L’emergere del Karate moderno
La situazione di Okinawa all inizio dell’ epoca moderna
Il periodo feudale termina in Giappone nel 1867. Alla dominazione della stirpe degli Shògun succede un potere esercitato direttamente dall’Imperatore, con un ampliamento dell’amministrazione centrale. I Giapponesi modernizzano il loro paese facendo uno sforzo considerevole per industrializzarlo e costituire una forza militare all’occidentale, e nello stesso tempo mettono in opera un nuovo sistema politico e amministrativo ispirato ai modelli occidentali. Nel 1879, i feudatari giapponesi perdono i loro privilegi e la famiglia reale di Ryukyu viene destituita. Ryukyu è integrata al nuovo Stato giapponese, divenendo il dipartimento di Okinawa. L’industrializzazione del Giappone è un successo e, nel 1894, il paese dispone di un armamento moderno che gli permette di ottenere la vittoria nella guerra contro la Cina.
Fin dall’antichità la Cina rappresentava per i Giapponesi l’immagine della cultura madre. La cultura giapponese era stata nutrita dalla Cina. Dopo questa vittoria, i giapponesi sono pieni di gioia e di entusiasmo, mescolati però a qualche rimorso, poiché è questa Cina nutrice che hanno ferito. Per gli abitanti di Okinawa, questo tipo di sentimento è ancora più forte, in quanto la Cina era stata a lungo il loro effettivo padrone.
Questa vittoria aumenta la sicurezza dei militari giapponesi, che si preparano a una guerra contro la Russia. Il Giappone entra in guerra nel 1904 e riporta la vittoria nel 1905. Il paese è dotato, a quell’epoca, di un’ infrastruttura e di un sistema amministrativo e di educazione moderni e centralizzati.
La fine del secolo XIX è stata, per la grande maggioranza degli abitanti di Okinawa, un periodo di ridefinizione segnato dalla volontà di proclamare la propria identità giapponese, riaffermando il proprio legame a questa etnia e nprendendo un po’ le distanze dalla cultura cinese che aveva profondamente impregnato il loro modo di vivere. Questo sentimento di appartenenza si concretizzerà e si rafforzerà in occasione della partecipazione alla guerra cino-giapponese. Tuttavia ciò non avverrà senza ambiguità, poiché l’affinità con la Cina resta forte e alcuni sceglieranno di rimanervi fedeli.
A Okinawa, come in tutto il Giappone, lo Stato istituisce la scuola elementare nel 1880 e crea un liceo e un istituto magistrale. Nel 1901, A. Itosu riesce a convincere l’ispettore provinciale dell’istruzione pubblica a far adottare per l’educazione fisica nelle scuole elementari una versione di karate che egli aveva elaborato a tal fine. Dopo la vittoria contro la Russia, tre discepoli di Itosu, entrati nell’esercito, ritornano vincitori e nel 1905 il karate è accettato come disciplina di educazione fisica al liceo e all’istituto magistrale di Okinawa, con l’idea che questa disciplina contribuirà a elevare la volontà combattiva.
Non possiamo capire bene l’evoluzione del karate se non ricollocandola in questa prospettiva storico-sociale. Okinawa, che si situa tra le culture e i poteri della Cina e del Giappone, ha vissuto a lungo una situazione di oppressione; d’ora in avanti si integrerà ufficialmente e praticamente nel Giappone moderno. A. Itosu apporta un’importante modificazione al karate classico con la sua idea di diffondere il karate e di integrarlo nel sistema educativo. I suoi sforzi tendono principalmente a stabilire l’identità culturale di Okinawa di fronte al nuovo Giappone, che nel contempo si sta affermando come Stato moderno. E anche l’evoluzione globale della cultura di Okinawa che spiega come si incontri, tra numerosi adepti di te (karate) della fine del secolo XIX e dell’inizio del XX, la volontà di collocare la loro arte al rango delle arti marziali tradizionali giapponesi. Questa si manifesta particolarmente negli scritti sul karate di A. Itosu e dei maestri della generazione seguente, come G. Funakoshi, K. Mabuni e C. Miyagi, con una comunanza di stile, ispirata agli scritti classici dell’arte della spada. A. Itosu ha segnato un punto di svolta nella storia del karate. In effetti, egli ha formato molti maestri ognuno dei quali è diventato fondatore di uno stile o di una scuola duratura, e ha apportato numerose correzioni al karate «classico» per renderlo accessibile a un più grande numero di persone. Per questo è giusto considerare che il karate moderno cominci con A. Itosu.
torna a Karate la storia
vai a ANKO ITOSU, DISCEPOLO DI MATSUMURA
a cura di Francesco Dore
Fonte Kenji Tokitsu – Storia del Karate , La via della mano vuota – Luni Editrice