I venti Principi del Karate / 6

Libera la mente (il cuore)

kokoro wa hanatan koto wo yosu

È essenziale perdere la mente (per liberarla).

Shao Yung, filosofo cinese dell’XI secolo

 

Il Maestro di Zen Takuan fornisce la sua inter­pretazione di questo principio nel libro La saggezza immutabile, nel quale utilizza concetti dello Zen per spiegare i principi dell’arte della spada al Maestro di spada Yagyu Munenori:

Si usa dire “cercare la mente che si è persa”, ma c’è anche un detto secondo il quale “è essenzia­le dimenticare (liberare) la mente”. Il filosofo confuciano Meng Tzu (Mencio) parla della ricer­ca della mente “persa”, della ricerca della mente smarrita per riportarla al sé. Meng Tzu osserva che nel caso perdessimo un cane o un gatto, ci daremmo molto da fare per cercarli e riportarli a casa. Ritiene pertanto scandaloso non prodigarsi in alcuno sforzo per riportare al sé la mente, che è la guida del corpo, quando questa si “perde”.

Viceversa, Shao Yung sostiene che la mente debba perdersi. Shao Yung afferma: “Se si lega la mente come un gatto col guinzaglio, essa perde­rà la sua libertà di movimento. Usate bene la mente, senza lasciarla andare libera ovunque essa voglia, ma senza nemmeno lasciare che si leghi troppo alle cose”. I principianti spesso mantengono un controllo troppo stretto su se stessi. Essi fraintendono l’idea di aprire la
mente e lasciarla correre libera. Tuttavia, occorre lascia­re che la mente si muova libera, anche se attra­versa terreni fangosi. Il fiore di loto non viene sporcato dalla melma in cui cresce. Similmente, una sfera di cristallo lasciata nel fango è imper­meabile a esso.

Mantenere la mente entro stretti limiti può esse­re una necessità per il principiante, ma adottare questa modalità per tutta la vita non ci consente di raggiungere alti livelli e di sfruttare il nostro vero potenziale.

Perciò, nelle prime fasi della pratica, è meglio seguire gli insegnamenti di Meng Tzu, e solo in seguito si potrà permettere alla mente la libertà di movimento indicata da Shao Yung.

 

FD

fonte: Gichin Funakoshi – I venti Principi del Karate – l’eredità spirituale del Maestro – Edizioni Mediterranee

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