Tabella dei Contenuti
1. Cosa è
1. Cosa è l’Atarashii Naginata: Una Definizione Multidimensionale
L’Atarashii Naginata (新しい薙刀) può essere definito come un’arte marziale giapponese moderna che si concentra sull’uso della naginata, un’arma ad asta distintiva con una lama ricurva all’estremità. Tuttavia, questa definizione di base non rende pienamente giustizia alla sua complessità e ai suoi molteplici aspetti. Per comprendere appieno cosa sia l’Atarashii Naginata, è necessario analizzarlo da diverse prospettive:
a) Come Disciplina Marziale (Budo – 武道):
- Evoluzione da un’arte di combattimento: L’Atarashii Naginata affonda le sue radici nel Naginatajutsu, l’antica arte marziale praticata dai guerrieri samurai, in particolare dalle onna-bugeisha (donne guerriere). Mentre il Naginatajutsu tradizionale si concentrava sull’efficacia in battaglia, l’Atarashii Naginata ha evoluto le tecniche e la filosofia per adattarsi al contesto moderno.
- Ricerca della perfezione tecnica e spirituale: Come molte altre arti marziali giapponesi (Budo), l’Atarashii Naginata non è semplicemente un insieme di tecniche di combattimento. È un “cammino” (Do – 道) che mira alla crescita personale, al miglioramento del carattere, alla disciplina mentale e fisica, e al rispetto per gli altri. La pratica costante e meticolosa delle tecniche (kihon, kata) è vista come un mezzo per affinare non solo le abilità fisiche, ma anche la concentrazione, la perseveranza e la consapevolezza.
- Principi etici e morali: L’Atarashii Naginata è intrinsecamente legato ai principi del Budo, che enfatizzano il Reigi (礼儀 – etichetta, rispetto), Shin (真 – verità), Gi (義 – giustizia), Rei (礼 – rispetto), Meiyo (名誉 – onore), Chugi (忠義 – lealtà) e Yuki (勇気 – coraggio). Questi principi guidano il comportamento dei praticanti sia all’interno che all’esterno del dojo.
b) Come Sport da Combattimento (Kyogi Budo – 競技武道):
- Competizioni strutturate: L’Atarashii Naginata è anche una disciplina sportiva con regole e regolamenti ben definiti per le competizioni (shiai). Gli incontri si svolgono tra due contendenti che indossano protezioni (bogu) e utilizzano naginata in bambù (shiai-yo naginata).
- Obiettivo del punteggio: L’obiettivo nelle competizioni è quello di colpire validamente determinati bersagli sul corpo dell’avversario (testa – men, avambraccio/polso – kote, fianco/torace – do, e talvolta stoccata alla gola – tsuki). I punteggi vengono assegnati in base alla precisione, alla tempistica e allo spirito combattivo dimostrato durante l’esecuzione del colpo.
- Sviluppo di abilità specifiche per il combattimento: L’aspetto competitivo dell’Atarashii Naginata allena i praticanti a sviluppare abilità come la strategia, la tattica, la velocità di reazione, la gestione della distanza (maai) e la capacità di mantenere la calma sotto pressione.
c) Come Forma di Esercizio Fisico:
- Allenamento completo del corpo: La pratica della naginata coinvolge un’ampia gamma di movimenti che sollecitano diversi gruppi muscolari, migliorando la forza, la resistenza, la flessibilità, la coordinazione, l’equilibrio e la postura. Il maneggio dell’arma richiede un controllo preciso del corpo e un’ottima coordinazione occhio-mano.
- Benefici cardiovascolari: Le sessioni di allenamento, soprattutto quelle che includono esercizi dinamici e combattimento simulato, possono contribuire al miglioramento della salute cardiovascolare.
d) Come Custode di Tradizione e Cultura:
- Preservazione di un’eredità storica: L’Atarashii Naginata svolge un ruolo importante nella preservazione e nella trasmissione delle antiche tecniche e della storia della naginata. Sebbene modernizzata, mantiene un profondo rispetto per le sue radici e per il ruolo che la naginata ha avuto nella storia del Giappone.
- Espressione di estetica e forma: L’esecuzione dei kata (forme) nell’Atarashii Naginata è spesso vista come una forma di espressione artistica, che combina fluidità di movimento, precisione tecnica ed eleganza.
In sintesi, l’Atarashii Naginata è:
- Un’arte marziale giapponese moderna incentrata sull’uso della naginata.
- Un Budo che mira alla crescita personale attraverso la disciplina e la pratica.
- Uno sport da combattimento con competizioni strutturate che mettono alla prova le abilità dei praticanti.
- Una forma completa di esercizio fisico che offre numerosi benefici per la salute.
- Un veicolo per la preservazione della tradizione e della cultura giapponese.
È importante sottolineare che questi aspetti non sono mutuamente esclusivi, ma si intersecano e si completano a vicenda nella pratica dell’Atarashii Naginata. Un praticante beneficia sia degli aspetti fisici che mentali, sia della tradizione che della sfida competitiva (se lo desidera). L’Atarashii Naginata offre quindi un percorso ricco e sfaccettato per coloro che sono interessati a esplorare un’arte marziale unica e affascinante.
2. Caratteristiche, filosofia e aspetti chiave
L’Atarashii Naginata possiede una serie di caratteristiche distintive, una filosofia radicata nei principi del Budo e alcuni aspetti chiave che definiscono la sua pratica e la distinguono da altre arti marziali.
a) Caratteristiche Distintive:
- L’Arma Unica: La Naginata: La caratteristica più evidente è l’uso della naginata, un’arma ad asta con una lama ricurva. Questa struttura conferisce all’arte marziale qualità uniche:
- Distanza (Maai): La lunghezza dell’asta permette di mantenere una distanza di sicurezza dall’avversario, offrendo un vantaggio nel combattimento a distanza media. La gestione strategica di questa distanza è fondamentale.
- Leva e Potenza: L’asta funge da leva, consentendo di generare colpi potenti con un relativo minor sforzo fisico. Questo rende la naginata un’arma efficace sia per colpire che per bloccare.
- Versatilità della Lama: La lama ricurva offre una varietà di tecniche, tra cui tagli ampi e potenti, stoccate precise con la punta e la possibilità di agganciare o sbilanciare l’avversario.
- Fluidità di Movimento: L’uso efficace della naginata richiede movimenti fluidi e coordinati di tutto il corpo, sfruttando la rotazione del busto e il gioco di gambe per generare potenza e precisione.
- Eleganza e Dinamicità: L’Atarashii Naginata è spesso descritta come un’arte marziale elegante per la fluidità e la grazia dei movimenti, specialmente nell’esecuzione dei kata. Allo stesso tempo, durante il combattimento (shiai), dimostra una notevole dinamicità e velocità.
- Importanza della Postura (Kamae – 構え): Una postura corretta e stabile è fondamentale per l’efficacia delle tecniche e per mantenere l’equilibrio durante il combattimento. Diverse kamae vengono utilizzate a seconda della situazione e della strategia.
- Equilibrio tra Attacco e Difesa: La pratica enfatizza sia le tecniche offensive (colpi, stoccate) che quelle difensive (parate, deviazioni), insegnando ai praticanti a passare fluidamente dall’una all’altra.
- Adattabilità: Sebbene basata su tecniche tradizionali, l’Atarashii Naginata si è adattata al contesto moderno, evolvendo in una disciplina sportiva sicura e accessibile.
b) Filosofia Radicata nel Budo:
La filosofia dell’Atarashii Naginata è profondamente intrecciata con i principi del Budo (Via del Guerriero), che vanno oltre la semplice tecnica di combattimento e mirano alla formazione del carattere e alla crescita personale:
- Reigi (礼儀 – Etichetta e Rispetto): Il rispetto per l’insegnante, i compagni di allenamento, l’attrezzatura e il dojo è fondamentale. Le cerimonie di saluto (Rei) all’inizio e alla fine di ogni sessione e interazione sottolineano l’importanza della cortesia e del rispetto reciproco.
- Shin (真 – Verità e Sincerità): La pratica deve essere affrontata con onestà e sincerità verso se stessi e gli altri. Ciò implica un impegno autentico nel miglioramento e un’ammissione onesta dei propri limiti.
- Gi (義 – Giustizia e Rettitudine): Sebbene non direttamente applicabile al combattimento sportivo, il principio di giustizia guida il comportamento etico dei praticanti e l’applicazione dei valori appresi nel dojo alla vita quotidiana.
- Rei (礼 – Rispetto e Gratitudine): Un senso di gratitudine verso coloro che insegnano e supportano il proprio percorso marziale è essenziale.
- Meiyo (名誉 – Onore e Reputazione): Agire con integrità e preservare la propria reputazione attraverso la condotta e l’impegno.
- Chugi (忠義 – Lealtà e Fedeltà): La lealtà verso il proprio dojo, i propri compagni e i principi dell’arte marziale.
- Yuki (勇気 – Coraggio e Audacia): Non solo coraggio fisico nel confronto, ma anche il coraggio di affrontare le proprie debolezze e di perseverare di fronte alle difficoltà.
- Shoshin (初心 – Mente del Principiante): Mantenere una mente aperta e umile, disposta ad imparare costantemente, indipendentemente dal proprio livello di esperienza.
- Mushin (無心 – Mente Vuota): Durante il combattimento o l’esecuzione dei kata, aspirare a uno stato mentale libero da distrazioni e pensieri superflui, permettendo alle azioni di fluire naturalmente.
- Zanshin (残心 – Mente Persistente): Mantenere la consapevolezza e la concentrazione non solo durante l’esecuzione di una tecnica, ma anche dopo averla completata, pronti a reagire a eventuali sviluppi.
c) Aspetti Chiave della Pratica:
Diversi aspetti sono cruciali per una pratica efficace e significativa dell’Atarashii Naginata:
- Kihon (基本 – Fondamentali): La pratica meticolosa delle tecniche di base (colpi, parate, spostamenti, maneggio dell’arma) è essenziale per costruire una solida base tecnica. La precisione, la postura e la fluidità sono enfatizzate fin dall’inizio.
- Kata (形 o 型 – Forme): L’esecuzione dei kata è un aspetto centrale dell’allenamento. I kata sono sequenze predeterminate di movimenti che simulano combattimenti contro avversari immaginari. Essi permettono di studiare e perfezionare le tecniche, il ritmo, la transizione tra attacco e difesa, la gestione della distanza e l’espressione dello spirito combattivo in un contesto controllato.
- Shiai (試合 – Combattimento Sportivo): Il combattimento sportivo è un’opportunità per mettere alla prova le proprie abilità in un ambiente competitivo ma sicuro. Richiede velocità, strategia, tempismo e la capacità di applicare le tecniche apprese sotto pressione.
- Reigi Sahō (礼儀作法 – Etichetta e Cerimonie): L’osservanza delle norme di etichetta e delle cerimonie (saluti, comportamento nel dojo) è parte integrante della pratica e riflette il rispetto per la tradizione e per gli altri praticanti.
- Kiai (気合 – Grido di Energia): L’emissione di un kiai (grido) durante l’esecuzione di una tecnica non è solo un’esplosione di energia fisica, ma anche una manifestazione di concentrazione, determinazione e spirito combattivo.
- Maai (間合い – Distanza): La comprensione e la gestione della distanza dall’avversario sono cruciali per l’efficacia delle tecniche con la naginata. Imparare a entrare e uscire dalla distanza di attacco in modo sicuro ed efficace è un aspetto fondamentale dell’allenamento.
- Tenouchi (手の内 – Impugnatura): La corretta impugnatura della naginata è essenziale per il controllo dell’arma, la generazione di potenza e la precisione dei colpi. Diverse impugnature vengono utilizzate a seconda della tecnica.
- Ashisabaki (足捌き – Movimento dei Piedi): Un gioco di gambe agile e preciso è fondamentale per mantenere l’equilibrio, spostarsi rapidamente e generare potenza nei colpi.
In conclusione, l’Atarashii Naginata è un’arte marziale ricca di sfaccettature. Le sue caratteristiche uniche derivano principalmente dalla natura dell’arma utilizzata, la naginata. La sua filosofia è profondamente radicata nei principi del Budo, enfatizzando la crescita personale, il rispetto e la disciplina. Gli aspetti chiave della pratica, che includono lo studio dei fondamentali, dei kata e il combattimento sportivo, contribuiscono a formare praticanti abili non solo nell’arte marziale, ma anche individui rispettosi e disciplinati.
3. La storia
La storia della naginata è intimamente legata alla storia militare e sociale del Giappone, attraversando secoli di evoluzione, periodi di grande rilevanza e momenti di declino, per poi rinascere in una forma moderna e codificata.
a) Le Origini Antiche (Periodo Nara – Periodo Heian: VII-XII secolo):
- Armi ad asta primitive: Le radici della naginata possono essere rintracciate in forme primitive di armi ad asta dotate di lame, utilizzate già nel periodo Nara (710-794 d.C.). Queste prime versioni erano probabilmente più rudimentali e meno specializzate rispetto alla naginata che conosciamo oggi.
- Emergenza nel Periodo Heian: Durante il periodo Heian (794-1185 d.C.), con l’ascesa della classe guerriera dei samurai, la naginata iniziò a evolversi in un’arma più distintiva. La sua forma lunga e la lama ricurva si dimostrarono efficaci contro la cavalleria, permettendo ai fanti di colpire i cavalieri e i loro cavalli mantenendo una certa distanza di sicurezza.
b) L’Apogeo nel Periodo Kamakura e Muromachi (XII-XVI secolo):
- Arma di primaria importanza: La naginata raggiunse il suo culmine di importanza durante i periodi Kamakura (1185-1333 d.C.) e Muromachi (1336-1573 d.C.). Era un’arma versatile utilizzata sia dalla fanteria che dai guerrieri a cavallo, particolarmente efficace negli scontri campali. La sua portata consentiva di ingaggiare il nemico prima che potesse avvicinarsi con spade o lance più corte.
