SHUAI JIAO E BOKE

  Lo spirito della lotta

Le origini
Lo Shuai Jiao è un metodo tradizionale di lotta cinese progenitore dello judo. Arte nata in…Cina circa cinquemila anni fa comprendente la lotta corpo a corpo e le proiezioni, si basa sui principi presenti in quasi tutte le tecniche di combattimento, ossia agilità, scioltezza, coordinazione, equilibrio e forza. Tuttavia i gesti atletici devono essere espressi in maniera armoniosa e il praticante deve possedere un profondo rispetto dell’avversario in modo da non causargli ferite.

L’elegante spettacolarità dello Shuai Jiao
Caratterizzato da grande fluidità dei movimenti, questa arte marziale è alla continua ricerca di morbidezza e sensibilità senza tralasciare efficacia e completezza del combattimento.
Nelle competizioni viene fortemente penalizzata una tecnica di presa statica ed è impossibile utilizzare la lotta a terra.

Per questo gli atleti allenano strategie di squilibrio e inganno dell’avversario, simulando una tecnica per poi portarne un’altra decisiva. Il ritmo degli incontri è piuttosto veloce e variegato da spettacolari proiezioni.

Boke
A differenza dello Shuai Jiao, le origini del Boke risalgono all’XI secolo. L’originalità e la caratteristica bellezza di questa arte che esprime la tradizione e il carattere del popolo mongolo, è oggi praticata e seguita anche dai cinesi.

Boke: il costume tradizionale
• Stivali in cuoio, molto robusti
• Pantaloni ampi, infilati negli stivali e legati in vita con una corda
• Copripantaloni decorativi, legati con cordicelle
• Drappo colorato, posto intorno alla vita
• Fibbia, rivestita di borchie e decorata con placche di metallo incise e colorate
• Giacca di cuoio spesso

Boke: il torneo
• Su terra battuta, ampia area di gara
• Cerimonia iniziale, scambio simbolico di una piccola sciarpa bianca che viene messa intorno al collo del capo squadra rivale in segno di rispetto e lealtà
• Ingresso dei lottatori, con danze tradizionali e saluto fra gli avversari (pugno chiuso e mano aperta)
• È tutto nell’abilità del lottatore, non esistono divisioni di peso o limiti di tempo: il primo che tocca il suolo viene definitivamente eliminato
• Anche le donne, combattono tra di loro
• Premiazioni, sia per chi perde (con oggetti tradizionali tipo coltelli decorati) che per chi vince (al terzo classificato un bue, al secondo un cavallo e al primo un cammello)

A cura di Carlo Giordano

fonte: www.benessere.it

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