Amaterasu-o-Mikami
Chiamata anche Ohirume, Shinmei, Daijingu. Dea del sole e della luce (Shinto). La religione Shinto la pone all’origine della casa imperiale giapponese e fa dell’imperatore (Tenno) il suo discendente diretto. Secondo la leggenda, nata dall’occhio sinistro di Izanagi, dea madre, Amaterasu comparve sul suolo giapponese che aveva ricevuto come feudo l’il febbraio del 660 a.C. (data iniziale del calendario giapponese). Insegnò ai suoi soggetti a piantare il riso e a tessere. Quando suo fratello, Susanoo, dio della terra, venne a farle visita, la dea si adirò per il suo comportamento e si ritirò nella grotta Ama-no-iwa, che chiuse con un’enorme Pietra. Così il mondo piombò nell’oscurità.
Gli dei si riunirono davanti al rifugio di Amaterasu e tennero consiglio per cercare di farla uscire. Alla fine si brandì, davanti alla caverna che continuava a rimanere chiusa, un albero ai cui rami erano stati attaccati uno specchio, un gioiello fatto di pietre preziose e dei nastri di canapa; dopo di che una dea si mise a danzare cantando al suono di una musica ritmata (Sarugaku).
Il trucco funzionò: incuriosita da tutto quel rumore, desiderosa di conoscere l’origine di tanto divertimento fra gli dei, Amaterasu finì per aprire un poco la grotta per vedere meglio. Gli dei bloccarono immediatamente la pietra con delle corde, per impedire alla dea di tornarsene dentro. Così la luce tornò sulla terra. Gioiello (Hoseki), specchio (Kagami) e spada (Ken*) sono rimasti gli attributi della dignità imperiale (Shinki-sanshu). Amaterasu ebbe un nipote, Ninigi-no-Mikoto, che a sua volta ebbe un pronipote chiamato Jimmu-Tenno che fu l’antenato, semileggendario, della linea degli imperatori giapponesi. Il tempio costruito in onore di Amaterasu a Ise è il più antico e il più venerato di tutto il Paese.
a cura di Francesco Dore
fonte: Gabrielle e Roland Habersetzer – Enciclopedia delle arti marziali – Luni Editrice