- Efficace contro la cavalleria: La lunga asta permetteva di colpire i cavalieri dall’alto, mirando alle gambe del cavallo o disarcionando il guerriero. La lama ricurva era ideale per sferrare fendenti ampi e potenti.
- Ruolo delle monache guerriere (Onna-Bugeisha): Questo periodo vide anche l’ascesa delle onna-bugeisha, donne della classe samurai che venivano addestrate nelle arti marziali per difendere le loro case, le loro famiglie e i loro domini in assenza degli uomini. La naginata divenne un’arma particolarmente associata a queste donne guerriere, considerata adatta alla loro statura e forza, e efficace per la difesa degli spazi interni. Figure leggendarie come Tomoe Gozen sono spesso raffigurate con una naginata.
c) Il Periodo Edo e il Declino come Arma da Guerra (XVII-XIX secolo):
- Periodo di relativa pace: Con l’istituzione dello shogunato Tokugawa e un lungo periodo di relativa pace nel periodo Edo (1603-1868 d.C.), l’importanza della naginata come arma da guerra sui campi di battaglia diminuì gradualmente. L’enfasi si spostò maggiormente sulla spada (katana) come simbolo dello status del samurai.
- Continuazione della pratica: Nonostante il suo declino come arma militare primaria, la pratica della naginata continuò, soprattutto all’interno delle famiglie samurai come forma di disciplina, esercizio fisico e mantenimento delle tradizioni. Divenne sempre più associata all’educazione delle donne samurai.
- Emergere di scuole di Naginatajutsu (Koryu): Durante questo periodo, diverse scuole di Naginatajutsu (Koryu – scuole antiche) si formalizzarono, codificando tecniche e kata tramandati di generazione in generazione. Scuole come la Hozoin-ryu e la Tendo-ryu svilupparono stili distinti di maneggio della naginata.
d) Il Periodo Meiji e la Modernizzazione (XIX-XX secolo):
- Riforma militare e declino delle arti marziali tradizionali: La Restaurazione Meiji (1868) portò a una rapida modernizzazione del Giappone, inclusa la riforma dell’esercito secondo modelli occidentali. Le armi tradizionali, inclusa la naginata, persero la loro centralità militare. Le arti marziali in generale subirono un periodo di declino.
- Rinascita e adattamento: All’inizio del XX secolo, ci fu un rinnovato interesse per le arti marziali come mezzo di educazione fisica, morale e culturale. Figure influenti riconobbero il valore educativo e disciplinare di queste antiche tradizioni.
e) La Nascita dell’Atarashii Naginata (XX secolo – Oggi):
- Standardizzazione e codificazione: Negli anni ’50 del XX secolo, si sentì la necessità di preservare e promuovere la pratica della naginata in una forma adatta al mondo moderno. La All Japan Naginata Federation (AJNF), fondata nel 1955, giocò un ruolo cruciale in questo processo.
- Creazione di regole e curriculum moderni: La AJNF standardizzò le tecniche, i kata e le regole per la competizione, dando vita all’Atarashii Naginata (nuova naginata). L’obiettivo era quello di creare una disciplina marziale accessibile a tutti, focalizzata sulla crescita personale, la disciplina, il rispetto e la competizione sportiva sicura.
- Diffusione come sport e disciplina educativa: L’Atarashii Naginata si diffuse in tutto il Giappone come sport scolastico e attività per adulti, promuovendo la forma fisica, la coordinazione e i valori del Budo.
- Espansione internazionale: Negli ultimi decenni, l’Atarashii Naginata ha iniziato a diffondersi anche al di fuori del Giappone, con la creazione di federazioni e dojo in diversi paesi in tutto il mondo, inclusa l’Italia. La European Naginata Federation (ENF) svolge un ruolo importante nella promozione della disciplina in Europa.
- Continuazione delle scuole tradizionali (Koryu): È importante notare che, parallelamente all’evoluzione dell’Atarashii Naginata, alcune scuole tradizionali di Naginatajutsu (Koryu) continuano a esistere e a tramandare le loro tecniche e la loro filosofia in modo più conservativo, mantenendo un legame diretto con il passato guerriero del Giappone.
In conclusione, la storia della naginata è un affascinante viaggio attraverso i secoli, da un’efficace arma da campo di battaglia a una disciplina marziale moderna che incarna i valori del Budo e offre benefici fisici e mentali. L’Atarashii Naginata rappresenta la continuazione e l’adattamento di questa ricca tradizione al mondo contemporaneo, assicurando che l’eleganza e la potenza di quest’antica arte marziale continuino a vivere.
4. Il Fondatore
Contrariamente a molte arti marziali tradizionali (Koryu) che possono vantare un singolo fondatore o una specifica scuola di origine con un capostipite, l’Atarashii Naginata non ha un unico “fondatore” nel senso stretto del termine. La sua nascita è il risultato di un processo di codificazione, standardizzazione e modernizzazione di diverse scuole e tecniche di Naginatajutsu preesistenti, un’opera collettiva guidata principalmente dalla All Japan Naginata Federation (AJNF).
La All Japan Naginata Federation (AJNF) come Forza Fondatrice:
La figura centrale nella creazione e nello sviluppo dell’Atarashii Naginata è la All Japan Naginata Federation (Zennihon Naginata Renmei – 全日本なぎなた連盟), fondata nel 1955. Questa organizzazione fu istituita con l’obiettivo di:
- Preservare le antiche tradizioni della naginata.
- Promuovere la pratica della naginata come disciplina fisica, mentale ed educativa nel Giappone moderno.
- Standardizzare le tecniche, i kata e le regole per la competizione, rendendo la pratica accessibile a un pubblico più ampio.
- Elevare lo status della naginata come parte del patrimonio culturale giapponese.
Figure Chiave e il Processo di Standardizzazione:
Invece di un singolo fondatore, l’Atarashii Naginata è il risultato del contributo di numerosi maestri e figure di spicco provenienti da diverse scuole tradizionali di Naginatajutsu. Questi esperti si riunirono sotto l’egida della AJNF per collaborare alla creazione di un curriculum unificato e di regole di competizione. Alcuni dei contributi chiave di questo processo includono:
- Raccolta e analisi delle tecniche tradizionali: Maestri provenienti da scuole come la Hozoin-ryu, la Tendo-ryu e altre condivisero le loro conoscenze e le loro tecniche specifiche.
- Selezione e standardizzazione delle tecniche fondamentali (Kihon): Un comitato tecnico all’interno della AJNF lavorò per identificare e definire le tecniche di base che sarebbero diventate il fondamento della pratica dell’Atarashii Naginata.
- Creazione di un sistema di Kata unificato: I kata tradizionali furono studiati e, in alcuni casi, vennero creati nuovi kata specificamente per l’Atarashii Naginata, con l’obiettivo di insegnare i principi fondamentali e le applicazioni delle tecniche in modo strutturato. I Shikake-oji e i Kiso Dosa sono esempi di kata standardizzati.
- Definizione delle regole per la competizione (Shiai): Furono stabilite regole chiare e precise per gli incontri competitivi, inclusi i bersagli validi, i punteggi e le norme di sicurezza, portando alla creazione della Shiai-yo Naginata in bambù e all’uso del Bogu protettivo.
- Elaborazione di un sistema di gradi (Kyu/Dan): Un sistema di classificazione fu introdotto per riconoscere il progresso e il livello di competenza dei praticanti.
Assenza di un Singolo Fondatore con una Storia Personale Unica per l’Atarashii Naginata:
È importante comprendere che, a differenza di arti marziali fondate da individui specifici che hanno sviluppato un proprio stile unico basato sulla loro esperienza e filosofia personale, l’Atarashii Naginata è un prodotto di unificazione e sintesi. Non esiste una singola persona la cui biografia possa essere definita come la “storia del fondatore” dell’Atarashii Naginata.
Tuttavia, si possono riconoscere e onorare i pionieri e i maestri che hanno contribuito in modo significativo alla nascita e alla crescita della AJNF e, di conseguenza, dell’Atarashii Naginata. Questi individui, spesso leader di spicco nelle loro rispettive scuole tradizionali, ebbero la visione e la volontà di collaborare per creare una forma moderna e accessibile di quest’antica arte marziale. I loro nomi potrebbero essere presenti negli annali della AJNF e nelle storie delle singole scuole tradizionali, ma non esiste una “storia del fondatore” unitaria per l’Atarashii Naginata come entità moderna.
In conclusione:
L’Atarashii Naginata non ha un singolo fondatore con una storia personale specifica legata alla sua creazione. È il risultato di uno sforzo collettivo di maestri e appassionati, guidati dalla All Japan Naginata Federation, che hanno lavorato per preservare, standardizzare e modernizzare l’arte della naginata per le generazioni future. La “storia del fondatore” dell’Atarashii Naginata è intrinsecamente legata alla storia della fondazione e dello sviluppo della AJNF e al contributo dei numerosi esperti che hanno condiviso le loro conoscenze e la loro passione per quest’antica arte marziale.
5. Maestri Famosi
La storia dell’Atarashii Naginata, come discusso nel punto precedente, non ruota attorno a un singolo fondatore. Invece, la sua creazione e diffusione sono state guidate da figure chiave all’interno della All Japan Naginata Federation (AJNF) e da maestri di varie scuole tradizionali (Koryu) che hanno contribuito al processo di standardizzazione.
Pertanto, parlare di “maestri famosi” nell’Atarashii Naginata si riferisce principalmente a individui che hanno avuto un impatto significativo nella sua modernizzazione, promozione e insegnamento, sia a livello nazionale che internazionale. Ecco alcuni modi per considerare le figure di spicco in quest’arte:
1. Pionieri della All Japan Naginata Federation (AJNF):
Questi sono i maestri che hanno avuto la visione e la dedizione per riunire le diverse tradizioni di Naginatajutsu e forgiarle in una disciplina unificata. I loro nomi potrebbero non essere universalmente noti al di fuori della comunità della naginata, ma il loro contributo è stato fondamentale. Spesso provenivano da posizioni di leadership nelle scuole Koryu esistenti e hanno lavorato instancabilmente per stabilire il curriculum, i kata e le regole dell’Atarashii Naginata.
2. Figure di spicco nell’insegnamento e nella promozione:
Diversi maestri hanno dedicato la loro vita all’insegnamento dell’Atarashii Naginata e alla sua promozione in Giappone e nel mondo. Questi sensei hanno formato innumerevoli praticanti e hanno contribuito a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per quest’arte marziale. Alcuni potrebbero aver ricoperto ruoli importanti all’interno delle federazioni nazionali e internazionali.
3. Esponenti di scuole tradizionali (Koryu) che hanno influenzato l’Atarashii Naginata:
Sebbene l’Atarashii Naginata sia una forma modernizzata, le sue radici affondano nelle scuole Koryu. I leader e i maestri di queste scuole, come la Tendo-ryu e la Jikishinkage-ryu, hanno inevitabilmente influenzato lo sviluppo delle tecniche e dei principi dell’Atarashii Naginata attraverso la loro partecipazione al processo di standardizzazione.
4. Praticanti di alto rango con un impatto internazionale:
Alcuni individui hanno raggiunto altissimi livelli di maestria nell’Atarashii Naginata e hanno giocato un ruolo cruciale nella sua diffusione al di fuori del Giappone, fondando dojo, guidando federazioni e organizzando eventi internazionali.
Esempi (con le limitazioni dovute alla natura “moderna” e collettiva della fondazione):
- Figure all’interno della All Japan Naginata Federation (AJNF) al momento della sua fondazione e nei primi anni: Identificare singoli nomi di spicco in questa fase iniziale può essere difficile senza una ricerca approfondita negli archivi della federazione. Tuttavia, i leader delle principali scuole Koryu dell’epoca avrebbero avuto un ruolo influente.
- Maestri che hanno contribuito alla standardizzazione dei Kata: I nomi di coloro che hanno contribuito alla creazione e alla definizione dei kata Shikake-oji e Kiso Dosa sarebbero figure chiave.
- **Kimura Yasuko Soke: Menzionata in alcune fonti come una figura di spicco nell’Atarashii Naginata e anche come la più anziana istruttrice del predecessore dell’Atarashii Naginata, la Tendo-Ryu. Ha viaggiato in tutto il mondo per promuovere la naginata.
- Miyako Tanaka Price (Hanshi): Raggiunse il più alto grado per i praticanti di naginata al di fuori del Giappone e contribuì significativamente alla diffusione dell’arte negli Stati Uniti e in altri paesi. Ha anche insegnato lo stile tradizionale Tendo Ryu.
Sfide nell’identificare “Maestri Famosi” come in altre arti marziali:
- Focus sulla Federazione: L’Atarashii Naginata è fortemente centralizzata attorno alla AJNF, il che significa che l’enfasi è spesso sull’organizzazione piuttosto che su singoli lignaggi di maestri.
- Natura relativamente moderna: Essendo una forma codificata nel XX secolo, non ha lo stesso lignaggio secolare di alcune arti marziali più antiche con figure leggendarie tramandate di generazione in generazione.
- Mancanza di figure “fondatrici” individuali: Come discusso, l’assenza di un singolo fondatore rende più difficile identificare un “capostipite” famoso.
