essere assunto in quantità limitate e sporadicamente. E bene anche limitare il fumo. Per mantenere stabile il tasso glicemico nel sangue, meglio mangiare di frequente, evitando le abbuffate e incrementando la quantità di verdura e frutta, in modo particolare assumendo frutti di colore blu-indaco (prugne, mirtilli, uva, more).
A cura di Francesco Dore
fonte: Daniela Nipoti – Il Fitness – Xenia Tascabili