Bashanfanquan: La Boxe delle Otto Azioni Alte

Il Bashanfanquan, tradotto letteralmente come “Boxe delle Otto Azioni Alte di Montagna”, è uno stile di kung fu originario della Cina, noto per i suoi movimenti ampi, potenti e le tecniche che enfatizzano l’uso degli arti superiori. Questo stile, spesso avvolto nel mistero e circondato da leggende, ha radici profonde nella tradizione marziale cinese.

Origini e Storia

Origini nelle Regioni Montuose:

Il nome stesso “Bashanfanquan” suggerisce una connessione con le montagne di Bashan, una regione situata tra le province di Sichuan e Hubei. Questa zona, caratterizzata da un terreno aspro e una natura selvaggia, ha tradizionalmente ospitato comunità isolate, monaci taoisti e guerrieri erranti. Si ritiene che questi individui, vivendo in un ambiente ostile, abbiano sviluppato tecniche di combattimento efficienti e potenti per la sopravvivenza.

  • Influenza Taoista:
    • Alcune teorie suggeriscono che i monaci taoisti, con la loro profonda conoscenza della natura e del corpo umano, abbiano giocato un ruolo cruciale nella creazione del Bashanfanquan.
    • L’enfasi sui movimenti circolari, sulla fluidità e sull’uso della forza del corpo richiama i principi taoisti di armonia e equilibrio.
    • La leggenda di Bai Yufeng, il monaco taoista che avrebbe creato lo stile, rafforza questa connessione.
  • Contributo dei Guerrieri Erranti:
    • La regione di Bashan è stata storicamente popolata da guerrieri erranti e banditi, che spesso si trovavano a confrontarsi in combattimenti duri e brutali.
    • Questi individui, sviluppando le loro abilità in situazioni di vita o di morte, potrebbero aver contribuito alla creazione di tecniche di combattimento efficaci e potenti.
    • Le tecniche di combattimento del bashanfanquan sono adatte a combattimenti in spazi aperti, data la loro ampiezza, e ciò fa pensare che quest’arte marziale si sia sviluppata in aree in cui era necessario un ampio campo di azione.
  • Trasmissione Orale e Segretezza:
    • Il Bashanfanquan, come molte arti marziali tradizionali, è stato tramandato oralmente, da maestro ad allievo, per generazioni.
    • Questa trasmissione orale, combinata con la segretezza che spesso circondava le arti marziali, ha reso difficile tracciare la storia precisa dello stile.
    • Inoltre, la localizzazione geografica dell’area di sviluppo del bashanfanquan non ha aiutato la diffusione di quest’arte marziale.
  • Influenze Miste:
    • come spesso accade nella storia delle arti marziali, il bashanfanquan probabilmente è stato forgiato da diverse influenze, che poi si sono mescolate e fuse tra loro.

Aneddoti e Figure Leggendarie:

  • Bai Yufeng:
    • La figura di Bai Yufeng, il monaco taoista, è avvolta nel mistero e nella leggenda. Si dice che abbia trascorso anni in isolamento nelle montagne, studiando i movimenti degli animali e le forze della natura.
    • Le sue osservazioni lo avrebbero portato a creare un sistema di combattimento che enfatizzava la potenza, la fluidità e l’efficacia.
  • Guerrieri Senza Nome:
    • Oltre a Bai Yufeng, la tradizione popolare menziona numerosi guerrieri senza nome che avrebbero contribuito allo sviluppo del Bashanfanquan.
    • Questi individui, spesso solitari e avventurosi, avrebbero affinato le loro abilità in combattimenti reali, sviluppando tecniche che potevano essere letali.

Sfide nella Ricerca Storica:

  • Mancanza di Documentazione Scritta:
    • La mancanza di documenti scritti rende difficile ricostruire la storia precisa del Bashanfanquan.
    • La maggior parte delle informazioni è stata tramandata oralmente, il che ha portato a variazioni e interpretazioni diverse.
  • Segretezza e Isolamento:
    • La segretezza che circondava le arti marziali e l’isolamento delle comunità montane hanno limitato la diffusione e la documentazione del Bashanfanquan.

Nonostante le sfide nella ricerca storica, è chiaro che il Bashanfanquan ha radici profonde nella tradizione marziale cinese, con influenze che spaziano dal taoismo ai guerrieri erranti. La sua storia, avvolta nel mistero e nella leggenda, continua ad affascinare e ispirare i praticanti di arti marziali in tutto il mondo.