Conclusione:
Sebbene l’Atarashii Naginata non abbia “maestri famosi” nel senso tradizionale di fondatori di stili unici, ci sono state e ci sono figure estremamente influenti che hanno guidato la sua creazione, standardizzazione, insegnamento e diffusione. Questi individui, spesso lavorando all’interno della struttura della All Japan Naginata Federation e portando con sé la ricchezza delle tradizioni Koryu, hanno plasmato l’arte che conosciamo oggi e continuano a ispirare le nuove generazioni di praticanti. La loro “fama” risiede nel loro contributo allo sviluppo e alla crescita di questa elegante e dinamica arte marziale. Per conoscere i nomi specifici di questi maestri, una ricerca più approfondita negli archivi della AJNF e nelle storie delle federazioni internazionali sarebbe necessaria.
6. Leggende, curiosità, storie e aneddoti
La naginata, con la sua lunga storia di utilizzo in battaglia e la sua associazione con figure iconiche, è circondata da diverse leggende, curiosità, storie e aneddoti che ne arricchiscono il fascino e la comprensione.
a) Leggende e Miti:
- Le Onna-Bugeisha come figure leggendarie: Come accennato in precedenza, le onna-bugeisha (donne guerriere) sono indissolubilmente legate alla leggenda della naginata. Figure come Tomoe Gozen (XII secolo), una guerriera al servizio di Minamoto no Yoshinaka durante le Guerre Genpei, sono celebrate nelle cronache epiche (come l’Heike Monogatari) per la loro incredibile forza e abilità in battaglia, spesso brandendo una naginata con maestria. Queste storie hanno contribuito a creare un’aura quasi mitica attorno alle donne che maneggiavano quest’arma.
- La naginata come “arma delle donne”: Sebbene fosse usata anche dagli uomini, la naginata divenne particolarmente associata alle donne samurai. La leggenda narra che la sua lunghezza offrisse un vantaggio mantenendo a distanza gli aggressori, e la sua versatilità la rendesse adatta alla difesa della casa e della famiglia. Questa associazione ha permeato la cultura popolare giapponese per secoli.
b) Curiosità Storiche:
- Variazioni nella forma: Nel corso della sua storia, la naginata ha subito diverse modifiche nella forma della lama e della lunghezza dell’asta, adattandosi alle mutevoli esigenze dei campi di battaglia. Esistevano naginata più corte per il combattimento ravvicinato e versioni più lunghe per contrastare la cavalleria.
- Utilizzo sui campi di battaglia: Inizialmente efficace contro la cavalleria, la naginata mantenne la sua importanza per un lungo periodo. Curiosamente, con l’evoluzione delle tattiche di fanteria e l’aumento dell’uso delle lance (yari) e delle armi da fuoco, il ruolo primario della naginata sui campi di battaglia diminuì gradualmente nel periodo Edo.
- Simbolo di status: Durante alcuni periodi, possedere e saper maneggiare una naginata era visto come un segno di status e di educazione per le donne della classe samurai. Faceva parte del corredo nuziale di una sposa samurai, simboleggiando la sua capacità di proteggere la famiglia.
- La naginata nelle arti: La naginata è spesso raffigurata in opere d’arte giapponesi, come rotoli dipinti e stampe, che illustrano scene di battaglia o la vita quotidiana dei samurai e delle loro famiglie. Queste rappresentazioni forniscono preziose informazioni sulla sua forma e sul suo utilizzo nel corso del tempo.
c) Storie e Aneddoti:
- Storie di eroismo femminile: Numerose storie, spesso tramandate oralmente o attraverso cronache locali, narrano di donne che usarono la naginata con coraggio e abilità per difendere le loro comunità o le loro famiglie durante periodi di conflitto o banditismo. Sebbene spesso difficili da verificare come fatti storici, queste storie contribuiscono al folklore legato all’arma.
- Aneddoti sull’addestramento: Racconti di antichi dojo (palestre) di naginatajutsu spesso sottolineano la rigorosità dell’addestramento, la disciplina ferrea imposta dai maestri e l’importanza della perseveranza per padroneggiare l’arma.
- La transizione al moderno Atarashii Naginata: La storia della fondazione della All Japan Naginata Federation (AJNF) è di per sé un aneddoto interessante: la collaborazione di maestri provenienti da diverse tradizioni, che pur mantenendo il rispetto per le loro radici, hanno saputo creare una forma unificata e moderna dell’arte.
- Curiosità sull’equipaggiamento moderno: L’evoluzione dell’equipaggiamento protettivo (Bogu) per l’Atarashii Naginata è una storia di adattamento per garantire la sicurezza durante la competizione, pur mantenendo un legame con l’estetica delle armature tradizionali. La shiai-yo naginata in bambù è un esempio di come un’arma potenzialmente pericolosa sia stata resa sicura per la pratica sportiva.
- Aneddoti sulle competizioni: Le competizioni di Atarashii Naginata sono spesso descritte come eventi che combinano abilità marziali con un forte senso di etichetta e rispetto per l’avversario, riflettendo i principi del Budo. Ci sono sicuramente storie di incontri memorabili, di dimostrazioni di grande abilità e di momenti di sportività che vengono tramandati all’interno della comunità.
d) L’influenza culturale:
- Nella letteratura e nel cinema: La naginata continua ad apparire nella letteratura, nei film e negli anime giapponesi, spesso associata a personaggi femminili forti e coraggiose, perpetuando la sua immagine iconica.
- Nei festival e nelle cerimonie: In alcune regioni del Giappone, la naginata può essere presente in festival tradizionali o cerimonie, a testimonianza del suo significato storico e culturale.
In conclusione, la naginata è un’arma carica di storia e di significato culturale. Le leggende delle onna-bugeisha, le curiosità sul suo utilizzo e la sua evoluzione, le storie tramandate di generazione in generazione e la sua continua presenza nella cultura popolare contribuiscono a rendere l’Atarashii Naginata non solo un’arte marziale, ma anche un ponte verso il passato glorioso del Giappone. Esplorare queste storie e aneddoti arricchisce la comprensione e l’apprezzamento per questa elegante e potente arte.
7. Tecniche
Le tecniche dell’Atarashii Naginata sono un sistema complesso e ben definito che sfrutta le caratteristiche uniche dell’arma. Possono essere suddivise in diverse categorie principali, ognuna con le sue sottocategorie e variazioni. La corretta esecuzione di queste tecniche richiede non solo abilità fisica, ma anche concentrazione mentale, coordinazione e una profonda comprensione dei principi del maai (distanza) e del timing.
a) Colpi (Uchi – 打ち):
I colpi rappresentano la base delle tecniche offensive nell’Atarashii Naginata. Sono diretti a specifici bersagli sul corpo dell’avversario, protetti dal bogu durante il combattimento sportivo.
- Men (面 – Testa): Il colpo più comune e fondamentale. Viene sferrato verticalmente dall’alto verso il centro della maschera (men) dell’avversario. Richiede un movimento coordinato di braccia, corpo e gambe per generare potenza e precisione. Esistono diverse varianti a seconda della posizione e della situazione.
- Kote (小手 – Avambraccio/Polso): Un colpo diretto all’avambraccio o al polso dell’avversario. È un bersaglio più piccolo e richiede maggiore precisione. Può essere eseguito con un movimento più orizzontale o diagonale. Spesso utilizzato per interrompere un attacco avversario o per colpire un’apertura.
- Do (胴 – Fianco/Torace): Un colpo orizzontale diretto al lato del do (protezione del torace e dell’addome) dell’avversario. Richiede una rotazione efficace del corpo per generare la forza necessaria. Esistono colpi al do destro e al do sinistro.
- Tsuki (突き – Stoccata): Una spinta diretta con la punta della naginata verso la gola (tsuki-dare) o il corpo dell’avversario. Richiede un allineamento preciso del corpo e un movimento rapido e controllato. Il tsuki alla gola è un bersaglio sensibile e spesso decisivo.
- Sune (脛 – Stinco): Un colpo diretto allo stinco dell’avversario. Meno comune nelle competizioni moderne con bogu completo, ma può essere presente in forme di pratica più libera o in contesti di autodifesa.
b) Parate (Uke – 受け):
Le parate sono tecniche difensive utilizzate per bloccare, deviare o controllare gli attacchi dell’avversario. L’obiettivo è neutralizzare la minaccia e creare un’apertura per un contrattacco.
- Jodan Uke (上段受け – Parata Alta): Utilizzata per bloccare colpi diretti alla testa (men). La naginata viene sollevata sopra la testa con la lama rivolta verso l’alto per intercettare l’attacco.
- Chudan Uke (中段受け – Parata Media): Utilizzata per bloccare colpi diretti al corpo (do). La naginata viene portata orizzontalmente davanti al corpo per deviare l’attacco. Esistono varianti a seconda dell’altezza e della direzione del colpo.
- Gedan Uke (下段受け – Parata Bassa): Utilizzata per bloccare colpi diretti alle gambe (sune). La naginata viene abbassata per intercettare l’attacco.
- Kote Uke (小手受け – Parata all’Avambraccio): Utilizzata per bloccare colpi diretti all’avambraccio (kote). Richiede una rapida e precisa deviazione dell’arma avversaria.
- Osae Uke (押さえ受け – Parata di Controllo/Pressione): Invece di un blocco diretto, questa parata mira a controllare o a esercitare pressione sull’arma dell’avversario, creando un’opportunità per un contrattacco o per sbilanciarlo.
c) Spostamenti (Ashisabaki – 足捌き):
Il movimento dei piedi è fondamentale per mantenere la distanza corretta (maai), avvicinarsi all’avversario per attaccare, allontanarsi per difendersi o schivare gli attacchi. Un buon ashisabaki permette di mantenere l’equilibrio e la stabilità in ogni situazione.
- Ayumi-ashi (歩み足 – Passo Normale): Un passo naturale in avanti o indietro.
- Tsugi-ashi (継ぎ足 – Passo Inseguente): Un passo in cui il piede posteriore segue rapidamente il piede anteriore senza sorpassarlo, mantenendo la distanza.
- Hiraki-ashi (開き足 – Passo Laterale/Obliquo): Un passo laterale o obliquo per cambiare l’angolo di attacco o difesa.
- Tobi-ashi (飛び足 – Passo Saltato): Un passo più ampio o un piccolo salto per guadagnare rapidamente distanza o per un attacco improvviso.
- Tenkan (転換 – Rotazione del Corpo): Movimenti di rotazione del corpo per cambiare direzione o per generare potenza nei colpi.
d) Maneggio dell’asta (Sabaki – 捌き):
Il controllo e la manipolazione efficace dell’asta della naginata sono essenziali per eseguire le tecniche in modo fluido e potente.
- Furi (振り – Oscillazione): Il movimento di base per sferrare i colpi, sfruttando la leva dell’asta.
- Mawashi (回し – Rotazione): Tecniche di rotazione dell’asta per cambiare la posizione della lama o per preparare un attacco.
- Suriage (摺り上げ – Sollevamento Scorrevole): Un movimento per sollevare l’asta dell’avversario e creare un’apertura.
- Harai (払い – Spazzata): Un movimento per spazzare via l’arma o le gambe dell’avversario, sbilanciandolo.
e) Tecniche di sbilanciamento (Kuzushi – 崩し):
Queste tecniche mirano a rompere l’equilibrio dell’avversario, creando un’opportunità per un attacco efficace. Possono coinvolgere movimenti dell’arma, del corpo o una combinazione di entrambi.
f) Tecniche combinate (Renzoku Waza – 連続技):
Sequenze di due o più tecniche eseguite in rapida successione per sopraffare l’avversario o sfruttare un’apertura.
g) Tecniche speciali:
Alcune scuole tradizionali (Koryu) possono includere tecniche più specializzate o variazioni uniche che non sono necessariamente parte del curriculum standard dell’Atarashii Naginata moderno.
Principi Fondamentali che Sottendono le Tecniche:
- Issoku Itto (一足一刀 – Un Passo, un Taglio/Colpo): L’idea di coordinare il movimento dei piedi con l’esecuzione del colpo per massimizzare l’efficacia.
- Tai Sabaki (体捌き – Movimento del Corpo): L’uso efficiente del movimento del corpo per generare potenza, mantenere l’equilibrio e schivare gli attacchi.
- Kime (極め – Focalizzazione dell’Energia): La concentrazione di energia fisica e mentale nel momento dell’impatto per rendere il colpo efficace.
- Ki-Ken-Tai-Ichi (気剣体一 – Unità di Spirito, Spada/Naginata e Corpo): L’armonizzazione di intenzione, movimento dell’arma e movimento del corpo nell’esecuzione di una tecnica.
La padronanza delle tecniche dell’Atarashii Naginata richiede anni di pratica diligente sotto la guida di un istruttore qualificato. L’enfasi non è solo sull’esecuzione meccanica, ma anche sulla comprensione dei principi sottostanti e sulla capacità di applicare le tecniche in modo efficace e appropriato in diverse situazioni.
8. I Kata
I kata (形 o 型), spesso tradotti come “forme” o “modelli”, rappresentano un elemento cruciale e insostituibile nella pratica dell’Atarashii Naginata. Essi sono sequenze predeterminate di movimenti che simulano un combattimento codificato contro uno o più avversari immaginari. La pratica dei kata va ben oltre la semplice memorizzazione di una coreografia; essa incarna i principi tecnici, strategici e filosofici dell’arte marziale.
a) Scopo e Obiettivi della Pratica dei Kata:
La pratica dei kata nell’Atarashii Naginata persegue molteplici obiettivi:
- Interiorizzazione delle Tecniche Fondamentali (Kihon): I kata forniscono un contesto applicativo per le tecniche di base (colpi, parate, spostamenti, maneggio dell’arma). Attraverso la ripetizione strutturata, il praticante interiorizza la forma corretta, l’angolazione, il tempismo e il flusso dei movimenti.
- Sviluppo della Coordinazione e dell’Equilibrio: L’esecuzione fluida dei kata richiede un’eccellente coordinazione tra le diverse parti del corpo e un solido equilibrio in movimento.
