Religione e l’imperatore

Fino alla seconda guerra mondiale, la religione giapponese si concentrava sulla figura dell’Imperatore come un Dio vivente. I soggetti si consideravano parte di un’enorme famiglia di cui tutti i giapponesi erano membri.

La sconfitta della guerra, tuttavia, infranse le credenze di molte persone, mentre la voce fragile dell’Imperatore veniva trasmessa alla nazione che rinunciava alla sua divinità. Il periodo da allora ha visto una secolarizzazione della società giapponese quasi drammatica come il miracolo economico che ha visto l’economia del dopo-guerra del Giappone andare in overdrive.

Tuttavia, gran parte del rituale è sopravvissuto al crollo del credo religioso. Oggi la religione definisce l’identità giapponese p iù della spiritualità e aiuta a rafforzare i legami familiari e comunitari.

Carlo Giordano

Fonte: Japan Inside

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