Il Karate si pratica tutta la vita.
Non esiste un punto che stabilisca il completamento della pratica: c’è sempre un livello superiore. Per questo motivo i praticanti dovrebbero continuare ad allenarsi tutta la vita.
Il vero sentiero dell’allenamento è una strada senza limiti e senza fine. Il semplice apprendimento di tutti i kata e di tutte le tecniche non costituisce vero allenamento se non si continua a perfezionarle.
In un passaggio del primo libro dell’Hagakure si legge:
un anziano Maestro di spada disse: “l’apprendimento ha diversi livelli. All’inizio si studia senza ottenere nulla e ci si sente inesperti. Al livello intermedio si è ancora inesperti, ma nello stesso tempo si è consapevoli delle proprie carenze e si riescono a vedere anche quelle degli altri. A livello superiore si diventa orgogliosi della propria abilità, ci si rallegra nel ricevere lodi e ci si criticano le carenze dei compagni. Chi arriva a questo livello quindi si comporta come se non sapesse nulla. Sono questi i livelli comunemente conosciuti. Ma ce ne è uno che li trascende, ed p il più eccellente di tutti. Chi comprende profondamente la Via sa che non si finisce mai di percorrerla. Egli è ben consapevole delle proprie lacune e per tutta la vita non penserà mai di aver raggiunto la perfezione. Proprio per aver abbandonato l’orgoglio ed essersi comportato con modestia arriverà a conoscere la Via“.
Una volta il Maestro Yagyu osservò: “io non conosco il modo di sconfiggere gli altri, ma conosco la Via per sconfiggere me stesso“. Il Bushi avanza giorno dopo giorno e diventa oggi più abile di ieri come domani lo sarà più di oggi. La pratica non finisce mai. Seguendo la Via giorno dopo giorno e per tutta la vita, il mondo non avrà confini.
Seguire questa strada senza fine, diventando oggi migliori di ieri e domani migliori di oggi, per tutta la vita, è la vera immagine ella via del Karate e delle Arti Marziali.
a cura FD
fonte: Gichin Funakoshi – I venti Principi del Karate – l’eredità spirituale del Maestro – Edizioni Mediterranee