- Comprensione del Maai (Distanza) e del Timing: I kata insegnano a gestire la distanza dall’avversario immaginario e a eseguire le tecniche nel momento opportuno, simulando le dinamiche di un vero combattimento.
- Apprendimento dei Principi di Attacco e Difesa: Ogni kata presenta una sequenza logica di attacchi e difese, illustrando come rispondere a diverse situazioni e come sfruttare le aperture.
- Sviluppo della Concentrazione (Zanshin) e dello Spirito (Kiai): L’esecuzione efficace di un kata richiede una profonda concentrazione mentale e spesso include l’emissione di kiai (grido) per focalizzare l’energia e manifestare lo spirito combattivo.
- Trasmissione della Tradizione e della Filosofia: I kata sono un veicolo per tramandare le tecniche e i principi sviluppati nel corso della storia della naginata, incarnando l’essenza dell’arte marziale.
- Miglioramento della Postura e della Fluidità del Movimento: La pratica costante dei kata contribuisce a sviluppare una postura corretta, movimenti fluidi ed eleganti.
- Preparazione Mentale al Combattimento: Sebbene non siano combattimenti reali, i kata aiutano a sviluppare la mentalità e la consapevolezza necessarie per affrontare un avversario.
b) Tipi di Kata nell’Atarashii Naginata:
Nell’Atarashii Naginata standardizzato dalla All Japan Naginata Federation (AJNF), i kata principali si dividono in:
- Kiso Dosa (基礎動作 – Movimenti di Base): Questi kata si concentrano sull’esecuzione corretta dei movimenti fondamentali, come i passi, le impugnature e i movimenti di base della naginata (brandeggio, rotazione, ecc.). Sono essenziali per costruire una solida base tecnica.
- Shikake-oji (仕掛け応じ – Attacco e Risposta): Questi kata sono eseguiti in coppia e simulano uno scambio di attacchi e difese. Un praticante assume il ruolo di attaccante (shikake) e l’altro risponde (oji). Esistono diverse forme di Shikake-oji che insegnano varie combinazioni di attacco e difesa contro diversi bersagli (men, kote, do, tsuki). Ogni forma ha una sequenza predeterminata di attacchi e risposte che i praticanti devono eseguire con precisione e tempismo.
- Engi (演武 – Dimostrazioni): Sebbene non siano strettamente “kata” nel senso di sequenze di combattimento predefinite per l’apprendimento, le engi sono dimostrazioni di kata eseguite spesso in coppia o in gruppo. Sono valutate per la tecnica, l’armonia, la coordinazione e la presentazione estetica. Le engi mostrano la bellezza e la fluidità dell’Atarashii Naginata.
c) Esecuzione e Apprendimento dei Kata:
L’apprendimento dei kata segue generalmente un processo graduale:
- Osservazione: Il praticante osserva attentamente l’istruttore eseguire il kata, prestando attenzione ai movimenti, alla postura, al ritmo e all’espressione.
- Memorizzazione: Il praticante impara la sequenza dei movimenti, spesso suddivisa in piccole sezioni.
- Esecuzione Lenta: Inizialmente, il kata viene eseguito lentamente per concentrarsi sulla forma corretta e sulla coordinazione.
- Aumento della Velocità e dell’Intensità: Con la pratica, la velocità e l’intensità dell’esecuzione aumentano gradualmente, mantenendo la precisione e la fluidità.
- Comprensione del Significato: Oltre all’esecuzione fisica, è importante comprendere il significato di ogni movimento all’interno del kata: quale attacco simula, quale difesa viene applicata e quali principi strategici sono sottintesi.
- Sviluppo del “Feeling”: Con la pratica continua, il kata diventa più di una sequenza memorizzata; il praticante sviluppa un “feeling” per il ritmo, il flusso e l’intenzione di ogni movimento.
d) L’Importanza dei Kata nella Pratica:
I kata non sono esercizi statici o forme vuote. Essi sono l’essenza della tradizione marziale condensata in sequenze di movimento. Attraverso la loro pratica diligente, i praticanti dell’Atarashii Naginata sviluppano:
- Memoria muscolare: L’esecuzione ripetuta dei movimenti aiuta a interiorizzarli a livello fisico.
- Consapevolezza corporea: La pratica dei kata aumenta la consapevolezza del proprio corpo nello spazio e il controllo dei movimenti.
- Disciplina mentale: La concentrazione richiesta per eseguire i kata migliora la disciplina mentale e la capacità di focalizzazione.
- Rispetto per la tradizione: La pratica dei kata è un modo per connettersi con la storia e i principi dell’arte marziale.
In conclusione, i kata sono un pilastro fondamentale dell’Atarashii Naginata. Essi rappresentano un metodo sofisticato per trasmettere le tecniche, i principi e la filosofia dell’arte marziale. Attraverso la loro pratica meticolosa, i praticanti non solo affinano le proprie abilità fisiche, ma coltivano anche la disciplina mentale, la consapevolezza e il rispetto per la tradizione. I kata sono la linfa vitale che connette il praticante moderno con l’eredità dei guerrieri del passato.
9. Una tipica seduta di allenamento
Una seduta di allenamento (keiko – 稽古) nell’Atarashii Naginata è generalmente strutturata per sviluppare gradualmente le abilità fisiche, tecniche e mentali dei praticanti. La durata e il contenuto specifico possono variare a seconda del dojo (palestra), del livello dei partecipanti e degli obiettivi della lezione, ma una sessione tipica segue un flusso logico che prepara il corpo, affina le tecniche e culmina spesso in una forma di applicazione pratica.
a) Fase Iniziale: Riscaldamento (Warm-up – 準備運動 – Junbi Undō):
L’allenamento inizia sempre con una fase di riscaldamento essenziale per preparare il corpo all’attività fisica, prevenire infortuni e aumentare la circolazione sanguigna. Questa fase può durare dai 10 ai 20 minuti e include:
- Esercizi di stretching dinamico: Movimenti ampi e controllati che coinvolgono le principali articolazioni e gruppi muscolari utilizzati nella naginata, come rotazioni delle braccia, delle spalle, del busto, delle anche e delle gambe. Esempi includono circonduzioni delle braccia, oscillazioni delle gambe e torsioni del tronco.
- Cardio leggero: Attività aerobiche a bassa intensità come corsa leggera sul posto, saltelli o movimenti che simulano i passi base della naginata per aumentare gradualmente la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.
- Esercizi specifici per la naginata: Alcuni dojo includono movimenti di base con la naginata (senza colpire un bersaglio) a bassa velocità per familiarizzare il corpo con l’arma e riscaldare i muscoli specifici utilizzati nel suo maneggio.
b) Fase Centrale: Allenamento Tecnico (Kihon e Kata – 基本と形):
Questa è la parte principale dell’allenamento, che si concentra sullo sviluppo e sul perfezionamento delle tecniche fondamentali e sull’apprendimento e la pratica dei kata. Questa fase può durare dai 30 ai 60 minuti o più.
- Kihon (基本 – Fondamentali):
- Ripetizione individuale: Gli studenti praticano individualmente le tecniche di base (colpi, parate, spostamenti) sotto la guida dell’istruttore. L’attenzione è posta sulla forma corretta, sulla postura, sull’equilibrio, sul tenouchi (impugnatura) e sulla fluidità del movimento.
- Esercizi a coppie (senza contatto): A volte, i kihon vengono praticati in coppia, con un partner che attacca e l’altro che para e contrattacca (senza colpire effettivamente). Questo aiuta a sviluppare il tempismo, la distanza e la consapevolezza del partner.
- Kata (形 o 型 – Forme):
- Apprendimento di nuovi kata: L’istruttore insegna nuovi kata, spiegando la sequenza dei movimenti, il loro significato e i principi sottostanti.
- Pratica dei kata appresi: Gli studenti praticano i kata individualmente o in coppia (nel caso degli Shikake-oji), cercando di migliorare la precisione, la fluidità, il ritmo e l’espressione. L’istruttore fornisce correzioni e suggerimenti.
- Focus sui dettagli: L’attenzione viene posta sui dettagli specifici di ogni movimento, come l’angolazione della naginata, la posizione dei piedi e il movimento del corpo.
c) Fase di Applicazione Pratica (Kumite-kei – 組手系):
Questa fase introduce l’applicazione pratica delle tecniche apprese in un contesto più dinamico e interattivo. La durata e l’intensità possono variare a seconda del livello dei praticanti.
- Kakarigeiko (掛かり稽古 – Attacco Continuo): Un praticante (il motodachi) rimane fermo o si muove minimamente, mentre l’altro (lo shikakari) esegue una serie continua di attacchi ai bersagli designati. Questo esercizio sviluppa la velocità, la resistenza, lo spirito combattivo e la capacità di attaccare in sequenza.
- Ji-geiko (自由稽古 – Pratica Libera): Un combattimento libero e controllato tra due praticanti che indossano il bogu (equipaggiamento protettivo). L’obiettivo non è necessariamente la vittoria, ma l’applicazione delle tecniche apprese in un contesto dinamico, sperimentare diverse strategie e migliorare la reazione e il tempismo. Il combattimento è supervisionato dall’istruttore per garantire la sicurezza e fornire feedback.
- Hikitate-geiko (引立稽古 – Pratica Guidata): Un praticante più esperto guida un praticante meno esperto durante un combattimento, offrendo opportunità di attacco e fornendo indicazioni.
d) Fase Finale: Raffreddamento (Cool-down – 整理運動 – Seiri Undō):
La seduta di allenamento si conclude con una fase di raffreddamento per aiutare il corpo a tornare gradualmente allo stato di riposo, ridurre l’indolenzimento muscolare e prevenire infortuni. Questa fase dura solitamente dai 5 ai 10 minuti e include:
- Stretching statico: Mantenere allungamenti per 20-30 secondi per allungare i principali gruppi muscolari utilizzati durante l’allenamento.
- Esercizi di respirazione: Tecniche di respirazione profonda per favorire il rilassamento.
- Rilassamento leggero: A volte vengono inclusi esercizi di rilassamento leggero per distendere ulteriormente il corpo.
e) Conclusione: Saluto (Rei – 礼):
La seduta di allenamento termina con una cerimonia di saluto formale (Rei) verso l’istruttore, i compagni di allenamento e il dojo, esprimendo rispetto e gratitudine per la pratica.
Aspetti Importanti di una Tipica Seduta:
- Struttura e progressione: L’allenamento è strutturato per progredire gradualmente dal riscaldamento all’attività più intensa e poi al raffreddamento.
- Guida dell’istruttore (Sensei): L’istruttore svolge un ruolo fondamentale nel guidare la lezione, fornire istruzioni, correggere le tecniche e garantire la sicurezza.
- Rispetto e disciplina: L’ambiente di allenamento è improntato al rispetto reciproco, alla disciplina e all’impegno.
- Adattabilità: La struttura di una seduta può essere adattata in base al livello dei partecipanti, agli obiettivi specifici della lezione e al tempo disponibile.
- Focus sulla sicurezza: La sicurezza è sempre una priorità, con un’enfasi sull’esecuzione corretta delle tecniche e sull’uso appropriato dell’equipaggiamento protettivo durante il kumite.
In sintesi, una tipica seduta di allenamento nell’Atarashii Naginata è un processo olistico che mira a sviluppare le capacità fisiche, tecniche e mentali attraverso un riscaldamento adeguato, una pratica meticolosa dei fondamentali e dei kata, un’applicazione pratica controllata e un raffreddamento finale. Il tutto si svolge in un ambiente di rispetto e disciplina sotto la guida di un istruttore esperto.
10. Gli stili e le scuole
Tra Unificazione Moderna e Radici Tradizionali
La questione degli “stili e scuole” nell’Atarashii Naginata presenta una dinamica particolare, caratterizzata da un processo di unificazione moderna pur mantenendo un legame con le radici storiche delle scuole tradizionali (Koryu) di Naginatajutsu.
a) L’Atarashii Naginata come Forma Unificata:
Come discusso in precedenza, la creazione dell’Atarashii Naginata da parte della All Japan Naginata Federation (AJNF) negli anni ’50 del XX secolo ha portato a una significativa standardizzazione delle tecniche, dei kata e delle regole per la competizione. L’obiettivo era quello di creare una disciplina accessibile a un vasto pubblico e di promuovere la pratica della naginata in modo uniforme in tutto il Giappone.
Di conseguenza, l’Atarashii Naginata moderno non è suddiviso in “stili” distinti nel modo in cui lo sono molte altre arti marziali più antiche, come il Karate (con stili come Shotokan, Goju-ryu, ecc.) o il Kenjutsu (con scuole come Katori Shinto-ryu, Yagyu Shinkage-ryu, ecc.).
Le caratteristiche di questa unificazione includono:
- Curriculum comune: Esiste un curriculum di base di tecniche fondamentali (kihon) e kata (kiso dosa e shikake-oji) che è generalmente insegnato in tutti i dojo affiliati alla AJNF.
- Regole di competizione standardizzate: Le regole per le competizioni (shiai) sono uniformi a livello nazionale e internazionale per l’Atarashii Naginata.
- Sistema di gradi (Kyu/Dan) unificato: Il sistema di classificazione per riconoscere il progresso dei praticanti è standardizzato.
b) Le Scuole Tradizionali (Koryu) di Naginatajutsu: Le Radici Storiche:
Nonostante l’unificazione moderna, è fondamentale riconoscere che l’Atarashii Naginata trae le sue origini e le sue tecniche dalle scuole tradizionali (Koryu – 古流) di Naginatajutsu che si sono sviluppate nel corso dei secoli. Queste scuole, alcune delle quali esistono ancora oggi, possiedono lignaggi storici, tecniche, kata e filosofie specifiche.
