Karate la storia

L’immagine schematica che spesso cisi fa del Karate, come arte del combattimento inventata da contadini privi di armi per lottare contro gli oppressori, è priva di fondamento storico. Essa è il riflesso deformato di un’evoluzione molto più complessa. La storia dell’isola permette di capire in che modo quest’arte ha ricevuto il contributo dell’influenza cinese, e co­me poi si è sviluppata sotto la dominazione giapponese. E’ Sokon Matsumura, nato all’inizio del secolo XIX, che il Karate passa dall’àmbito della leggenda a quello della conoscenza storica. Per gli adepti di Okinawa, egli simboleggia il passato della loro arte. Maestro di arti marziali, vassallo vici­no al re, rappresenta l’autenticità della trasmissione dell’arte della nobiltà. Egli aveva inoltre studiato l’arte cinese del combattimento e l’arte giappo­nese della spada. Il suo contributo consisterà nel sistematizzare l’arte se­greta di Okinawa, trasmessa fino a quel momento in modo frammentario.

La tradizione esoterica

 

L’arte marziale di Okinawa si è sviluppata come un’arte tenuta segreta, che per lungo tempo è stata il privilegio dei nobili prima di diffondersi ad altri strati della società, pur restando appannaggio di un numero ristretto di iniziati.

segue a

L’ARTE SEGRETA DELLA NOBILTA’

 

a cura di Francesco Dore

Fonte Kenji Tokitsu – Storia del Karate , La via della mano vuota – Luni Editrice

 

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