Il termine chi sao è il nome in dialetto cantonese per indicare lo Tui-shou: tecnica delle «mani incollate» o delle «mani incrociate», praticata nello stile Wing- chun della Cina del sud.
Questo allenamento consiste per i due partner nello stabilire il contatto a livello dei loro avambracci, dai polsi ai gomiti, poi di rimanere così attaccati qualunque siano i movimenti (avanzare, ritirarsi, ruotare, attaccare, parare) del confronto ravvicinato.
Si cerca anche di sviluppare la sensibilità a livello degli avambracci modo da poter prevedere istintivamente il movimento seguente dai primi cambiamenti che intervengono nella direzione della forza esercitata dall’avversario.
Chi-sao è un movimento a onda, dalle numerose circonvoluzioni, senza una fase di arresto. Esso rende il senso del flusso dell’energia interna (Qi) che si irradia nel braccio andando e venendo, senza interruzione; lo spirito accompagna l’azione, rilassato, per “presentire” possibili punti scoperti della guardia dell’avversario.
Si distinguono: Tan-chi-sao, o Dahnn (forma semplice di «mano incollata»), Siona- sao, o Luk-sao (forma doppia di «mani incollate, Fook-sao (parata spinta), Lap-sao (parata uncinata), Bong-sao (parata a «colpo d’ala»), Man sao (mano guida, in avanti), Wu-sao (mano al plesso).
a cura di FD
Fonte: Gabrielle e Roland Habersetzer – Enciclopedia delle Arti Marziali – Luni Editrice