Alcune delle più note scuole tradizionali di Naginatajutsu includono:
- Tendo-ryu (天道流): Una scuola con una lunga storia, focalizzata sull’uso della naginata e della spada. Si dice che abbia avuto una notevole influenza sullo sviluppo dell’Atarashii Naginata, e alcuni dei suoi praticanti hanno giocato un ruolo chiave nella fondazione della AJNF.
- Hozoin-ryu (宝蔵院流): Principalmente conosciuta per le sue tecniche di lancia (sojutsu), include anche un curriculum di naginatajutsu con caratteristiche distintive.
- Jikishinkage-ryu (直心影流): Originariamente una scuola di scherma (kenjutsu), ha anche tramandato tecniche di naginata.
- Araki-ryu (荒木流): Una scuola che include una varietà di armi, tra cui la naginata.
- Yoshin-ryu (楊心流): Un’altra scuola che comprende diverse arti marziali, inclusa la naginata.
Caratteristiche delle Scuole Tradizionali (Koryu):
- Lignaggi specifici (Denso – 伝承): Ogni scuola ha una storia di trasmissione delle conoscenze e delle tecniche da maestro ad allievo nel corso delle generazioni.
- Curriculum unici: Ogni scuola possiede un proprio insieme di tecniche, kata e principi strategici che possono differire significativamente da quelli di altre scuole.
- Filosofie distinte: Le scuole Koryu possono avere enfasi filosofiche o spirituali particolari.
- Kata tradizionali: Possiedono i propri kata tramandati attraverso la loro storia.
- Approccio all’insegnamento: I metodi di insegnamento possono variare tra le diverse scuole.
c) L’Influenza delle Scuole Tradizionali sull’Atarashii Naginata:
Quando la AJNF fu fondata per standardizzare la pratica della naginata, i maestri provenienti da queste diverse scuole Koryu collaborarono per creare il curriculum unificato dell’Atarashii Naginata. Questo processo inevitabilmente comportò una selezione e una sintesi delle tecniche e dei principi ritenuti fondamentali e adatti a una pratica moderna e sportiva.
L’influenza delle scuole Koryu sull’Atarashii Naginata si manifesta in diversi modi:
- Origine delle tecniche di base: Molte delle tecniche fondamentali dell’Atarashii Naginata hanno le loro radici nelle tecniche insegnate nelle scuole Koryu.
- Ispirazione per i Kata: Alcuni dei principi e delle sequenze presenti nei kata dell’Atarashii Naginata possono derivare dai kata tradizionali delle scuole Koryu.
- Filosofia di base: I principi del Budo che permeano l’Atarashii Naginata sono in linea con la filosofia generale delle arti marziali tradizionali giapponesi.
d) La Situazione Attuale:
Oggi, l’Atarashii Naginata è la forma più ampiamente praticata di quest’arte marziale sia in Giappone che a livello internazionale. Tuttavia, alcune scuole tradizionali di Naginatajutsu (Koryu) continuano a esistere e a praticare i loro stili unici, spesso in modo più conservativo e mantenendo un focus più stretto sulle applicazioni marziali tradizionali.
In sintesi:
- L’Atarashii Naginata è una forma unificata e standardizzata dell’arte della naginata, creata dalla All Japan Naginata Federation. Non è divisa in “stili” distinti al suo interno.
- Le sue radici affondano nelle numerose scuole tradizionali (Koryu) di Naginatajutsu che si sono sviluppate nel corso della storia del Giappone.
- Maestri provenienti da queste scuole Koryu hanno contribuito in modo significativo alla creazione del curriculum e delle regole dell’Atarashii Naginata.
- Mentre l’Atarashii Naginata è la forma predominante oggi, alcune scuole Koryu continuano a esistere e a praticare i loro stili unici.
Pertanto, quando si parla di “stili e scuole” in relazione alla naginata, è importante distinguere tra la forma moderna e unificata dell’Atarashii Naginata e le diverse e storiche scuole tradizionali che ne rappresentano il ricco patrimonio. Un praticante di Atarashii Naginata potrebbe, in alcuni casi, studiare anche lo stile di una scuola Koryu per approfondire la conoscenza delle radici della sua arte.
11. La situazione in Italia
La situazione dell’Atarashii Naginata in Italia è in crescita, sebbene non sia ancora diffusa come altre arti marziali giapponesi come il Kendo o il Judo. Ecco una panoramica completa ed esaustiva:
1. Organizzazione e Affiliazione:
- In Italia, l’Atarashii Naginata è promossa e regolamentata dalla CIK (Confederazione Italiana Kendo). La CIK è la principale federazione sportiva che si occupa della diffusione del Kendo, Iaido, Jodo e, appunto, Naginata nel territorio italiano.
- La CIK è affiliata a livello internazionale all’International Naginata Federation (INF) e a livello europeo all’European Naginata Federation (ENF). Questo garantisce che la pratica in Italia segua gli standard internazionali e permetta la partecipazione a eventi e competizioni internazionali.
2. Diffusione e Pratica:
- Attualmente, la pratica dell’Atarashii Naginata in Italia è concentrata principalmente in alcuni dojo (palestre) distribuiti sul territorio nazionale. Le principali località dove si pratica attivamente includono:
- Torino: Con un gruppo attivo e insegnanti dedicati.
- Fano (PU): Il Dojo Atarashii Naginata Shingen è un centro di riferimento.
- Ravenna: Anche qui è presente un dojo attivo.
- Rimini (Santarcangelo): Un altro centro con una comunità di praticanti.
- Roma e Napoli: Ci sono stati seminari e un crescente interesse, con dojo in fase di sviluppo collegati ad altri centri.
- Il numero di praticanti è in aumento negli ultimi anni, grazie anche all’impegno di alcuni insegnanti che promuovono la disciplina attraverso seminari ed eventi.
- La pratica si svolge indossando l’Hakama (i tradizionali pantaloni giapponesi) di colore blu o nero e un gi (simile a quello del Kendo ma a maniche corte) di colore bianco. Durante gli allenamenti che prevedono contatto, viene utilizzato il Bogu protettivo, simile a quello del Kendo ma con protezioni specifiche per i bersagli della Naginata.
3. Eventi e Seminari:
- La CIK organizza regolarmente seminari nazionali di Naginata con istruttori italiani e, occasionalmente, con maestri provenienti dal Giappone o da altri paesi europei. Questi eventi sono fondamentali per l’apprendimento, l’approfondimento tecnico e la crescita della comunità italiana della Naginata.
- La partecipazione a seminari internazionali organizzati dalla ENF è incoraggiata per i praticanti italiani di livello più avanzato.
- L’Italia partecipa regolarmente ai Campionati Europei di Naginata, ottenendo anche risultati significativi a livello individuale e a squadre.
4. Sfide e Prospettive:
- Una delle principali sfide è la diffusione della disciplina su tutto il territorio nazionale. Rispetto ad altre arti marziali giapponesi più consolidate, la Naginata è ancora relativamente poco conosciuta in Italia.
- L’aumento del numero di istruttori qualificati è cruciale per la crescita della pratica. L’impegno di praticanti esperti nel formare nuovi insegnanti è fondamentale.
- La collaborazione con altre discipline marziali giapponesi (come Kendo, Iaido e Jodo, già sotto l’egida della CIK) può aiutare a far conoscere la Naginata a un pubblico più ampio.
- Le prospettive sono positive, con un crescente interesse da parte degli italiani, soprattutto nelle regioni del centro e del sud. L’organizzazione di eventi e la promozione attraverso i canali online e le iniziative locali possono contribuire a un’ulteriore crescita.
5. Dove Praticare:
- Per trovare i dojo attivi e i referenti per la pratica dell’Atarashii Naginata in Italia, è consigliabile consultare il sito web ufficiale della Confederazione Italiana Kendo (CIK). Solitamente, nella sezione dedicata alla Naginata, sono presenti informazioni sui dojo affiliati e sui contatti degli insegnanti.
- Anche i canali social della CIK e della European Naginata Federation (ENF) possono fornire aggiornamenti su eventi e nuovi dojo in Italia.
- Contattare direttamente la CIK è il modo più affidabile per ottenere informazioni aggiornate sui luoghi di pratica e sulle iniziative in corso.
In conclusione, la situazione dell’Atarashii Naginata in Italia è caratterizzata da una comunità in crescita, supportata dalla struttura organizzativa della CIK e collegata alle federazioni internazionali. Nonostante le sfide legate alla diffusione, l’impegno degli appassionati e degli insegnanti sta contribuendo a far conoscere e apprezzare quest’elegante e dinamica arte marziale anche nel panorama italiano del Budo.
12. Terminologia tipica
La pratica dell’Atarashii Naginata, come molte arti marziali giapponesi, è intrisa di una terminologia specifica in lingua giapponese. Comprendere questi termini è fondamentale per una corretta comunicazione durante l’allenamento, per la comprensione delle istruzioni e per una maggiore immersione nella cultura di quest’arte. Ecco un glossario dei termini più comuni, suddivisi per categorie:
a) Termini Generali e di Etichetta:
- Atarashii (新しい): Nuovo. Si riferisce alla forma moderna della Naginata.
- Naginata (薙刀): L’arma stessa.
- Jutsu (術): Arte, tecnica.
- Do (道): Via, cammino (come in Budo – Via del Guerriero).
- Budo (武道): Via del Guerriero, termine generale per le arti marziali giapponesi moderne che enfatizzano lo sviluppo morale e fisico.
- Sensei (先生): Insegnante, maestro.
- Senpai (先輩): Allievo anziano.
- Kohai (後輩): Allievo più giovane.
- Dojo (道場): Palestra, luogo di allenamento.
- Keiko (稽古): Allenamento, pratica.
- Rei (礼): Saluto, inchino, espressione di rispetto.
- Ritsurei (立礼): Saluto in piedi.
- Zarei (座礼): Saluto in ginocchio.
- Otagai ni Rei (お互いに礼): Saluto reciproco (tra gli allievi).
- Sensei ni Rei (先生に礼): Saluto all’insegnante.
- Onegaishimasu (お願いします): “Per favore”, spesso detto all’inizio dell’allenamento o quando si chiede un favore (es. “alleniamoci insieme”).
- Arigato Gozaimasu (ありがとうございます): “Grazie mille”, spesso detto alla fine dell’allenamento o dopo aver ricevuto istruzioni.
- Hai (はい): “Sì”, “Capisco”.
- Iie (いいえ): “No”.
- Yame (止め): “Stop”, “Fermatevi”.
- Mokuso (黙想): Meditazione silenziosa, spesso praticata all’inizio e alla fine dell’allenamento per concentrarsi.
b) Termini Relativi all’Arma (Naginata):
- Nagaye (長柄): L’asta lunga della naginata.
- To (刀 o 刃): La lama della naginata.
- Monouchi (物打ち): La parte tagliente principale della lama, usata per colpire.
- Kissaki (切っ先): La punta della lama, usata per le stoccate (tsuki).
- Sori (反り): La curvatura della lama.
- Tsuba (鍔): La guardia (anche se le naginata moderne da competizione spesso non ne hanno una pronunciata).
- Shiai-yo Naginata (試合用薙刀): Naginata da competizione, solitamente in bambù (shinai).
- Kihon-yo Naginata (基本用薙刀): Naginata per la pratica delle tecniche di base, spesso in legno.
- Bogu no Naginata (防具の薙刀): La naginata usata durante la pratica con l’armatura (bogu), solitamente la shiai-yo naginata.
c) Termini Relativi all’Abbigliamento e all’Equipaggiamento:
- Gi (着): Indumento da allenamento (simile al Kendogi, ma spesso a maniche corte).
- Hakama (袴): Pantaloni ampi a pieghe tradizionali.
- Obi (帯): Cintura.
- Bogu (防具): Equipaggiamento protettivo.
- Men (面): Maschera protettiva per la testa e il viso.
- Kote (小手): Guanti protettivi per le mani e gli avambracci.
- Do (胴): Protezione per il torace e l’addome.
- Tare (垂れ): Protezione per l’inguine e i fianchi.
d) Termini Relativi alle Tecniche (Waza – 技):
- Uchi (打ち): Colpo.
- Men (面): Colpo alla testa.
- Kote (小手): Colpo all’avambraccio/polso.
- Do (胴): Colpo al fianco/torace.
- Tsuki (突き): Stoccata.
- Sune (脛): Colpo allo stinco (meno comune in competizione).
- Uke (受け): Parata, blocco.
- Jodan Uke (上段受け): Parata alta.
- Chudan Uke (中段受け): Parata media.
- Gedan Uke (下段受け): Parata bassa.
- Kote Uke (小手受け): Parata all’avambraccio.
- Osae Uke (押さえ受け): Parata di controllo/pressione.
- Ashisabaki (足捌き): Movimento dei piedi.
- Ayumi-ashi (歩み足): Passo normale.
- Tsugi-ashi (継ぎ足): Passo inseguente.
- Hiraki-ashi (開き足): Passo laterale/obliquo.
- Tobi-ashi (飛び足): Passo saltato.
- Tenkan (転換): Rotazione del corpo.
- Sabaki (捌き): Maneggio dell’asta.
- Furi (振り): Oscillazione.
- Mawashi (回し): Rotazione dell’asta.
- Suriage (摺り上げ): Sollevamento scorrevole.
- Harai (払い): Spazzata.
- Kuzushi (崩し): Sbilanciamento.
- Renzoku Waza (連続技): Tecniche combinate.
e) Termini Relativi ai Kata (形 o 型):
- Kata (形 o 型): Forma, sequenza predeterminata di movimenti.
- Kiso Dosa (基礎動作): Kata di movimenti di base.
- Shikake-oji (仕掛け応じ): Kata di attacco e risposta (in coppia).
- Shikake (仕掛け): L’attaccante nel Shikake-oji.