Caratteristiche e Tecniche

Principi Fondamentali:

  • Jing (勁): Forza Esplosiva:
    • Il Bashanfanquan enfatizza la generazione di “jing,” una forza esplosiva che si sviluppa attraverso il coordinamento di tutto il corpo.
    • Questa forza si concentra nel punto di impatto, permettendo di infliggere danni significativi con colpi apparentemente semplici.
    • L’uso del “jing” è cruciale per le tecniche di “spaccare” (劈 pī) e “crollare” (崩 bēng), che mirano a rompere la guardia dell’avversario.
  • Fa Li (發力): Emissione della Forza:
    • La corretta emissione della forza è fondamentale nel Bashanfanquan.
    • Le tecniche insegnano come incanalare la forza dalle gambe al busto e alle braccia, massimizzando l’impatto dei colpi.
    • La rotazione del busto, e l’utilizzo delle anche, è cruciale per la generazione della forza.
  • Chan Si Jin (纏絲勁): Forza a Spirale:
    • Alcune tecniche di Bashanfanquan incorporano la “forza a spirale,” un movimento rotatorio che aggiunge potenza e deviazione ai colpi.
    • Questo principio è evidente nelle tecniche di “trapanare” (鑽 zuān) e “attraversare” (橫 héng), che permettono di penetrare la guardia dell’avversario e di generare forza centrifuga.
  • Bu Fa (步法): Lavoro di Gambe:
    • Il lavoro di gambe nel Bashanfanquan è ampio e stabile, permettendo di generare potenza e di mantenere l’equilibrio durante i movimenti.
    • I passi lunghi danno modo di avere un ampio raggio di azione, e di generare un maggior quantitativo di forza.
  • Shen Fa (身法): Movimenti del Corpo:
    • I movimenti del corpo sono ampi e fluidi, con rotazioni del busto e utilizzo delle anche.
    • Le posture sono generalmente alte, permettendo l’uso di ampi movimenti di braccia.

Tecniche Principali (Le Otto Azioni Alte):

  • Pi (劈 pī): Spaccare:
    • Una tecnica potente che mira a colpire dall’alto verso il basso, usando la forza di tutto il corpo.
    • Spesso utilizzata per rompere la guardia dell’avversario o per colpire la testa o le spalle.
  • Beng (崩 bēng): Crollare:
    • Un colpo potente che mira a colpire dal basso verso l’alto, usando la forza delle gambe e del busto.
    • Efficace per colpire il petto, l’addome o il mento dell’avversario.
  • Ji (擠 jǐ): Premere:
    • Tecnica che utilizza pressione verso il basso, per sbilanciare l’avversario, e/o, per rompere le articolazioni.
  • Zuan (鑽 zuān): Traforare:
    • Colpire in maniera penetrante, utilizzando un movimento a spirale, quest’azione è ideale per rompere la guardia.
  • Pao (炮 pào): Cannone:
    • Colpo simile ad una cannonata, sia in termini di potenza, che di suono generato.
  • Heng (橫 héng): Attraversare:
    • Colpire lateralmente utilizzando la rotazione del busto, per massimizzare la forza generata.
  • Jia (加 jiā): Aggiungere:
    • Tecnica nella quale vengono aggiunte altre tecniche concatenate, in maniera fluida, e continua.
  • Kao (靠 kào): Appoggiarsi:
    • Utilizzare il corpo per colpire l’avversario.

Applicazioni Pratiche:

  • Combattimento a Mani Nude:
    • Le tecniche di Bashanfanquan sono efficaci sia per attacchi diretti che per contrattacchi.
    • I movimenti ampi e potenti permettono di mantenere la distanza e di generare grande impatto.

 

 

  • Combattimento con Armi:
    • Il Bashanfanquan può essere adattato per l’uso di armi tradizionali, come il bastone, la spada e la lancia.
    • Le tecniche di rotazione e di emissione della forza sono particolarmente utili nel combattimento con armi lunghe.

 

  • Autodifesa:
    • L’enfasi sulla potenza e sull’efficacia rende il Bashanfanquan un’arte marziale utile per l’autodifesa in situazioni reali.
    • Le tecniche sono progettate per infliggere danni significativi, permettendo di neutralizzare rapidamente un aggressore.

