Nel 1957 gli fu conferito il titolo di Hanshi dal Butokukai (l’onorificenza più alta conferita da quest’organismo). Nel 1961 si ritirò dall’organizzazione che aveva fondato per…fondarne un’altra, la Okinawa Shorin-ryu Karaté Kyokai, della quale fu presidente fino alla morte. Fece numerosissime dimostrazioni pubbliche e l’ultima volta apparve pubblico nel 1968. Morì di tumore agli inizi del 1969. L’imperatore Hiro-Hito gli aveva conferitonon dovesse essere insegnato come uno sport. Insegnava che corpo e spirilo dovessero agire insieme, perché ogni tecnica fosse in grado, di per se stessagli uccidere. Insegnava anche che si dovesse adeguare la tecnica all’evoluzione del proprio corpo e del proprio temperamento e anche che dopo l’età di cinquanta o sessant’anni, si dovesse trasformare l’addestramento, rallentarlo e far emergere un altro tipo di forza. All’età di ottant’anni egli diceva che rimaneva «una lunga strada da percorrere». I suoi allievi più importanti furono: Miyahira Katsuya, Miyashiro Shinkichi, Nakama Chozo, Teruya Kangi, Toyama Kanken, Shimabuku (ro) Eizo , Ishikawa Seitoku, Shinzato Yoshihide. I suoi discepoli «interni» furono Higa Yuchoku e Oshiro Chojyo, che formò a sua volta Kinjo Hirochi, mentre il suo successore ufficiale fu Nakazato Shugoro. Un altro dei suoi allievi, Kaneshiro Kensei, fondò il Tozan-ryu.
A cura di Carlo Giordano
fonte: Enciclopedia delle arti marziali – Luni editrice