- Oji (応じ): Il rispondente/difensore nel Shikake-oji.
- Engi (演武): Dimostrazione (di kata).
f) Termini Relativi al Combattimento (Shiai – 試合):
- Shiai (試合): Competizione, incontro.
- Shiai-jo (試合場): Area di competizione.
- Shinpan (審判): Arbitro, giudice.
- Ippon (一本): Un punto valido.
- Waza-ari (技あり): Quasi un punto.
- Hansoku (反則): Fallo.
- Hantei (判定): Giudizio (in caso di parità al termine del tempo).
g) Termini Concettuali e Filosofici:
- Maai (間合い): Distanza (tra gli avversari).
- Zanshin (残心): Mantenere la consapevolezza dopo l’esecuzione di una tecnica.
- Kiai (気合): Grido di energia e concentrazione.
- Ki-Ken-Tai-Ichi (気剣体一): Unità di spirito, spada/naginata e corpo.
- Issoku Itto (一足一刀): Un passo, un taglio/colpo (coordinazione piede-arma).
- Tai Sabaki (体捌き): Movimento del corpo (per difesa o attacco).
- Kime (極め): Focalizzazione dell’energia al momento dell’impatto.
- Shoshin (初心): Mente del principiante.
- Mushin (無心): Mente vuota.
Questo glossario fornisce una base solida per comprendere la terminologia tipica utilizzata nella pratica dell’Atarashii Naginata. Con la pratica e l’esposizione continua, questi termini diventeranno sempre più familiari e contribuiranno a una comprensione più profonda dell’arte.
13. Abbigliamento
L’abbigliamento per la pratica dell’Atarashii Naginata è specificamente progettato per consentire movimenti ampi e fluidi, rispettare la tradizione delle arti marziali giapponesi e, in alcune fasi dell’allenamento, fornire protezione. Si compone principalmente del Naginata Gi, dell’Hakama e dell’Obi per la pratica di base, e del Bogu (equipaggiamento protettivo) per le sessioni di allenamento con contatto e le competizioni.
a) Abbigliamento di Base per l’Allenamento (Keikogi – 稽古着):
- Naginata Gi (薙刀着):
- Design: È una giacca (uwagi – 上着) simile a quella utilizzata nel Kendo (Kendogi), ma generalmente realizzata in un tessuto di cotone più leggero e spesso con maniche più corte (che arrivano al gomito o poco sopra).
- Colore: Tradizionalmente di colore bianco, simboleggia la purezza e l’inizio del percorso marziale.
- Chiusura: Si chiude incrociando il lato sinistro sopra il destro e viene tenuta in posizione dalla cintura (obi).
- Funzionalità: Il taglio ampio delle spalle e del busto permette una grande libertà di movimento delle braccia, essenziale per il maneggio della naginata. Il tessuto resistente è progettato per sopportare lo stress dell’allenamento.
- Hakama (袴):
- Design: Sono ampi pantaloni a pieghe che arrivano alla caviglia. Tradizionalmente indossati dai guerrieri samurai, sono un elemento distintivo di molte arti marziali giapponesi. L’Hakama da Naginata è generalmente di colore blu scuro o nero.
- Pieghe: L’Hakama ha sette pieghe (cinque davanti e due dietro), ognuna delle quali ha un significato simbolico legato alle virtù del Budo.
- Koshibimo (腰紐): L’Hakama viene fissato alla vita tramite delle lunghe stringhe (koshibimo) che vengono avvolte e annodate in modo specifico.
- Funzionalità: La loro ampiezza non limita i movimenti delle gambe, consentendo passi ampi, scivolamenti e cambi di direzione rapidi. Conferiscono un aspetto elegante e tradizionale alla pratica.
- Obi (帯):
- Design: È una cintura di cotone resistente, solitamente di colore bianco per i principianti e di colori più scuri (blu, nero) per i gradi più avanzati.
- Funzione: Viene avvolta intorno alla vita sopra il gi per tenerlo chiuso e per sostenere l’hakama tramite i koshibimo.
- Nodo: L’obi viene annodato in modo specifico, con il nodo posizionato lateralmente per non interferire con i movimenti e per tradizione marziale.
b) Equipaggiamento Protettivo (Bogu – 防具):
Durante le sessioni di allenamento che prevedono il contatto e le competizioni (shiai), i praticanti indossano un equipaggiamento protettivo specifico per l’Atarashii Naginata, simile a quello del Kendo ma adattato ai bersagli di quest’arte:
- Men (面):
- Design: Una maschera protettiva che copre la testa, il viso e la gola. È composta da una griglia metallica per proteggere il viso, imbottiture resistenti sulla sommità e sui lati della testa e una protezione imbottita per la gola (tsuki-dare).
- Funzione: Protegge dalle colpi alla testa e dalle stoccate alla gola, che sono bersagli validi nel combattimento.
- Kote (小手):
- Design: Guanti protettivi che coprono le mani, i polsi e gli avambracci. Sono realizzati con imbottiture spesse e resistenti, spesso rinforzate con pelle o materiali sintetici.
- Funzione: Proteggono dagli impatti ai polsi e agli avambracci, che sono bersagli frequenti.
- Do (胴):
- Design: Una protezione per il torace e l’addome, costituita da una corazza rigida (spesso in fibra o bambù) rivestita di materiali imbottiti.
- Funzione: Protegge il tronco dai colpi laterali (do), che sono un altro bersaglio valido.
- Tare (垂れ):
- Design: Una protezione per l’inguine e i fianchi, composta da diverse piastre imbottite e rinforzate che pendono dalla cintura.
- Funzione: Protegge la parte inferiore del corpo.
c) Considerazioni Aggiuntive sull’Abbigliamento:
- Pulizia e Cura: Mantenere l’abbigliamento e l’equipaggiamento puliti e ben curati è importante per l’igiene e per il rispetto verso la pratica e i compagni.
- Rispetto della Tradizione: L’abbigliamento tradizionale riflette la storia e la cultura delle arti marziali giapponesi. Indossarlo correttamente è un segno di rispetto per questa tradizione.
- Comfort e Funzionalità: L’abbigliamento è progettato per essere comodo e funzionale, permettendo una vasta gamma di movimenti senza restrizioni.
- Differenze tra Dojo: Anche se l’abbigliamento di base è standardizzato, alcuni dojo potrebbero avere piccole variazioni o preferenze specifiche. È sempre meglio seguire le indicazioni del proprio istruttore.
In conclusione, l’abbigliamento nell’Atarashii Naginata non è solo un insieme di indumenti, ma un elemento che unisce tradizione, funzionalità e sicurezza. Il Naginata Gi e l’Hakama rappresentano il legame con la storia delle arti marziali, mentre il Bogu garantisce la sicurezza durante la pratica più intensa. Indossare correttamente l’abbigliamento è parte integrante della disciplina e del rispetto per l’arte.
14. Armi
L’arma centrale e distintiva dell’Atarashii Naginata è, ovviamente, la naginata stessa. Tuttavia, è importante distinguere tra i diversi tipi di naginata utilizzati per scopi specifici nella pratica moderna e fare riferimento alle sue radici storiche.
a) La Naginata: Caratteristiche Fondamentali:
La naginata è un’arma ad asta composta da tre parti principali:
- Nagaye (長柄): L’asta lunga, tradizionalmente in legno (come quercia bianca o faggio) ma nelle versioni moderne da competizione in bambù. La sua lunghezza varia, ma generalmente si aggira tra i 180 e i 225 cm. L’asta fornisce leva per colpi potenti e permette di mantenere la distanza dall’avversario.
- To (刀 o 刃): La lama ricurva all’estremità dell’asta. La forma e la lunghezza della lama sono variate nel corso della storia. Le naginata moderne, specialmente quelle da competizione in bambù, simulano la forma della lama tradizionale con una sezione terminale più spessa e sagomata.
- Tsuba (鍔): La guardia, situata tra l’asta e la lama. Nelle naginata storiche era spesso in metallo e aveva lo scopo di proteggere le mani. Nelle naginata moderne da competizione in bambù, la guardia è spesso ridotta o assente per motivi di sicurezza.
b) Tipi di Naginata Utilizzati nella Pratica Moderna:
Nell’Atarashii Naginata contemporaneo, si utilizzano principalmente due tipi di naginata, progettati per scopi specifici:
- Shiai-yo Naginata (試合用薙刀 – Naginata per la Competizione):
- Materiale: Realizzata principalmente in bambù (shinai – 竹刀), simile alle spade da Kendo. È composta da diverse doghe di bambù tenute insieme da inserti di cuoio o materiali sintetici e legate all’estremità per formare la “lama”.
- Caratteristiche: È leggera, flessibile e progettata per colpire in modo relativamente sicuro durante gli incontri competitivi (shiai) indossando l’bogu (equipaggiamento protettivo). La flessibilità del bambù aiuta ad assorbire l’impatto.
- Dimensioni e Peso: Le dimensioni e il peso della shiai-yo naginata sono regolamentati dalla All Japan Naginata Federation (AJNF) per garantire uniformità e sicurezza nelle competizioni. Esistono specifiche diverse per uomini e donne.
- Uso: Utilizzata principalmente per la pratica del kumite (combattimento) e per alcune forme di kata che simulano il combattimento.
- Kihon-yo Naginata (基本用薙刀 – Naginata per le Basi):
- Materiale: Può essere realizzata in legno massello (come quercia bianca, faggio o altre essenze resistenti) o in bambù più robusto rispetto alla versione da competizione. Le naginata in legno sono più pesanti e meno flessibili.
- Caratteristiche: Simula più fedelmente il peso e la maneggevolezza di una vera naginata storica. È più resistente e meno incline a rompersi durante la pratica dei kihon (fondamentali) e dei kata.
- Dimensioni e Peso: Le dimensioni possono variare, ma tendono ad essere simili a quelle delle shiai-yo naginata. Il peso è significativamente maggiore nel caso delle naginata in legno.
- Uso: Utilizzata principalmente per la pratica individuale dei kihon (colpi, parate, spostamenti) e per l’esecuzione dei kata (forme) per sviluppare la forza, la postura e la corretta esecuzione dei movimenti.
c) Altri Tipi di Naginata (Riferimento Storico e Dimostrativo):
Sebbene non siano utilizzati regolarmente nella pratica standard dell’Atarashii Naginata, è importante menzionare altri tipi di naginata per una comprensione più completa:
- Mogito (模擬刀): Naginata con lame in metallo non affilate. Possono essere utilizzate in alcune dimostrazioni (embu) o nella pratica di scuole tradizionali (Koryu) per una maggiore autenticità visiva e per simulare il peso di una vera arma, ma non sono utilizzate nelle competizioni di Atarashii Naginata per motivi di sicurezza.
- Shinken (真剣): Vere naginata con lame affilate. Sono oggetti da collezione o utilizzati in contesti molto specifici e tradizionali al di fuori della pratica sportiva moderna.
d) La Naginata come Estensione del Corpo:
Nella filosofia dell’Atarashii Naginata, l’arma non è vista semplicemente come uno strumento esterno, ma come un’estensione del corpo del praticante. L’allenamento mira a sviluppare una tale familiarità con la naginata che il suo maneggio diventi naturale e istintivo, permettendo al praticante di muoversi e reagire con l’arma come se fosse parte del proprio stesso corpo.
e) Cura e Manutenzione delle Armi:
La cura e la manutenzione appropriate delle naginata sono importanti per la sicurezza e la longevità dell’attrezzatura:
- Naginata in Bambù: Devono essere controllate regolarmente per eventuali schegge o rotture e sostituite quando necessario. Le doghe possono essere strette o sostituite.
- Naginata in Legno: Devono essere conservate in un ambiente asciutto per evitare deformazioni o crepe. Possono essere levigate e oliate periodicamente.
In conclusione, le “armi” dell’Atarashii Naginata si riferiscono principalmente alla shiai-yo naginata in bambù per la competizione e alla kihon-yo naginata in legno o bambù più robusto per la pratica di base. Entrambe sono strumenti essenziali per l’apprendimento e lo sviluppo delle abilità in quest’arte marziale, con la naginata che diventa un’estensione del corpo del praticante attraverso la pratica diligente. La comprensione delle diverse tipologie di naginata e della loro funzione è parte integrante della conoscenza dell’Atarashii Naginata.
15. A chi è indicato e a chi no
L’Atarashii Naginata è un’arte marziale che offre numerosi benefici, ma come ogni attività fisica, può essere più adatta ad alcune persone rispetto ad altre. Considerare le proprie condizioni fisiche, motivazioni e aspettative è fondamentale prima di intraprendere questa disciplina.
a) A Chi è Generalmente Indicato l’Atarashii Naginata:
L’Atarashii Naginata può essere un’attività gratificante e adatta a un’ampia varietà di persone, tra cui:
- Appassionati di Cultura e Tradizioni Giapponesi: Chi è interessato alla storia, alla filosofia e alle usanze del Giappone troverà nell’Atarashii Naginata un modo per connettersi profondamente con questi aspetti culturali. La disciplina, l’etichetta e il rispetto sono valori centrali.
- Chi Cerca un’Attività Fisica Completa: La pratica coinvolge un’ampia gamma di movimenti che sviluppano forza (soprattutto del core, delle braccia e delle gambe), resistenza cardiovascolare, flessibilità (soprattutto delle spalle, delle anche e delle gambe), coordinazione (oculo-manuale e generale), equilibrio e postura.
- Individui che Desiderano Migliorare la Coordinazione e l’Equilibrio: Il maneggio della naginata richiede una notevole coordinazione tra il corpo e l’arma, migliorando la consapevolezza spaziale e il controllo motorio. I movimenti fluidi e i cambi di direzione contribuiscono a un migliore equilibrio.
