Savate, l’arte marziale della Legione Straniera

Divertirti ma al tempo stesso mette­re al tappeto lo stress della vita quotidiana, acquistare riflessi dalla velocità fulminea e fare il pieno di autostima, che male non fa. Fanno invece malissimo (agli eventuali avversari) le tecniche della savate, detta anche “boxe francese”, che ai colpi di braccia del pugilato unisce quelli di gambe delle arti marzia­li orientali. Tanto efficace da essere diventata la tecnica di difesa personale della Legione stranie­ra, la savate ha una lunga storia: nacque a Marsiglia, in Francia, nella seconda metà dell’Ottocento, quando i marinai reduci dall’Oriente, dove avevano appreso le tecniche di calcio, unirono queste ultime alla boxe (in francese, infatti, “savate” è il calzare dei marinai).             ^

La savate si diffuse in particolare negli ambienti aristocratici; tra i suoi cultori ci furono anche lo scrittore Alexandre Dumas * padre e il musicista ita­liano Gioacchino Rossini.

«E’ mix esplosivo e un efficientissimo allenamento total body che ti mantiene in superforma. Combina tecniche di pugilato (diretto, gancio e montante) con i calci portati con il collo, la punta e i talloni del piede» spiega Carlo Di Blasi, 56 anni, due volte campione italiano di savate (1984 e 1985), organizzatore dell’evento internazionale di sport da combattimento Oktagon (la prossima edizione è a Torino nell’aprile prossimo) e presi­dente della Federazione Fightl savate Italia, che conta oltre 400 club e 10 mila atleti tesserati.

«È un’agile scherma che colpisce su tutto il corpo, esclusi la nuca e i genitali» aggiunge Di Blasi. «Praticarla accelera il metaboli­smo e tonifica tutto il corpo già dopo 4 mesi di pratica, migliorando coordinazione, equilibrio, riflessi, mobilità articolare e flessibilità muscolare, in particolare degli addo­minali, dei glutei e delle gambe. Bastano poche lezioni per avvertirne i benefici anche mentali: migliora l’autostima, la concentrazione e il rilassa­mento. Insomma: fai il pieno d’ener­gia e scarichi lo stress quotidiano».

a cura di Francesco Dore

fonte: Antonio Lopez – For Men Magazine

 

Un commento:

  1. Allora cominciamo col NON DIRE INESATTEZZE. Il metodo di combattimento attualmente in uso nella Legione Straniera è il TIOR ( technique intervention operationelle rapides) che si avvicina di più alle mma piuttosto che alla savate. Sicuramente ci sono dei legionari che praticano Savate come bjj pugilato e via discorrendo, ma da qui a dire che è il metodo di combattimento della Legione ce ne vuole

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