Stile di Karate che trae le sue origini dal Naha-te (poi Shorei-ryu*) di Okinawa.
Si è sviluppato in due direzioni: quella, originaria, di Okinawa (Okinawa Goju-ryu, a partire da Miyagi Chojun), si prolunga parallelamente al ramo giapponese che ne è derivato (Nippon Goju-ryu, a partire da Yamaguchi Gogen). Le sue tecniche lo apparentano alle tecniche di boxe (Quan-fa,) del sud della Cina, dove l’accento è posto sull’utilizzo degli arti superiori (tecniche di pugno corte e tonde, potenti, ricerca del corpo a corpo, posizioni statiche, calci bassi, padronanza della respirazione) e che sono fortemente influenzate dalle ricerche sull’energia interna (Qi-gong::).
La Storia:
Goju-ryu a Okinawa
La prima versione del Naha-te (perché osservato nella località di Naha) è stato ispirato da Ason, un esperto cinese di Kumemura ed è stata poi trasmessa da Sakiyama, estinguendosi con Tomi-gusuku. Il Naha-te riprenderà vita con Higaonna Kanryo (1845-1916) che studiò per una quindicina di anni con un Sifu cinese (Waichinzan) e che lo rilanciò in modo deciso dopo il suo ritorno dalla provincia del Fujian nel 1887.Tra gli allievi di Higaonna, troviamo Miyagi Chojun, Kyoda Juhatsu, Gusukuma Tsunetaka e Shiroma Shinpan.
Kyoda è considerato come l’allievo «interno» di Higaonna (Uchi-deshi),che rimase fedele allo stile del maestro fondando Toon-ryu. Miyagi,allievo «esterno» (Soto-deshi) trasformò l’antico Naha-te di Higaonna in seguito a ricerche personali e con il proposito di adattarlo alla sua epoca e ai bisogni di un pubblico giapponese. Nel 1926, Miyagi fondò l’associazione «Okinawa Karate Jutsu Kenkyu Kai». Il nome di Goju-ryu, con il quale diventerà popolare il suo stile, non compare che più tardi, e in modo quasi casuale. Si era nell’anno 1928. Proprio in quell’anno fu organizzata a Kyoto un grande incontro Budo nel quadro della «Dai Nippon Butokukai», grande associazione che raggruppa le arti marziali del Giappone. Esistono, in realtà, due versioni in merito all’episodio che avrebbe fatto nascere, in modo molto ufficiale, lo stile Goju-ryu. Una racconta che Miyagi Chojun, presente di persona a questa manifestazione, cambiasse il nome di Naha-te in Goju-ryu per mettere la sua arte al livello di tutte quelle che erano state dimostrate in quel giorno e che, tutte, si riferivano a dei Ryu (scuole) con radici antichissime (il Naha-te diventò allora la scuola di Karate che collegava la forza, «Go», alla cedevolezza, «Ju», nozione tanto fisica quanto filosofica, come regola di vita quotidiana).
Un’altra versione vuole invece che Miyagi, non potendo andare lui stesso a questa manifestazione, incaricasse uno dei suoi migliori allievi, chiamato Shinzato Jinan, e fosse questi ad avere l’idea di ribattezzare lo stile del suo maestro: infastidito quando i giapponesi insistevano a chiedergli il nome della sua scuola, Shinzato diede a essa il nome di Hanko-ryu (la scuola «semi-dura» o «semi-difficile») azione che fu in seguito approvata da Miyagi, che cambiò tuttavia definitivamente il nome in Goju-ryu nel 1929, anno in cui fece in Giappone, sette anni dopo Funakoshi Gichin::, una grande dimostrazione (con riferimento all’opera di Bubishi, dove sta scritto che «tutto nell’universo respira in modo duro (rigido) e cedevole»), Miyagi rimase allora in Giappone dal 1929 al 1934. Cominciò ad insegnare la sua arte all’Università Imperiale di Kyoto poi, nel 1932, all’Università Kansai di Osaka. Lasciò definitivamente il Giappone per tornare a Okinawa nel 1935, dopo essere passato dalle Hawaii dove effettuò numerose dimostrazioni e insegnò in modo regolare. Nel 1952, cercò di definire una volta per tutte l’unità del proprio stile e del suo sistema di insegnamento fondando l’associazione «Goju-ryu Shinko-kai» con i suoi allievi di Okinawa più vicini: Higa Seiko, Yagi Meitoku, Miyazato Eiichi. Ma morì nell’autunno del 1953, trasmettendo il suo Gi (tenuta da addestramento) a Yagi. Fu anche l’inizio di lotte tra gli eredi, sia a Okinawa, sia altrove, nel ramo giapponese dello stile che egli insegnava. Il primo successore ufficiale di Miyagi a Okinawa fu Higa Seiko ( 1889-1966), considerato come discepolo esterno (Soto-deshi). Egli formò numerosi discepoli che seguiranno una propria strada: tra questi Toguchi Seikichi, Matayoshi Shinpo, Higaonna Morio, Izumigawa Kanki. Yagi Meitoku, discepolo interno (Uchi-deshi), gli darà il cambio dopo la sua morte, nel 1966. Vedi anche Miyagi Chojun.
Goju-ryu in Giappone
Il ramo giapponese dell’insegnamento di Miyagi fu iniziato da Yamaguchi Gogen (1909-1989), che fu posto a capo dello stile dopo il suo soggiorno a Okinawa tra il 1935 e il 1937. Tuttavia vi sono svariate tendenze e la successione è ben lungi dall’essere così lineare. Per esempio il figlio stesso di Miyagi, Miyagi An’ichi (Takachi), insegnò a Tokyo un Goju-ryu ripulito di lutti i princìpi dello Shinto, che invece Yamaguchi aveva conservato nel suo. I figli di quest’ultimo insegnano a loro volta, in modo indipendente (Yamaguchi Gosei, è andato a insegnare in California, USA). Esiste anche la linea di Izumigawa Kanki, allievo di Higa Seiko, insegnante di Ichikawa Sosui, che formò OhtsukaTadahiko, in un Goju-ryu fedele all’orientamento okinawese. Vedi ancheYama- guchi Gogen.
Goju-ryu nel mondo
Lo stile ha avuto anche seguilo a livello mondiale a causa della figura molto mediatica di Yamaguchi Gogen, soprannominato «il Gatto» (Neko), e deirintroduzione della sua concezione di Goju-ryu negli Stati Uniti alla fine degli anni ’50 del XX secolo (in particolare grazie all’intermediazione del suo allievo Peter Urban, in un’epoca in cui la popolarità del Karate, di qualunque stile, era in piena crescita). Esistono oggi numerose organizzazioni di Goju-ryu in tutto il mondo, con le loro ramificazioni, più o meno conformi allo spirito originario, e si confrontano, in particolare, sul livello di orientamento sportivo che conviene dare o meno all’eredità di Miyagi.
- Fonte: Enciclopedia delle Arti Marziali – LUNI EDITRICE
- a cura di Francesco Dore