- Chi è Attratto da un’Arte Marziale Elegante e Dinamica: L’Atarashii Naginata combina la grazia dei movimenti dei kata con la dinamicità e la strategia del combattimento sportivo. L’estetica dell’arma e dell’abbigliamento può essere particolarmente attraente.
- Persone che Vogliono Sviluppare Disciplina, Rispetto e Autocontrollo: Come parte del Budo, l’Atarashii Naginata enfatizza la disciplina nell’allenamento, il rispetto per l’insegnante, i compagni e la tradizione, e l’autocontrollo sia fisico che mentale.
- Chi Cerca un Ambiente di Allenamento Stimolante e Collaborativo: I dojo di Naginata spesso promuovono un ambiente di apprendimento positivo e di supporto reciproco tra i praticanti. L’allenamento a coppie e la pratica dei kata insieme favoriscono la collaborazione.
- Individui che Apprezzano Sia la Pratica Individuale che il Confronto (Opzionale): La disciplina offre sia la profondità della pratica individuale attraverso i kata, sia l’emozione e la sfida del confronto nel combattimento sportivo (che non è obbligatorio).
- Donne: Storicamente associata alle onna-bugeisha, la naginata è un’arma che può essere maneggiata efficacemente da persone di diverse corporature e forze fisiche, spesso sfruttando la leva e la distanza. Molte donne trovano l’Atarashii Naginata particolarmente congeniale.
- Persone di Diverse Età: Con un allenamento adeguato e modifiche se necessario, l’Atarashii Naginata può essere praticata da persone di diverse fasce d’età, dai giovani agli adulti più anziani, adattando l’intensità e la complessità degli esercizi.
b) A Chi Potrebbe Non Essere Immediatamente Indicato o Richiedere Particolare Attenzione:
Sebbene molti possano trarre beneficio dalla pratica, ci sono alcune situazioni in cui l’Atarashii Naginata potrebbe non essere la prima scelta o richiedere precauzioni speciali:
- Persone con Gravi Problemi Fisici o Infortuni Attivi: Individui con gravi problemi articolari (ad esempio, alle spalle, alle ginocchia, alle anche), infortuni muscolari o legamentosi non completamente guariti potrebbero trovare i movimenti ampi e l’uso della naginata dolorosi o rischiosi. È fondamentale consultare un medico e discutere con l’istruttore per valutare la possibilità di adattamenti o se l’attività è appropriata.
- Individui con Limitazioni Significative nella Mobilità: La pratica richiede una certa mobilità articolare e la capacità di eseguire movimenti ampi. Limitazioni significative potrebbero rendere difficile l’esecuzione corretta delle tecniche. Tuttavia, con un approccio graduale e modifiche, alcuni potrebbero comunque praticare a un livello base.
- Persone con Gravi Problemi di Equilibrio: Il maneggio di un’arma lunga e i movimenti dinamici richiedono un buon equilibrio. Individui con gravi problemi di equilibrio potrebbero avere un rischio maggiore di cadute e infortuni. Un allenamento specifico per migliorare l’equilibrio potrebbe essere necessario.
- Chi Non è Disposto a Impegnarsi nella Pratica Costante e nel Rispetto delle Regole: L’Atarashii Naginata, come ogni arte marziale, richiede impegno, disciplina e rispetto per le regole del dojo e per l’etichetta. Chi non è disposto a dedicare tempo ed energia all’apprendimento e a seguire le indicazioni dell’istruttore potrebbe non trovare questa disciplina adatta.
- Chi Cerca un’Arte Marziale Focalizzata Esclusivamente sull’Autodifesa Ravvicinata: Sebbene alcune tecniche della naginata possano teoricamente essere applicate in contesti di difesa personale, l’Atarashii Naginata moderna è primariamente uno sport da combattimento e una disciplina che enfatizza la crescita personale e il rispetto. Chi cerca unicamente tecniche di autodifesa a distanza ravvicinata potrebbe preferire altre arti marziali.
- Individui con Condizioni Mediche Specifiche: Alcune condizioni mediche (come gravi problemi cardiovascolari non controllati, epilessia non gestita, ecc.) potrebbero rappresentare controindicazioni o richiedere particolari precauzioni. È essenziale consultare un medico prima di iniziare la pratica.
c) Considerazioni Importanti:
- Consulto Medico: Prima di iniziare qualsiasi nuova attività fisica, è sempre consigliabile consultare il proprio medico per valutare l’idoneità e discutere eventuali preoccupazioni o condizioni mediche preesistenti.
- Comunicazione con l’Istruttore: È fondamentale comunicare apertamente con l’istruttore riguardo a eventuali limitazioni fisiche, infortuni o preoccupazioni. Un buon istruttore sarà in grado di fornire modifiche agli esercizi o consigliare se la pratica è appropriata.
- Approccio Graduale: Iniziare lentamente e aumentare gradualmente l’intensità e la complessità dell’allenamento permette al corpo di adattarsi e riduce il rischio di infortuni.
- Ascolto del Proprio Corpo: È importante essere consapevoli dei segnali del proprio corpo e non forzare movimenti che causano dolore.
In conclusione, l’Atarashii Naginata è un’arte marziale versatile che può offrire benefici a molte persone. Tuttavia, è essenziale considerare le proprie condizioni fisiche, motivazioni e aspettative e, in caso di dubbi o preesistenti condizioni mediche, consultare un medico e discutere con un istruttore qualificato. Un approccio consapevole e graduale è la chiave per godere dei numerosi vantaggi di questa affascinante disciplina.
16. Considerazioni sulla sicurezza
La sicurezza è un aspetto cruciale in qualsiasi attività fisica, e l’Atarashii Naginata non fa eccezione. Sebbene sia una disciplina che enfatizza il controllo e il rispetto, è importante adottare precauzioni per minimizzare il rischio di infortuni e garantire un ambiente di allenamento sicuro per tutti i praticanti.
a) Prevenzione degli Infortuni Generali:
- Riscaldamento e Raffreddamento Adeguati:
- Riscaldamento: Una fase di riscaldamento completa e graduale all’inizio di ogni allenamento è essenziale per preparare i muscoli, le articolazioni e il sistema cardiovascolare all’attività. Deve includere stretching dinamico, esercizi di mobilità e un aumento graduale della frequenza cardiaca. Questo riduce il rischio di strappi muscolari, distorsioni e altri infortuni.
- Raffreddamento: Una fase di raffreddamento alla fine dell’allenamento, con stretching statico e esercizi di respirazione, aiuta il corpo a tornare gradualmente allo stato di riposo, riducendo l’indolenzimento muscolare e favorendo il recupero.
- Condizionamento Fisico:
- Mantenere un buon livello di forma fisica generale (forza, resistenza, flessibilità) è fondamentale per prevenire infortuni.
- Esercizi di potenziamento del core e dei muscoli stabilizzatori aiutano a sostenere la postura e a proteggere la colonna vertebrale.
- Un allenamento specifico per migliorare la flessibilità delle spalle, delle anche e delle gambe è utile per eseguire i movimenti ampi della naginata in modo sicuro.
- Idratazione e Nutrizione:
- Mantenere un’adeguata idratazione prima, durante e dopo l’allenamento è cruciale per la performance e la prevenzione di crampi e affaticamento.
- Una dieta equilibrata fornisce l’energia e i nutrienti necessari per sostenere l’attività fisica e favorire il recupero.
- Ascolto del Proprio Corpo:
- È essenziale essere consapevoli dei segnali del proprio corpo e non ignorare il dolore.
- Se si avverte dolore, è importante fermarsi, riposare e, se necessario, consultare un medico.
- L’eccessivo affaticamento aumenta il rischio di infortuni.
b) Prevenzione degli Infortuni Specifici della Naginata:
- Utilizzo Corretto dell’Equipaggiamento Protettivo (Bogu):
- Durante le sessioni di allenamento che prevedono il contatto e le competizioni, l’uso corretto e completo del bogu (maschera, guanti, corazza, protezione per l’inguine) è obbligatorio per proteggere le aree vulnerabili del corpo.
- Il bogu deve essere della taglia giusta, in buone condizioni e indossato correttamente per garantire la massima protezione.
- Controllo dell’Arma:
- Imparare a maneggiare la naginata in modo sicuro e controllato è fondamentale per evitare di ferire se stessi o i compagni di allenamento.
- È importante mantenere sempre la consapevolezza della posizione dell’arma e dei propri movimenti.
- Evitare movimenti bruschi o incontrollati che potrebbero causare colpi accidentali.
- Distanza (Maai) e Tempismo:
- Comprendere e gestire la distanza dall’avversario è cruciale per la sicurezza durante l’allenamento a coppie e il combattimento simulato.
- Il tempismo corretto degli attacchi e delle parate aiuta a evitare collisioni e colpi non controllati.
- Supervisione Qualificata:
- L’allenamento deve sempre avvenire sotto la guida di istruttori esperti e qualificati che possano fornire istruzioni corrette, correggere le tecniche e garantire un ambiente sicuro.
- Gli istruttori devono essere in grado di monitorare la sicurezza degli studenti e intervenire se necessario.
- Rispetto per i Limiti Personali:
- Ogni praticante deve essere consapevole dei propri limiti fisici e non forzare movimenti che potrebbero causare infortuni.
- È importante progredire gradualmente e non cercare di fare troppo troppo presto.
- Manutenzione dell’Attrezzatura:
- Le naginata (sia in bambù che in legno) e l’equipaggiamento protettivo devono essere mantenuti in buone condizioni.
- Le naginata di bambù devono essere controllate regolarmente per eventuali schegge o rotture e sostituite quando necessario.
- L’equipaggiamento protettivo deve essere pulito e riparato se danneggiato.
c) Regole Specifiche per il Combattimento (Shiai):
Le competizioni di Atarashii Naginata hanno regole rigorose per garantire la sicurezza dei partecipanti:
- Bersagli Validi: Sono consentiti solo colpi a bersagli specifici protetti dal bogu (testa, corpo, avambraccio, gola).
- Forza Controllata: I colpi devono essere eseguiti con controllo e senza eccessiva forza.
- Divieto di Colpi Pericolosi: Sono vietati i colpi pericolosi, come colpi alla schiena, alle articolazioni o ad altre aree non protette.
- Arbitraggio: Gli arbitri monitorano attentamente l’incontro per garantire il rispetto delle regole e intervenire se necessario per garantire la sicurezza.
d) Protocolli di Emergenza:
- È importante che nel dojo siano presenti protocolli di emergenza in caso di infortuni gravi.
- Dovrebbe essere disponibile un kit di pronto soccorso e qualcuno addestrato a fornire il primo soccorso.
In conclusione, la sicurezza è un aspetto fondamentale della pratica dell’Atarashii Naginata. Seguendo le precauzioni di base, utilizzando l’equipaggiamento protettivo in modo corretto, allenandosi sotto la guida di istruttori qualificati e rispettando le regole della disciplina, i praticanti possono godere dei numerosi benefici di quest’arte marziale in un ambiente sicuro e positivo.
17. Controindicazioni
Sebbene l’Atarashii Naginata sia un’attività fisica che può offrire numerosi benefici per la salute fisica e mentale, è importante riconoscere che, come ogni forma di esercizio, potrebbe non essere adatta a tutti. Alcune condizioni mediche preesistenti o situazioni particolari possono rappresentare delle controindicazioni o richiedere precauzioni speciali.
È fondamentale sottolineare che questa sezione fornisce informazioni generali e non sostituisce il consiglio medico professionale. Prima di iniziare la pratica dell’Atarashii Naginata, è sempre consigliabile consultare il proprio medico per una valutazione personalizzata.
a) Controindicazioni Relative (Richiedono Consulto Medico e Precauzioni):
In queste situazioni, la pratica dell’Atarashii Naginata potrebbe essere possibile con modifiche o sotto stretta supervisione, ma è essenziale il parere di un medico:
- Infortuni Muscoloscheletrici Recenti o Cronici:
- Distorsioni, strappi muscolari, tendiniti, fratture non completamente guarite o altre lesioni articolari possono essere aggravate dai movimenti ampi e dall’uso della naginata.
- Problemi cronici come l’artrite o l’osteoporosi richiedono una valutazione medica per determinare se la pratica è sicura e quali adattamenti sono necessari.
- È fondamentale seguire le indicazioni del medico e del fisioterapista durante la riabilitazione e comunicare apertamente con l’istruttore di Naginata riguardo alle limitazioni.
- Problemi Cardiovascolari:
- Gravi condizioni cardiache come l’insufficienza cardiaca, l’angina instabile o aritmie significative possono rendere l’attività fisica intensa rischiosa.
- L’ipertensione non controllata richiede una gestione medica adeguata prima di iniziare l’allenamento.
- Il medico può valutare la capacità cardiovascolare e fornire raccomandazioni specifiche.
- Condizioni Neurologiche:
- L’epilessia non controllata rappresenta un rischio durante l’attività fisica. È importante che la condizione sia ben gestita e che l’istruttore ne sia a conoscenza.
- Gravi problemi di equilibrio o disturbi neurologici che influenzano la coordinazione possono aumentare il rischio di cadute.
- Il medico può valutare i rischi e benefici e fornire indicazioni.
- Problemi Respiratori:
- Grave asma non controllata o altre patologie polmonari croniche possono limitare la capacità di svolgere attività fisica intensa.
- Il medico può valutare la funzione polmonare e fornire raccomandazioni.
- Gravidanza:
- Le donne in gravidanza dovrebbero consultare il proprio ginecologo prima di intraprendere la pratica dell’Atarashii Naginata.
- L’attività fisica durante la gravidanza può essere benefica, ma è importante adattarla alle specifiche esigenze e cambiamenti del corpo.
- L’istruttore di Naginata dovrebbe essere informato della gravidanza per poter fornire modifiche all’allenamento.
