La piramide gerarchica
I sumotori possono raggiungere diversi gradi e titoli in base all’esperienza e alle vittorie raggiunte…
• Grandi campioni: Yokozuna
• Campioni: Ozeki
• Campioni minori:Sekiwake
• Precampioni: Komusubi
• 1° Rango, lottatori seniores
• Maegashira
• Aspiranti al 1° Rango
• Juryo
• Seniores del 2° Rango
• Maku-shita
• Grado di Dan
• 3° Sandamme 2° Jo-nidan 1° Jo-no-kuchi
• Apprendisti
• Principianti: Honchu
• Reclute: Maezumo
Le tecniche, Kimarite
Il lottatore parte da una posizione in accosciata, Shikiri-no-kamae, con il corpo appoggiato sui calcagni. Dalla guardia si tentano le varie tecniche, basate sui principi di forza, agilità e strategia comuni alle altre arti marziali e alle antiche forme di lotta greco-romana.
Esistono circa duecento movimenti fondamentali, derivanti da trentadue “tecniche di base”, o combinazioni di esse:
• Spinta con le sole mani, tsuki
• Spinta con tutto il corpo, oshi
• Presa, yori
Le diverse applicazioni si differenziano per piccoli dettagli, ad esempio se il lottatore continua a tenere la presa mentre porta fuori il suo avversario o se invece lo “spinge” via.
• Proiezioni, ipponzeoi
• Traino, utchari
Le proiezioni sfruttano la forza e la velocità dell’avversario al fine di sbilanciarlo dalla sua posizione. I lottatori di Sumo non avendo “prese” sulla giacca come nel Judo o nel Karate, usano solo il mawashi (perizoma) o addirittura prese articolari strette sulle braccia per effettuare il lancio.
• Sollevamenti, tsuridashi
Le prese con sollevamento sono momenti di spettacolo imprevedibile negli incontri di Sumo. Uomini di oltre cento chili che ne sollevano di altrettanto pesanti!
Le tecniche si possono, a loro volta, dividere in due gruppi:
• contatto fisico limitato percuotere con le mani, tsuppari; sgambettare, hataki-komi; sferrare colpi con le gambe, ketaguri; effettuare prese con le gambe, ashi-tori
• contatto fisico completo sono compresi un ampio numero di colpi inferti con la testa, le braccia e l’anca, e soprattutto le proiezioni, Utchari (come nell’immagine di esempio) efficacissime per spiazzare l’avversario.
A cura di Carlo Giordano
fonte: www.benessere.it