Le caratteristiche tecniche del Bashanfanquan si basano su principi di potenza, emissione della forza e coordinamento del corpo. Le tecniche principali, le “Otto Azioni Alte,” sono progettate per infliggere danni significativi e per essere efficaci in diverse situazioni di combattimento.


Aneddoti e Storie

L’Eredità dei Maestri Erranti:

Una delle figure ricorrenti negli aneddoti sul Bashanfanquan è quella del maestro errante. Questi individui, spesso ritiratisi dalla società o in viaggio per affinare le loro abilità, rappresentano l’ideale del guerriero solitario e indipendente.

  • La Sfida al Tempio:
    • Si racconta di un maestro di Bashanfanquan che, giungendo a un famoso tempio Shaolin, sfidò i monaci a un incontro amichevole.
    • Utilizzando tecniche rapide e potenti, il maestro dimostrò la superiorità del suo stile, ma poi si congedò con umiltà, lodando le abilità dei monaci.
    • Questa storia sottolinea l’importanza del rispetto e dell’umiltà, valori fondamentali nelle arti marziali tradizionali.
  • La Protezione del Villaggio:
    • Molte storie narrano di maestri di Bashanfanquan che usano le loro abilità per proteggere i villaggi dagli attacchi di banditi o animali selvatici.
    • In una di queste storie, un maestro anziano, nonostante l’età avanzata, affronta un gruppo di banditi che stavano saccheggiando un villaggio.
    • Con movimenti potenti e precisi, il maestro respinge i banditi, dimostrando che la vera forza risiede nella tecnica e nella determinazione, non solo nella giovinezza.
    • Questa tipologia di aneddoto pone l’attenzione sulla responsabilità sociale che un maestro di arti marziali ha verso la comunità.
  • L’Addestramento nella Natura Selvaggia:
    • Si racconta che molti maestri di Bashanfanquan trascorressero anni in isolamento nelle montagne, addestrandosi nella natura selvaggia.
    • Una storia narra di un giovane apprendista che, seguendo gli insegnamenti del suo maestro, imparò a muoversi con agilità tra le rocce e gli alberi, sviluppando una straordinaria consapevolezza del proprio corpo.
    • Questi racconti spesso includono l’imitazione del movimento degli animali.
  • La Prova della Forza:
    • Alcuni aneddoti descrivono prove di forza leggendarie, come maestri in grado di spezzare tronchi d’albero con un solo colpo o di sollevare pesi enormi.
    • Queste storie, anche se probabilmente esagerate, evidenziano l’enfasi del Bashanfanquan sulla potenza e sull’impatto dei colpi.

Significato Culturale e Valori:

Gli aneddoti sul Bashanfanquan non sono solo racconti di combattimenti, ma anche veicoli per trasmettere i valori e la filosofia dello stile.

  • Rispetto per la Tradizione:
    • Le storie dei maestri erranti e degli eroi locali rafforzano il rispetto per la tradizione e per gli insegnamenti dei maestri del passato.
  • Coraggio e Determinazione:
    • Le storie di combattimenti contro avversari temibili e di superamento di prove difficili ispirano coraggio e determinazione nei praticanti.
  • Umiltà e Virtù:
    • Molti aneddoti sottolineano l’importanza dell’umiltà e della virtù, ricordando ai praticanti che la vera forza risiede nel carattere e nella disciplina.
  • Armonia con la Natura:
    • Le storie di addestramento nella natura selvaggia riflettono l’influenza del taoismo e l’importanza di vivere in armonia con l’ambiente circostante.

Gli aneddoti e le storie legate al Bashanfanquan non sono solo intrattenimento, ma parte integrante della sua tradizione e della sua cultura. Questi racconti trasmettono i valori, le filosofie e le abilità dello stile, ispirando i praticanti a seguire le orme dei maestri del passato.

Conclusione

Il Bashanfanquan è uno stile di kung fu potente e misterioso, con una ricca storia e tecniche efficaci. La sua enfasi sulle azioni alte, sulla potenza e sui movimenti circolari lo rende unico e affascinante. Anche se il suo numero di praticanti è limitato, il Bashanfanquan continua a essere tramandato, mantenendo vive le antiche tradizioni marziali della Cina.

a cura di F. Dore – 2025

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