- Altre Condizioni Mediche Specifiche:
- Qualsiasi condizione medica significativa che possa essere influenzata dall’attività fisica richiede una valutazione medica individuale.
- Esempi includono alcune malattie autoimmuni, disturbi della coagulazione o altre patologie.
b) Controindicazioni Relative (Richiedono Particolare Attenzione):
- Età Avanzata con Fragilità:
- Gli anziani con fragilità (ridotta riserva funzionale e maggiore vulnerabilità) possono essere a maggior rischio di infortuni.
- Un approccio molto graduale, con esercizi a bassa intensità e modifiche significative, è essenziale.
- La supervisione da parte di un istruttore esperto e consapevole delle esigenze degli anziani è cruciale.
c) Controindicazioni Assolute (La Pratica Potrebbe Non Essere Consigliabile):
In rari casi, alcune condizioni molto gravi possono rappresentare controindicazioni assolute alla pratica dell’Atarashii Naginata o di qualsiasi attività fisica intensa. Queste situazioni sono estremamente individuali e devono essere determinate da un medico.
d) Principi Fondamentali per un Approccio Sicuro:
- Valutazione Medica: Come ribadito, la consultazione con un medico è il primo passo.
- Comunicazione: La comunicazione aperta tra il praticante e l’istruttore è essenziale. L’istruttore deve essere a conoscenza di eventuali condizioni mediche o limitazioni.
- Modifiche: Molti esercizi possono essere modificati per adattarsi alle esigenze individuali.
- Progressione Graduale: Iniziare lentamente e aumentare gradualmente l’intensità è fondamentale.
- Ascolto del Proprio Corpo: Fermarsi immediatamente in caso di dolore o sintomi insoliti.
e) Benefici Oltre le Controindicazioni:
È importante bilanciare le potenziali controindicazioni con i molti benefici che l’Atarashii Naginata può offrire:
- Miglioramento della salute cardiovascolare
- Aumento della forza e della flessibilità
- Miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio
- Riduzione dello stress
- Aumento dell’autodisciplina e della concentrazione
- Benefici sociali e culturali
In conclusione, la decisione di praticare l’Atarashii Naginata deve essere presa in modo informato e responsabile, considerando attentamente la propria salute e le proprie capacità. La collaborazione tra il praticante, il medico e l’istruttore è fondamentale per garantire un’esperienza sicura e positiva.
18. Conclusioni
L’Atarashii Naginata, con la sua ricca storia e la sua evoluzione nel tempo, si presenta come un’arte marziale giapponese che offre un’esperienza unica e poliedrica. In questa sezione conclusiva, riassumiamo i punti chiave e sottolineiamo il valore duraturo di questa disciplina:
a) Un Ponte tra Tradizione e Modernità:
- L’Atarashii Naginata rappresenta un affascinante ponte tra l’antica tradizione marziale giapponese e le esigenze del mondo moderno. Pur affondando le sue radici nelle tecniche di combattimento dei samurai e delle onna-bugeisha, si è adattata per diventare una disciplina sportiva e un percorso di crescita personale.
- La standardizzazione e la codificazione delle tecniche da parte della All Japan Naginata Federation (AJNF) hanno permesso di preservare l’essenza dell’arte rendendola accessibile a un pubblico più ampio e garantendo la sua diffusione.
b) Benefici Multidimensionali:
- L’Atarashii Naginata offre benefici che vanno oltre il semplice allenamento fisico.
- Fisici: Migliora la forza, la resistenza, la flessibilità, la coordinazione, l’equilibrio e la postura.
- Mentali: Coltiva la concentrazione, la disciplina, la perseveranza, l’autocontrollo e la consapevolezza.
- Sociali: Promuove il rispetto, la cortesia, la collaborazione e il senso di comunità.
- Culturali: Permette di approfondire la conoscenza della cultura e delle tradizioni giapponesi.
c) L’Eleganza e la Dinamicità in Armonia:
- L’arte marziale si distingue per la sua eleganza e fluidità di movimento, che derivano dalla natura stessa della naginata. L’armonia tra la grazia dei kata e la dinamicità del combattimento sportivo è un aspetto distintivo dell’Atarashii Naginata.
d) Un Percorso di Crescita Personale:
- L’Atarashii Naginata è più di una semplice tecnica di combattimento; è un percorso di crescita personale che mira a formare individui completi e rispettosi. I principi del Budo, come il rispetto, l’onore e la lealtà, guidano la pratica e si estendono alla vita quotidiana.
e) La Naginata come Simbolo:
- La naginata, un’arma con una storia ricca e affascinante, è un simbolo di forza, versatilità e tradizione. La sua associazione con le onna-bugeisha aggiunge un ulteriore livello di significato e fascino.
f) Un’Arte Marziale per il Presente e il Futuro:
- L’Atarashii Naginata continua a evolversi e ad adattarsi, pur mantenendo un profondo rispetto per le sue radici. La sua diffusione a livello internazionale testimonia il suo valore e la sua capacità di attrarre persone di diverse età e culture.
g) Un Invito alla Scoperta:
- In conclusione, l’Atarashii Naginata è un’arte marziale che invita alla scoperta di sé stessi e delle proprie potenzialità. Offre un percorso ricco e significativo per coloro che cercano una disciplina che unisca corpo, mente e spirito.
L’Atarashii Naginata non è solo un’arte marziale; è un’esperienza che arricchisce la vita di chi la pratica, offrendo un modo per migliorare se stessi e connettersi con una tradizione millenaria.
19. Fonti
Le informazioni contenute in questa pagina provengono da una varietà di fonti, che spaziano da pubblicazioni ufficiali a siti web di federazioni e a lavori di studiosi e praticanti. La comprensione completa dell’Atarashii Naginata richiede l’esplorazione di diverse risorse, ognuna delle quali offre una prospettiva unica.
Ecco un’analisi approfondita delle principali categorie di fonti:
a) Federazioni e Organizzazioni Ufficiali:
- All Japan Naginata Federation (AJNF) (Zennihon Naginata Renmei – 全日本なぎなた連盟): Il sito web ufficiale della AJNF è una fonte primaria per informazioni accurate e aggiornate sull’Atarashii Naginata in Giappone. Può contenere informazioni su regole, kata, storia, eventi e la struttura della federazione.
- International Naginata Federation (INF): Il sito web della INF fornisce informazioni sulla diffusione dell’Atarashii Naginata a livello internazionale, sulle federazioni affiliate e sulle competizioni mondiali.
- European Naginata Federation (ENF): Il sito web della ENF è una risorsa importante per informazioni sulla pratica dell’Atarashii Naginata in Europa, con dettagli sulle federazioni nazionali, gli eventi europei e le attività di promozione.
- Confederazione Italiana Kendo (CIK): Il sito web della CIK è la fonte principale per informazioni sull’Atarashii Naginata in Italia, fornendo dettagli sui dojo, i seminari e le attività nazionali.
b) Pubblicazioni e Libri:
- “Naginata: History and Practice” di Alexander Bennett: Questo libro è considerato una delle risorse più complete in lingua inglese sull’Atarashii Naginata, che copre la sua storia, le tecniche e la filosofia. È un’opera accademica e pratica consigliata per chi desidera approfondire la conoscenza dell’arte.
- Pubblicazioni della All Japan Naginata Federation: La AJNF ha pubblicato vari manuali e guide per l’insegnamento e la pratica dell’Atarashii Naginata, anche se molti sono in giapponese. Queste pubblicazioni possono fornire informazioni dettagliate sulle tecniche, i kata e le regole.
c) Siti Web e Risorse Online:
- Wikipedia: Le pagine di Wikipedia dedicate alla Naginata e all’Atarashii Naginata possono fornire una buona introduzione all’argomento, con riferimenti a ulteriori fonti. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare le informazioni con fonti più autorevoli.
- Siti web di dojo e federazioni regionali: Molti dojo e federazioni regionali di Naginata hanno siti web che offrono informazioni sulla pratica nella loro area, sugli orari delle lezioni e sugli eventi.
- Risorse online di arti marziali: Siti web e forum dedicati alle arti marziali possono contenere discussioni e informazioni sulla naginata, anche se è importante valutarne l’affidabilità.
d) Riviste e Periodici:
- Riviste specializzate in arti marziali giapponesi possono pubblicare articoli sulla storia, le tecniche o gli aspetti culturali della naginata.
e) Ricerche e Studi Accademici:
- In alcuni casi, la ricerca accademica può fornire approfondimenti sulla storia della naginata, la sua evoluzione e il suo impatto culturale.
Criteri per la Valutazione delle Fonti:
È importante valutare criticamente l’affidabilità delle fonti:
- Autorevolezza: L’autore o l’organizzazione che ha pubblicato l’informazione è un’autorità riconosciuta nel campo?
- Accuratezza: Le informazioni sono accurate e supportate da prove o riferimenti ad altre fonti?
- Obiettività: La fonte è imparziale o ha un punto di vista specifico?
- Aggiornamento: Le informazioni sono aggiornate e riflettono le conoscenze più recenti?
Raccomandazioni:
- Iniziare con le fonti ufficiali (federazioni) per informazioni di base e accurate.
- Consultare libri di esperti per una comprensione più approfondita.
- Utilizzare siti web di dojo e federazioni per informazioni pratiche e locali.
- Approcciare le fonti online non ufficiali con cautela e verificare le informazioni.
L’esplorazione di questa varietà di fonti consentirà di acquisire una comprensione completa e sfaccettata dell’Atarashii Naginata, dalla sua storia e tradizione alla sua pratica moderna.
20. Disclaimer
Importanti Avvertenze e Limitazioni di Responsabilità
Le informazioni fornite in questa pagina e in qualsiasi materiale correlato riguardante l’Atarashii Naginata sono destinate esclusivamente a scopi informativi e generali. È essenziale comprendere che queste informazioni non costituiscono consulenza medica, legale o professionale di alcun tipo e non devono essere interpretate come tali.
a) Natura delle Informazioni:
- Le informazioni presentate sono una sintesi di conoscenze generali sull’Atarashii Naginata, basate su fonti che si ritiene siano accurate al momento della stesura. Tuttavia, la natura delle informazioni online e delle arti marziali può evolvere, e non possiamo garantire che tutte le informazioni siano sempre aggiornate o complete.
- Le descrizioni delle tecniche, degli esercizi e delle pratiche sono semplificate per chiarezza e non possono sostituire l’istruzione diretta e la supervisione di un istruttore qualificato in un dojo riconosciuto.
- Le informazioni storiche e culturali sono fornite per contesto e possono rappresentare interpretazioni accademiche o tradizioni orali.
b) Rischi dell’Attività Fisica:
- La pratica dell’Atarashii Naginata è un’attività fisica che comporta un certo grado di rischio di infortunio. Questi rischi possono includere, ma non sono limitati a:
- Infortuni muscoloscheletrici (strappi, distorsioni, tendiniti).
- Lussazioni o fratture.
- Contusioni e abrasioni.
- Infortuni alla testa o al collo (sebbene rari con l’uso corretto dell’equipaggiamento protettivo).
- La partecipazione a qualsiasi attività fisica, inclusa l’Atarashii Naginata, comporta il rischio di lesioni e, in casi estremamente rari, eventi avversi per la salute.
- È responsabilità di ogni individuo valutare la propria idoneità fisica e assumersi la responsabilità per i rischi inerenti all’attività.
c) Nessuna Consulenza Medica:
- Le informazioni fornite non devono essere considerate un sostituto per la consulenza medica professionale.
- È fondamentale consultare un medico o un altro professionista sanitario qualificato prima di iniziare la pratica dell’Atarashii Naginata, soprattutto se si hanno preesistenti condizioni mediche, infortuni o preoccupazioni sulla propria salute.
- Il medico può fornire una valutazione personalizzata della propria idoneità fisica e consigliare eventuali precauzioni o modifiche all’allenamento.
d) Limitazione di Responsabilità:
- Gli autori, i curatori e i fornitori di queste informazioni non si assumono alcuna responsabilità per eventuali infortuni, danni o altre conseguenze negative che possano derivare dall’uso o dall’affidamento sulle informazioni presentate.
- L’uso delle informazioni è a proprio rischio e discrezione.
- Non saremo responsabili per eventuali errori o omissioni nelle informazioni, né per eventuali perdite o danni derivanti dal loro utilizzo.
e) Accuratezza delle Informazioni:
- Sebbene ci sforziamo di fornire informazioni accurate, non possiamo garantire che tutte le informazioni siano prive di errori o complete.
- Le informazioni possono essere soggette a modifiche senza preavviso.
- Si consiglia di verificare le informazioni cruciali con fonti ufficiali o istruttori qualificati.
f) Uso Consapevole dell’Equipaggiamento:
- Le informazioni sull’equipaggiamento (naginata, bogu) sono fornite a scopo informativo.
- È essenziale utilizzare l’equipaggiamento in modo sicuro e corretto, seguendo le istruzioni di un istruttore qualificato.
- L’uso improprio dell’equipaggiamento può causare infortuni.
g) Nessuna Garanzia di Risultati:
- I risultati ottenuti dalla pratica dell’Atarashii Naginata possono variare da persona a persona.
- Non possiamo garantire specifici risultati fisici, mentali o emotivi.
h) Diritti d’Autore:
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In Sintesi:
Questo disclaimer ha lo scopo di chiarire i limiti delle informazioni fornite e di proteggere sia i fornitori di informazioni che gli utenti. La sicurezza e la responsabilità personale sono fondamentali nella pratica dell’Atarashii Naginata. Si raccomanda vivamente di cercare istruzione diretta da istruttori qualificati e di consultare professionisti sanitari per garantire un’esperienza sicura e positiva.
a cura di F. Dore – 2025